8.

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Mi trovavo nella sala ricevimenti da più di un'ora.
Il Conte Julian,da buon padrone di casa,intratteneva gli ospiti mentre io,in un angolo della sala,mi guardavo intorno spaesata.Era la prima volta che assistevo ad un ricevimento.Due settimane fa c'é stata una grande festa a palazzo,ma Erika mi chiuse nella dispensa fino a notte tarda,ordinandomi poi di ripulire tutto..venni premiata con le rimasuglie del banchetto.
Persa nei miei pensiero,non mi ero accorta che il gruppo con a capo Julian si fosse avvicinato al lato della sala dove mi trovavo e cercai subito un nascondiglio,senza riuscirci.
Girando il capo incontrai gli occhi di Julian.
Mi ci persi dentro per attimi che mi apparvero decenni.Avevano una strana luce,quella sera.Non lo conoscevo,non sapevo niente di lui,ma nei momenti vissuti insieme-
Insieme?Hai già incasellato la parola insieme?ERRORE,ERRORE!
Piantala
LA STIAMO PERDENDO
Uff,comunque non avevo mai visto occhi tanto luminosi.
"Aisha"
Che?Ha detto il mio nome?
Lo guardai in viso,sconcertata del suo avermi prestato attenzione davanti a ospiti tanto illustri.
"Perdonatela,a volte sembra essere nel mondo dei sogni"
"Non preoccuparti,Julian,una ragazza tanto bella può viver in qualsiasi mondo,anche in quello dei sogni"
Mi si era asciugata la saliva e non riuscivo a formulare nemmeno una parola,così chinai il capo.
Sia Julian che il suo ospite indossavano scarpe molto pregiate..Lo sguardo cadde poi sulle mie scarpette graffiate e sporche,e mai avevo desiderato così tanto di essere invisibile.
"Permettimi di presentarmi,Aisha,sono Lord Edward Memphis..dimmi un po'Julian,com'é a letto?"
Alzai il capo repentinamente per poi riabbassarlo subito dopo,con il volto in fiamme.Mi era bastato vedere il Conte con la mascella rigida e una dura espressione in volto per capire quanto Lord Edward non gli andasse a genio.
"Lord Edward,credo che la tua domanda sia fuori luogo,Aisha é una nostra nuova dipendente..Aisha"
Alzai il capo scontrando i nostri sguardi:il suo freddo,duro,in tempesta con il mio insicuro e spaventato.
"Vai in cuci-anzi,vai in camera tua,e restaci fino ad altro ordine"Mi ordinó.
Annuii bofonchiando un "Si,Signore" e prima che andassi via sentii il Lord dire "A presto,Aisha".Decisi di affrettare il passo,grata a Julian per non avermi spedita in cucina nelle mani di Erica.

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Sono tornataaaa!!!Il mio abbandono è imperdonabile,lo so,ma l'importante è che io sia tornata con tante idee e voglia di scrivere!

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