Capitolo 2: Ciao fratello

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E' stato abbastanza seccate stare in auto insieme a Damon, ha dei modi di fare davvero irritanti e fastidiosi. Come quello di trattarmi con estrema condiscendenza. Ferma la sua auto davanti un locale; "Mystic Grill"; leggo ad alta voce; "avete molta fantasia nel trovare i nomi ai locali"; affermo incamminandomi verso l'entrata. Mi sento letteralmente il fiato sul collo, Damon mi osserva e non mi lascia un secondo libera, neanche dentro il locale. "Vieni ragazzina"; mi richiama fastidiosamente. Roteo gli occhi al cielo, per poi seguirlo. Mi fa cenno con la mano di sedermi sullo sgabello del bar; "ho un nome"; preciso sedendomi; "ok ragazzina"; sbuffo spazientita, e mi volto da un'altra parte, così da non doverlo guardare. "Ciao Damon, lei chi è?"; Un ragazzo biondo dal dietro il bancone, si avvicina a noi, e ovviamente conosce Damon; "sono Darcey"; dico precedendo Damon; "ciao io sono Matt"; mi stringe la mano sorridente, sembra carino e gentile, tutti qui sembrano simpatici e gentili, tutti tranne il vampiro di fianco a me, con il quale sarò costretta a vivere a lungo, o almeno finché Klaus o Elijha non mi trovano. "Cosa vi porto?"; Domanda Matt passando lo strofinaccio sul bancone; "per me il solito, e per lei una cola"; replica sorridendo divertito. Gli lancio uno sguardo infuocato, e mi ripeto che devo mantenere la calma. "Quanti anni hai?"; Mi domanda dal nulla Damon; "più di quanto tu pensi"; rispondo acidamente; "quindici?"; Chiede curioso; "no, ho diciassette anni, credevo che sapessi chi ero"; ribatto con aria da saputella, tamburellando le dita sul bancone; "l'eta mi era sfuggita"; replica sorridendo beffardo. Odio quel sorrisino, ho davvero voglia di prenderlo a schiaffi. Matt arriva con le nostre ordinazioni, sento il suo sguardo su di me, mentre sorseggio la mia cola; "non sei di qui"; afferma convinto, scuoto la testa in segno di negazione; "di dove sei?"; Chiede curioso; "New Orleans"; rispondo secca; "Siete amici?"; Domanda indicandoci entrambi con aria perplessa; "veramente mi ha ra.."; Damon interrompe bruscamente la mia frase intervenendo; "E' la figlia di una mia amica"; gli sorrido in segno di sfida, ho promesso di non rendergli la vita semplice; "non è vero, mia madre è morta, e tu mi hai rapita"; specifico, facendo strabuzzare gli occhi a Matt; "hai rapito una ragazza?"; Gli domanda urlando; "si, è una strega in realtà"; si giustifica fulminandomi con i suoi occhi penetrati; "a cosa ti serve una strega?"; Apro la bocca per poter dire la verità a Matt, ma Damon mi afferra per un polso e mi trascina verso i tavoli difronte a noi. Matt intanto ci osserva perplesso. Mi fa sedere difronte a lui, su uno dei tavoli del Mystic grill. "Cosa ti salta in mente?"; Mi urla duramente; "non puoi dire a nessuno del mio piano, solo in pochi lo sanno"; Mi specifica arrabbiato; "non c'è nessun piano, io non ti aiuterò mai"; replico tranquilla poggiandomi la schiena sullo schienale della sedia; "ragazzina non farmi arrabbiare"; mi minaccia serio. Imito il suo sorrisino; "non ho paura di te"; dico con voce calma e sicura. Irrigidisce il suo corpo, avvicinandolo verso di me; "non sentirti troppo al sicuro soltanto perché sei la strega di Klaus"; mi sussurra a denti stretti; "come vedi non ti ha ancora trovata, forse non sei così speciale"; continua ghignando. Stringo i pugni e cerco di calmarmi, qui non posso usare i miei poteri contro di lui. "Devi sperare che Klaus ed Elijha non mi stiano cercando, perché saresti morto"; replico guardandolo con disprezzo. Lo detesto, è un essere perverso e totalmente egoista. "Damon"; lo richiama un ragazzo dai capelli castani; "ciao Jeremy"; il ragazzo mi osserva e mi indica, qui non sono proprio abituati ai forestieri, si vede che è una piccola cittadina. "Lei è Darcey"; lo precede seccato Damon, avendo intuito che stava per domandargli chi ero; "ciao"; lo saluto timidamente; "benvenuta a Mystic Falls"; mi dice sorridendomi gentilmente; "grazie, è una città carina"; rispondo cordialmente; "tu di dove sei?"; Mi chiede curioso; "New Orleans"; rispondo mantenendo il sorriso sulle labbra; "è una città stupenda"; annuisco fiera della mia città; "si ok,  New Orleans è bella, Mystic Falls è piccola e graziosa e tu Jeremy devi sparire"; lo intima Damon con aria arrogante e presuntuosa. Jeremy lo guarda seccato, mi saluta e raggiunge Matt, il ragazzo di prima. "È carino"; ammetto guardando ancora Jeremy; "lui è il fratello di Elena"; dice cambinando tono di voce. Quando parla di lei, tutto in lui cambia, la sua voce, i suoi occhi. Improvvisamente diventa fragile e quasi umano. "Mi dispiace molto"; ho perso mia sorella, lei era tutto per me, era la mia migliore amica, posso capire come si possa sentire al momento Jeremy. "Se la riportassi in vita daresti la possibilità a tutti noi di essere nuovamente felici". Mi guardo intorno e non ci metto molto a capire che questo posto è pieno di persone che amavano Elena. Non so quale perverso piano ha in mente Damon, ma di sicuro farmi conoscere delle persone afflitte per la morte della ragazza che lui vuole farmi riportare in vita, non è il modo adatto per convincermi. Mi alzo di scatto dalla sedia, abbastanza infuriata; "smettila di fare questi giochetti con me, io non ti aiuto, mi dispiace per tutti loro, mi dispiace che hanno perso un'amica una sorella e tu una fidanzata, ma io non voglio farlo"; urlo davvero spazientita. Ho superato il limite, voglio ritornare a casa mia, voglio rivedere Fred e voglio studiare nuovi riti con Freya. Tutta questa follia deve finire adesso. "Ciao Darcey, va tutto bene?"; si avvicina a noi Alaric, l'amico di Damon; "no nulla va bene, io voglio tornare a casa mia adesso"; dico in tono serio; "Damon lasciala andare"; gli suggerisce con tranquillità Alaric. Il vampiro lo guarda infastidito; "scusa amico"; dice velocemente, fiondandosi sul suo collo, rompendolo con la sola forza delle mani. Osservo Damon pietrificata, ha appena ucciso il suo amico è davvero un sociopatico. Si avvicina a me prendendomi la mano; "l'hai ucciso?"; Gli domando sotto shock; "si riprenderà ha il suo anello magico, che lo riporterà in vita"; replica con aria tranquilla. Mi trascina con forza fuori dal Mystic Grill. "Tu sei pazzo"; gli urlo in faccia; "e tu sei una ragazzina testarda"; ribatte infastidito; "non sarebbe più semplice se accettassi la mia richiesta?"; Domanda entrando in auto; "non sarebbe più semplice se mi riportassi a New Orleans?"; Gli domando a mia volta, facendolo sbuffare. Aveva sbagliato tutti i suoi calcoli, forse era convinto che sarei stata una ragazzina impaurita e fragile, e che non mi sarei opposta ad un vampiro. Deve ricredersi, perché gli darò del filo da torcere fino a quando non mi riporterà a casa. Mi riporta nuovamente nella sua villa, e non appena entra sbatte la porta. Cerco di ignoralo, e di salire in camera mia, per non avere a che fare con lui, almeno per due ore. "Fermati dove vai?"; Lo guardo con aria abbastanza irritata; "al piano di sopra in camera mia"; replico salendo il primo gradino; "non vai da nessuna parte". Adesso è ad un centimetro dal mio viso, i suoi occhi così azzurri e così profondi mi danno i brividi; "spostati"; gli ordino seria, non ho voglia dei suoi giochetti; "sono stufo del tuo comportamento, non mi piacciono le ragazze che mi disubbidiscono"; mi avvicino al suo viso, guardandolo con aria infuocata; "a me non piacciono i vampiri che devono darmi ordini"; ribatto a denti stretti. Prima che lui possa prendermi di nuovo con la forza, urlo; "mentis tormentis"; è un incantesimo che riesce a tormentare la vittima, funzione bene con i vampiri. Damon si accascia a terra a causa dell'inteso dolore, preme le mani contro la sua testa, cercando di alleviare l'inteso dolore che gli sto procurando,  intanto io rimango concentrata su di lui. Mentre rimango fissa su di lui, e l'incantesimo è in corso, la porta si spalanca. "Damon che succede?"; urla con preoccupazione il ragazzo che è appena entrato, perdo la concentrazione e l'effetto dell'incantesimo su Damon svanisce; "piccola stronza"; grida infuriato Damon. Il ragazzo moro davanti a me mi guarda confuso, mi sembra di averlo già visto a New Orleans circa un anno fa. Aiuta Damon ad alzarsi; "Chi è?"; Domanda al vampiro; "Darcey Keen la giovane e potente strega"; risponde Damon. "Allontanatevi tutti e due, o giuro che vi faccio scoppiare il cervello"; li minaccio. Non sono ancora capace di attaccare due vampiri contemporaneamente, ma sono abbastanza brava a bluffare. "L'hai rapita?"; Gli domanda abbastanza arrabbiato il moro; "non avevo molta scelta fratellino"; replica Damon. Allora lui è Stefan il fratello, entrambi sono la causa della rovina di Elena, mi ha detto quella strega Bonnie. "Scusaci un secondo Darcey, devo spiegare alcune cose a questa testa calda di mio fratello"; mi dice Stefan abbastanza serio, uscendo insieme a Damon dalla stanza. Mi guardo intorno, e non c'è nessuno, quei due stanno discutendo nell'altra stanza, e sembra una discussione animata. Non mi rimane che approfittare della situazione per scappare. Ma non appena metto il piede fuori dalla porta, mi ritrovo davanti a me una ragazza bionda; "e tu saresti?"; Mi domanda guardandomi dalla testa ai piedi; "Darcey Keen, Damon mi ha rapita"; Le dico seria, sperando che mi aiuti; "e perchè ti ha rapita?"; Chiede perplessa ridacchiando; "perchè sono una strega, e conosco il rito per resuscitare i morti"; finalmente smette di sorridere; "non posso crederci che è arrivato a tanto"; borbotta fra sè e sé. In questa città sembrano tutti un po' degli idioti, ho detto a molti di loro che il loro amico mi ha rapita, ma fin'ora nessuno di loro s'è degnato di aiutarmi. "Scommetto che anche tu sei un vampiro"; lei annuisce confermando la mia affermazione. "Mi chiamo Caroline"; mi metto a ridere; "Caroline Forbes?"; Domando sorpresa; "si sono io"; replica guardandomi un po' confusa; "Klaus mi ha parlato di te"; lei rimane un attimo paralizzata; "conosci Klaus?"; Chiede rimanendo a bocca aperta; "si, Elijha mi ha salvato la vita un anno fa, ed io ho iniziato a fare favori a Klaus e alla sua famiglia"; replico scrollando le spalle, come se frequentare la famiglia di vampiri più potente al mondo fosse la cosa più normale del mondo. "Sono anni che non lo vedo"; ammette quasi nostalgica, credo ci fosse qualcosa fra loro, prima che Klaus lasciasse questa cittadina; "ha avuto una bambina"; la informo; "è incredibile come cambiano le cose"; afferma sorridendo. Mentre Caroline si lascia trasportare nell'angolo dei ricordi, io mi guardo attorno per scovare un telefono. 

Pov's Damon 

Se mio fratello non fosse entrato in tempo da quella porta, non credo che sarei sopravvissuto, quella strega è più potente di quanto immaginassi. Stefan mi ha trascinato nella stanza di fianco il soggiorno ed ha iniziato ad inveirmi contro. "Riporta subito Darcey a New Orleans, se le dovesse succedere qualcosa, tu saresti morto"; urla abbastanza serio, puntandomi il dito contro, più e più volte. Alzo gli occhi al cielo; "a quanto pare la ragazzina non è poi così indifesa"; ribatto con tranquillità, ricordando il dolore che mi ha fatto provare poco prima; "Damon non è uno scherzo, riportala a casa"; mi intima aggrottando lo sguardo; "no, se prima non riporta in vita Elena"; replico deciso, con aria arrabbiata. Non può fermarmi nessuno questa volta, neanche il mio coscienzioso fratello. La rivoglio con me, e sfiderò chiunque intralci il mio piano. "Ho conosciuto Darcey l'anno scorso, era a casa dei Mikaelson"; lo interrompo bruscamente; "non m'importa se quella strega è amica dei Mikaelson, tanto non credo che a Klaus importi più di tanto della sua vita"; mi verso un goccio di bourbon  nel bicchiere e lo sorseggio, continuando ad osservare di sfuggita Stefan, che sembra realmente preoccupato. "Darcey non è una semplice strega, è la figlia di Elijah"; ribatte Stefan, sospirando sperando che io ragioni. La notizia mi lascia impietrito, ma non abbastanza da farmi cambiare idea. "Elijah non ha figli"; sbotto infastidito; "Darcey è sua figlia, e credimi la verrà a cercare"; mi avverte con assoluta serietà; "lei non sa che Elijah è il suo vero padre"; mi avvisa, in tono austero. Annuisco sorseggiando dell'altro bourbon; "la convincerò, dammi un'altra settimana". Stefan sospira rassegnato, sa bene che non abbandonerò con facilità quest'impresa. Rivoglio con me l'amore della mia vita e non mi fermerà nessuno, né mio fratello né la famiglia Mikaelson. Ritorno nel soggiorno e vedo Caroline; "ciao Damon"; la guardo torvo, e l'ignoro. Mi guardo introno e non la vedo, dov'è finita quella ragazzina; "Dov'è andata Darcey?"; Domando a Caroline che era lì; "ciao Caroline, come sono andate le vacanze?"; Ribatte sarcasticamente; "senti non trovo Darcey, e dato che non voglio morire decapitato, dimmi se l'hai vista"; dico abbastanza serio ed infuriato; "è andata in camera sua"; "grazie"; replico correndo al piano di sopra. Spalanco la porta della sua camera; "non si bussa in questa casa?"; Urla infastidita la ragazzina. "No, adesso mi ascolterai bene ragazzina". Lei mi guarda con uno sguardo intriso d'odio. Non mi aiuterà mai se continuerà ad odiarmi, devo cercare di essere più gentile, o posso dire addio al mio sogno di riavere Elena fra le mie braccia.                                                                 

Fear to love again {The vampire diaries}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora