5.

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Perché ha voluto lo seguissi?Passeggiammo per tutto la stradina delimitata dai ciottoli senza fiatare.. o meglio, lui passeggiava per tutta la stradina delimitata dai ciottoli mentre io lo seguivo a testa china senza fiatare e con il timore potesse sentire i battiti accellerati del mio cuore!

"Allora, Aisha"
Cosa dovrei dire?
Ti ha chiamata, rispondi!
"Ehm... si? "
"Sei nuova?"
"Si.. "
"Come ti trovi? "
Ma perché lo chiede? Cosa può interessare a lui? Non capisco, prima la difesa con Harold, ora l'interessamento per come mi trovi.... Non posso dirgli che mi manca qualcosa, non posso dirgli che Enrica mi tortura ogni giorno e mi ostacola, non posso dirgli che mi hanno trasferita in soffitta... non posso dirgli che ho paura, non posso dirgli di non poter fare altrimenti...
"Aisha? Perché piangi? "
Non mi ero accorta delle lacrime che avevano iniziato a rigare le mie guance pallide
"Io... scusi! Con permesso"
Voltai le spalle al mio padrone, cosciente del fatto che sarei stata punita, ma non potevi permettere che il Conte mi vedesse in quello stato.
"Aisha!Aspetta!"
No. Questa volta dovevo farlo per me, per la mia dignità!Svoltai a destra, oltre il muretto ricoperto di edera rampicante, e mi accucciai in una rientranza semi-nascosta.Lì piansi tutte le lacrime salate,piansi per tutto, per mia sorella, per Christopher, per Enrica, per il Conte Harold.. e anche per Julian...
Sentii dei passi provenire dalla porta finestra non lontana dal mio nascondiglio e temetti fosse Julian, ma tirai un sospiro di sollievo quando passò una cameriera addetta all'ala dei ricevimenti.
Dopo circa un'ora e notte inoltrata, decisi che sarebbe stato meglio andare a terminare di lavare per poi chiudermi in soffitta. In lato positivo di essere stata esiliata è quello di poter rimanere da sola e il non condividere la stanza con 5 altre ragazze. Salì le scale e mi incamminai a capo china verso i ripostigli vicino alle cucine. Avevo il divieto di prendere del cibo dai ripostigli.Ero l'unica ad avere questa negazione... le altre ragazze potevano prepararsi da loro i pasti... io dovevo accontentarmi dei frutti degli alberi o degli scarti della cucina.

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