Prologo: I Mikaelson

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La mia amata New Orleans, la città dalle mille sfaccettature, che racchiude tante culture diverse e tante creature diverse. Sono seduta sul portico di casa mia, di fianco a me c'è il mio migliore amico Fred, ci conosciamo da quando eravamo solo delle adorabili pesti, che mettevano a soqquadro il mercato del quartiere francese. "Cosa disegni?"; Mi domanda Fred, osservando con curiosità il mio disegno; "Non lo so, ho sognato questa casa ieri notte e ho sentito il bisogno di disegnarla"; rispondo continuando a disegnare quella casa ottocentesca. Non era insolito che sognassi oggetti, persone o esseri di cui non sapevo l'esistenza, sogni premonitori, li chiamava mia nonna, diceva che era la benedizione che gli antenati mi hanno donato quando sono nata. "Andiamo a provare quell'incantesimo per rinforzare la barriera del quartiere?"; Chiede il mio amico alzandosi dal portico. Poggio il mio disegno per terra, e mi alzo scrollando la polvere del gessetto dai miei vestiti. "Mi dispiace devo andare da Klaus, vuole vedermi"; ammetto mordendomi il labbro. Klaus Mikaelson è uno dei vampiri di questa città, è stato lui a fondarla. Lui e i suoi fratelli sono coloro che hanno generato la stirpe dei vampiri. Fra loro e la nostra congrega di streghe non scorre buon sangue, fra noi e i vampiri non scorre buon sangue. Quindi non mi sorprende che Fred mi guardi con disappunto. "Gli antenati ti puniranno se continui a fare favori ai Mikaelson"; mi rimprovera; "sono in debito con uno di loro, non posso tirarmi indietro"; gli ricordo incrociando le braccia al petto; "fa' come vuoi Darcey, io vado ad aiutare la mia famiglia". Roteo gli occhi al cielo e mi dirigo verso la dimora di Klaus. Fred ha tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiato e risentito nei miei confronti, ma lui ha una famiglia, qualcuno che lo protegge, insieme riescono ad incanalare molto potere ed essere forti. Io no, io sono rimasta da sola, nessuno mi protegge, ci sono solo io ed i miei poteri, che per quanto potenti siano, non mi proteggono dall'attacco dei vampiri più potenti della città. I miei genitori e mia sorella Jane, sono morti dopo un attacco da parte di un vampiro forestiero, se non fosse stato per Elijah Mikaelson, sarei morta anch'io quella notte. Devo tutto a lui e alla sua famiglia. "Darcey, sei sempre in orario"; si complimenta Klaus; "dov'è Freya?"; Domando guardandomi intorno, in cerca della sorella maggiore del vampiro. Freya è l'unica di loro ad essere una strega immortale. Mi aiuta ad espandere il mio potere, fin dalla prima volta che mi ha vista è rimasta impressionata dalle mie innate doti. "Mia sorella non c'è, però puoi accomodarti dentro, ci sono Elijah ed Hope"; mi suggerisce facendomi entrare dentro il suo immenso salone. "Darcey"; esclama sorridente Elijha, mentre tiene in braccio la sua adorabile nipotina. "Ciao Elijah"; lo saluto avvicinandomi alla piccola. Io e lei sembriamo essere connesse in qualche modo, i nostri poteri sembrano intrecciarsi e fortificarsi, non vedo l'ora che cresca per poter provare cosa siamo in grado di fare. Questa mia connessione con Hope, anche Klaus ed Elijah sono riusciti a percepirla, per questo mi lasciano avvicinare alla piccola. "Hope piangeva ma non appena sei entrata ha smesso, dovresti abitare qui per sempre"; scherza Elijah porgendomi Hope. Cullo Hope fra le mie braccia finchè non si addormenta. "Neanche Hayley riesce ad addormentarla così in fretta"; commenta sarcastico Klaus, facendo sbuffare il fratello. Poggio la piccola sul suo lettino, e raggiungo Klaus nella sua stanza. "non ho mai conosciuto in mille anni una strega come te, non mi fido di nessuno, ho molti nemici, e questo tu lo sai bene. Ma con la tua fedeltà ti sei guadagnata un posto nella nostra famiglia. Piaci a mia figlia. Elijah ha una predilezione tale per te, che ha deciso di lasciarti libera"; la confessione di Klaus mi fa sgranare gli occhi; "non sono più in debito con voi?"; Domando del tutto attonita; "no, sei libera non sarai più costretta a creare o distruggere incantesimi per noi"; continua abbozzando un sorriso. Sono sicuramente il primo essere vivente su questa terra che viene liberato dalla tirannia di Klaus Mikaelson. Dovrei gioire, esultare. Ma iniziavo a sentirmi a casa fra queste mura, ed io la mia l'avevo persa per sempre. "Ovviamente Freya, ci terrebbe a continuare i vostri studi. E poi sei la benvenuta qui"; Sorrido al vampiro più crudele di tutti i tempi, sembra strano anche solo pensarlo ma gli sono davvero grata. Esco dalla casa dei Mikaelson, il sole è sparito, ed inizia ad ispirare un venticello freddo. Cammino a passi veloci verso casa mia, intorno a me non c'è anima viva, mi guardo intorno ed attraverso la strada. Finalmente arrivo a casa, richiudo la porta alle mie spalle, e richiamo il mio gatto, che sembra essere sparito. E' davvero strano, solitamente quando rientro a casa lui passa da sotto le mie gambe e vuole le coccole. "Mordred"; lo richiamo. Sbuffo ed accendo la luce del soggiorno. "E tu chi diavolo sei?"; Domando alla figura alta e slanciata, che mi guarda ghignando; "questo non è importante adesso". Mi volto velocemente verso la porta, ma in un meno di un secondo mi raggiunge. Vivo in una città di vampiri, dovevo aspettarmi una loro visita. "Sollicitus"; urlo facendogli scoppiare la testa. Non sono di certo una strega alle prime armi, non mi farò spaventare da un vampiro come lui. Ma proprio quando sto per ucciderlo, due forti mani mi afferrano da dietro. E poi niente, non riesco a sentire più nulla. Vedo solo il buio. Apro piano piano i miei occhi, sono dentro un'auto e si sta fermando sul vialetto di una villa che io ho già visto. Nei miei sogni.

Avviso importante
La storia è frutto della mia immaginazione, i personaggi sono gli stessi di The vampire diaries, e the Originals. Ma le storie oltre ad intrecciarsi fra loro, saranno abbastanza diverse dalle loro rispettive serie tv. Quindi molti aspetti sarrano simili o uguali mentre altri saranno a mio gusto.

Fear to love again {The vampire diaries}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora