Storia di un piccione assassino di eyeliner

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Ci stiamo preparando per andare a cena. Dopo il giro nel sex shop e la mia avventura con Gerard nello spogliatoio, sono più euforico che mai. Praticamente, pronto per una
Stasera, però, non posso andare da lui: Linzarda torna con tre dita rotte, e probabilmente vorrà stare col suo GeeGee. Mi ha promesso che comunque cercherà una scusa premurosa per non scopare con lei.

- Mh, ragazze, dopo cena io vado in camera da Ryan a... uh, deve farmi imparare come si fa il suo trucco con i rami e lo sfondo rosa... e poi non so, penso che rimarrò là fino a colazione... lui è in stanza con Josh e Tyler, che vogliono passare una notte molto eccitante in ascensore. Per voi va bene? - chiede Beebo.

Io annuisco, senza staccarmi dallo schermo del telefono. Io e Gerard ci stiamo scrivendo, e non ho intenzione di smettere fino a che non andremo nella sala da pranzo.

Lindsey?

Chiedo, mentre Pete ribadisce il fatto che non siamo ragazze.
Beebo mi interpella, io scrollo le spalle.

È in doccia. Per fortuna. Mi ha parlato per ore del fatto che non si potrà più mettere lo smalto rosso.

Ridacchio, poi digito, in fretta:

Il rosso va bene per i vestiti. Le unghie vanno in nero, tesoro.

- Frank, ti stai scrivendo con qualcuno di importante? - domanda Brendon, inarcando un sopracciglio e mettendosi un filo di matita solo per Ryan, che adora vederlo truccato.

- Mh, no, no - replico, distratto, senza nemmeno aver voglia di parlare.

Non sai quanto vorrei che fossimo soli, io e te, in gita.

- Fraaaaank...

- Brendy, zitto - scherza Pete - Non vedi che sta facendo qualcosa di non tanto importante?

- Shh - batto i piedi per terra, spazientito, mentre scrivo:

Ti ricordo che oggi mi hai promesso una vacanza da soli.

- Franka è innamorataaaaaaa - canticchia Brendon, mentre Pete finge di suonare molto appassionatamente una batteria.

- Smettetela - borbotto, mentre la risposta appare sul display.

Oh, e la faremo di sicuro, amore. Vedrai. Sarà un posto bellissimo.

- La nana fregna non è più una cagnaaaaaaaaa...

Non vedo l'ora.

- E il suo cazzo di sicuro non si infila in una bernardaaaaaaaa - alza sempre di più la nota, come solo lui riesce a fare, inserendo rime pessime praticamente alla cazzo di cane.

- NEL CULO DI UN RAGAZZO DOVRÀ PENETRAREEEEEEEE...

Ci pensi noi due, in camera, da soli... poterci baciare in pubblico, poter fare l'amore tutte le sere senza doverci nascondere...

- SE L'ETEROSESSUALITÀ VORRÀ REFRIGERAREEEE!

- Refrigerare? - chiede Pete, smarrito.

- Zitto. È un verbo fantastico. Dov'eravamo rimasti? Ah, giusto - si schiarisce la gola - E SE TU NON SEI PROPRIO SORDAAAAAAA...

Tesoro, al solo pensiero vorrei solo scappare via con te.

- PUOI SENTIRE I SOSPIRI DELLA GERARDAAAAAAA...

- BEEBO! - grido a quel punto, accorgendomi che c'è anche Pete e Pete non è stupido e che è ovvio che Gerarda stia per Gerard e Gerard è anche il suo professore.

- Pft, amico, l'ho capito da un pezzo - scrolla le spalle, come se fosse dannatamente ovvio.

- Brendon! - guardo male Zoccola Madre, che sbuffa, giustificandosi:

𝐬𝐜𝐡𝐨𝐨𝐥 • 𝒻𝓇𝑒𝓇𝒶𝓇𝒹  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora