Capitolo 26

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David

Dopo aver fatto colazione io e cassi abbiamo fatto la doccia è inutile dirvi che non ho perso occasione per fare del buon sesso sbattendola al muro con l'acqua bollente che ci cadeva addosso.

"Cassi ti va di andare a pranzo dal messicano?"

È un piccolo ristorante sulla cinquantesima il proprietario è un mio amico di vecchia data si chiama santiago ci conosciamo da anni ormai dal primo giorno che ho messo piede nel suo ristorante abbiamo legato subito e poi il cibo è sublime

"A me va bene però devo passare in ufficio a prendere dei documenti, ho del lavoro da portare a termine."

Siamo arrivati Cassi estrae le chiavi dell'immenso portone di cristallo dell'azienda entriamo e ci dirigiamo nel suo ufficio.
ha indossato una gonna a tubino bordeaux con una camicietta nera trasparente e un decoltè nero lucido.
Quanto è sexy e quante cose vorrei combinarle...
Distolgo lo sguardo perché mi sta venendo duro, ma quando riporto i miei occhi su di lei la vedo leggermente piegata sulla scrivania a raccogliere i fogli, il suo sedere in bella mostra.
Basta non resisto la devo prendre subito, qui, adesso.

"David ma non ti Basto mai?"

Ha un ghigno sulla faccia che lascia poco all'immaginazione di quanto desiderio provi.
Mi poggio dietro di lei e muovo il bacino sul suo sedere per farle sentire il mio pene!

"Mi fai impazzire Cassi e non ti nascondo che per troppo tempo ho sognato di scoparti su questra scrivania"

La sento gemere... musica per le mie orecchie.
Le alzo un pò la gonna sfiorando il paradiso e la sento bagnata con l'altra le tocco il senso e inizio a stuzzicarle il capezzolo.

"Mi vuoi? Vuoi che ti faccia gridare?"

"Fammi tua, ti prego"

E così sensibile al mio tocco e questo mi rende euforico.
La giro per guardarla un'attimo negli occhi poi butto per terra i documenti e tutto quello che c'è sulla scrivania per fare spazio la prendo per i fianchi e la siedo sopra.
Mi metto tra le sue gambe e inizio a baciarla.
Le sue labbra sono morbide, carnose e vorrei sempre di più, scendo sul collo le inizio a sbottonare la camicetta strattonandola da dentro alla gonna.
Mi fermo la ossevo le tolgo il reggiseno ormai è un ostacolo poi torno a baciarle i seni ha i capezzoli estremamente duri e io gli e li mordicchio.
Ancora un altro gemito.
Le sollevo ancora di più la gonna e le sfilo il perizoma nero di pizzo facendolo cadere vicino alla camicietta e al reggiseno.
Scendo giù e inizio a mordere e a fondare con le dita.
Mi fa impazzire è completamente depilata, liscia e la vedo in tutta la sua bellezza.
Continio a leccare le prendo una mano e la porto sulla sua intimità.

"Toccati"

E lei di tutta risposta lo fa e io mi eccito ancora di più!

Mi tira su con le mani e con occhi pieni di lussuria mi sbottona i bantaloni.

"Ora tocca a me"

Scende dalla scrivania e mi spinge sul divano, si inginocchia e lo prende in bocca.

"Oddio Cassi la tua bocca è favolosa!"

Lo succhia come se non le bastasse mai, mi morde la parte superiore e mentre lo fa mi guarda intensamente negli occhi, mi fa impazzire le tiro i capelli e la spingo giù fino a prenderlo tutto e io gemo d'avanti a questo spettacolo.

"Mi farai venire"

"Mi piace farti questo effetto baby"

Quando sto per arrivare al culmine la fermo la sollevo e mi dirigo nuovamente alla scrivania la siedo e le faccio divaricare le gambe.
Cazzo è eccitante vederla con quei tacchi da capogiro appoggiati ai bordi della scrivania.

"Fammi godere David, fammi tua, adesso!"

Le sfioro la sua intimità con la mia, la faccio penare un pò e poi con una spinta entro dentro di lei.
Spingo sempre più forte e più veloce tenendole un seno tra le mani.
Lei inarca la schiena e tira indietro la testa.

"Si piccola così."

All'ultima spinta quella più forte esplodo dentro di lei e lei fa lo stesso.
Con ancora il fiatone e il cuore che batte all'impazzata ci sediamo sul divano un attimo per coccolarci, ma soprattutto per riprendere fiato.

"Dovremmo portare quella scrivania a casa tua. Penso sia un ottima idea"

Scoppio a ridere e lei mi segue.
Raccogliamo i documenti usciamo dall'azienda e andiamo dal mio amico messicano dopo tutto quel movimento sto morendo di fame.
Penso che il mio cazzo alzerà bandiera bianca, ma con questa ragazza resistere al desiderio è impossibile, anche solo uno sguardo mi farebbe venire la voglia di saltarle addosso.

UNA RAGAZZA IN CARRIERAWhere stories live. Discover now