• Capitolo 33 •

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La mattina arriva presto. Troppo presto. Si dice che il tempo vola quando si sta bene. 

La luce del mattino mi colpisce in pieno viso e sono obbligata ad aprire prima un occhio e poi l'altro. Che tortura svegliarsi.

Nonostante sia pieno inverno, il caldo sembra regnare nella mia piccola stanza. 
Ma non è il sole. E' il corpo di Scott aggrovigliato al mio. 

Dorme ancora, così mi concedo qualche minuto per ammirarlo: i lineamenti del suo viso sono rilassati, sembra si sia formato un sorriso sul suo volto, ma non ne sono certa. I capelli sono sparsi sul cuscino, un po sulla sua fronte e solo ora mi accorgo che ha qualche lentiggine sparsa sul naso e sulle goti. Le sue labbra sono perfette, carnose e definite. Il naso un po' all'insù.
E' bellissimo, direi.
Dal suo braccio si intravedono i tatuaggi, non tutti. Riesco a identificare una rosa, alcuni disegni maori, un nome: Annabelle, e una data a caratteri romani.
Chi sarà quest'Annabelle? forse una ragazza importante per lui, forse la sua ex.

Siamo viso a viso, quando lo sento mugolare qualcosa, segno che si sta svegliando.
E io non ho il coraggio di spostarmi. 

Apre piano gli occhi, e tutta la luce del mondo non potrebbe mai competere col bagliore dei suoi occhi. Solo ora mi rendo conto che le sue iridi sono azzurre all'estremità e la pupilla è contornata da alcune pagliuzze dorate. Il tutto incorniciato da magnifiche ciglia lunghe e folte.

"Hai smesso di farmi l'autopsia?" dice con un sorriso ebete sul volto.

Il mio cuore non è abituato a tanta bellezza di prima mattina, devo fare qualcosa.

Arrossisco violentemente, colta in flagrante. 

"B-buongiorno..." abbozzo un sorriso.

"Buongiorno a te." 

Inizio ad agitarmi, non ho mai dormito con un ragazzo prima d'ora. Cosa si fa in queste situazioni?

Bacialo.
Mi urla la mia coscienza.

"C-cosa preferisci per colazione? Dovrebbero esserci dei cereali, delle uova, del bacon...Ti preparo dei Waffel? O forse preferisci del latte? Col caffè?" 

"Hey hey! Calmati Allyson, ancora non ho collegato le orecchie e la lingua al cervello!" ride.

Sono totalmente imbarazzata.

"Va benissimo del caffè" mi sorride rassicurandomi.

"Bene." mi alzo per andare in bagno. 

Sono tutt'altro che presentabile la mattina.

"Dove vai?" mi trattiene per un braccio.

Il suo sguardo scende sulle mie gambe, ormai nude. 
Solo ora mi rendo conto che indossavo solo la maglietta di mio padre.

Oggi sembra la giornata mondiale dell'imbarazzo.

"Vado in bagno, poi ti preparo il caffè"

"Sei bellissima quando arrossisci, sembri una bambina."

"Non sono una bambina, tra pochi giorni compio 18 anni!" dico offesa.

"Oh, allora sei un'adulta!" mi prende in giro.

"E tu sei un idiota!"

"Eccola, la mia scontrosa Allyson!"

Sorrido e abbandono a malavoglia il letto.

Vado in bagno per sciacquarmi la faccia con l'acqua fredda, solo così riesco a svegliarmi sul serio. Mi lego i capelli in una crocchia disordinata ed esco.

"Non alzarti eh, sono solo le..."

Guardo la sveglia che segna le 7:45.

"Dio Scott!! Siamo in ritardo, tra meno di 20 minuti iniziano le lezioni!!"
Mi faccio prendere dal panico.

Inizio a saltellare per la stanza per trovare dei vestiti da indossare, opto per un Levi's scuro, una maglietta nera a collo alto e le mie Timberland Grige.

Corro in bagno per una doccia veloce, mi trucco ed esco.

"Scott!! Muovi quel culo da lì! E' tardi!!" urlo correndo per la stanza per recuperare la borsa e i libri.

Lui intanto si gode la scena dal mio letto, con le mani dietro la testa e un sorriso idiota stampato in viso. 

Ogni donna dovrebbe avere un Scott nel suo letto la mattina in quella posizione.

"Che hai da ridere?"

"E che sei buffa quando vai in panico."

"Panico? Rischiamo di fare ritardo a scuola. Già ho marinato la scuola per sette giorni!!"

"Dio Ally, rilassati! Ti prometto che faremo in tempo per l'inizio delle lezioni."

Dopo qualche minuto, è pronto anche lui. Nel frattempo ho preparato il caffè.
Usciamo di casa e saliamo in macchina.

In men di 10 minuti siamo a scuola, e sono anche in anticipo! Wow!

"Te l'avevo detto che saresti arrivata in tempo!" dice con fare lusinghiero.

"Muoviti Scott!"

Scendiamo dalla sua auto e ci avviamo nel cortile della scuola.

Molte facce ci scrutano, strano che una come Allyson Williams arrivi a scuola con Scott Smith.

All'improvviso due mani mi cingono i fianchi e un bacio mi arriva sulla guancia.

Mi volto ed è...Josh.

"Buongiorno piccola!" mi stampa un bacio sulle labbra.

Davanti a Scott.

Imbarazzata tento di allontanarmi.

"Buongiorno Josh" fingo un sorriso.

"Come stai?"

"Bene e tu?" 

"Ora che ti vedo molto meglio" si avventa di nuovo sulle mie labbra.

Non mi è mai piaciuto amoreggiare in pubblico è una cosa che odio.
Soprattutto se Scott è presente.

"Josh, smettila..." dico sottovoce.

"Che ti prende piccola? Dimostro solo il nostro amore in pubblico"

A Scott scappa una risatina.

"Che hai da ridere Smith?" dice con tono duro Josh.

Oh no, qui si mette male...

"Assolutamente niente, Josh!" 

"Bene!"

"Bene!"

"Bene, smettiamola ora. Vieni Josh entriamo..." trascino via Josh con un braccio, lanciando un'ultima occhiata a Scott, che ora pare tutt'altra persona rispetto a quella che era nel mio letto stamattina. Di nuovo lui, freddo, impassibile.

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Buonasera amici!
Eccovi un altro capitolo. Cosa ne pensate?

Vorrei leggere qualche parere sulla storia (negativo o positivo che sia!)

Ringrazio tutti coloro che continuano a leggere la mia storia e che credono in me!

Un abbraccio.

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