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Colton stava preparando un frappé al cioccolato, quando vide un viso conosciuto entrare nel suo locale.

"Chloe Moretz, che piacevole sorpresa." la salutò da dietro il bancone, mentre lei si avvicinava "E che viso orribile. Che ti è successo?"

"Non lo so." Chloe sospirò, nascondendo il viso tra le mani "Ieri sera io e Luke abbiamo deciso di tornare adolescenti e siamo andati ad ubriacarci, ma giuro non ricordo niente e ho solo un grande mal di testa. Voglio morire."

"Capito." Colton rise, girandosi di spalle "Vado a preparare del caffè."

"Sei il mio angelo."

Poco dopo arrivò il suo caffè; dopo un sorso si sentiva già meglio, e si ricordo subito del motivo principale per cui era andata da Colton.

"Senti, Colton, hai visto Becky, per caso?"

"Becky? No, perché?" rispose lui, confuso.

"Perché le ho detto tutta la verità. E, esattamente come mi aspettavo, non l'ha presa bene, per niente. E poi ho scoperto che tra lei e Calum c'è qualcosa, e lo sa tutto il mondo, adesso, Will compreso, e..."

"Chloe, respira." Colton le strinse le mani "Non ho visto Becky. Ma stai tranquilla, tutto andrà al suo posto, va bene? Ti giuro che appena la vedrò te lo farò sapere."

"Va bene. Grazie, Colton." gli sorrise, e lui ricambiò. Chloe non riusciva nemmeno a pensare a una vita senza di lui "A proposito, ci sono delle voci, che girano, che dicono che Becky non è l'unica ad avere una relazione, come dire..." cercava di pensare ad una parola adatta, ma Colton la interruppe con la sua risata, avendo già capito dove volesse arrivare.

"Non è come pensi, stai tranquilla. Io e Nina abbiamo rotto anni fa, e poi lei ha dei figli, oltre che a un marito."

"Colton, non ti crede nessuno, sappilo." rise lei.

Colton andò a servire altri clienti, e Chloe lo seguiva con lo sguardo, ma poi qualcos'altro catturò la sua attenzione. Becky stava camminando fuori dal locale, e con ogni probabilità sarebbe entrata.

Colta dal panico, Chloe decise di nascondersi dietro il bancone, e quando il suo amico le rivolse un'occhiata, lei si limitò a fare segno di stare zitto.

"Ciao Colton." lo salutò Becky, sedendosi proprio dove stava la sorella poco prima.

"Hey, B. Come va?"

"Chloe mi ha detto tutto." disse, fredda, ignorando di proposito la sua domanda "E sto valutando l'idea di perdonare lei, te e Luke."

"Becky" Colton sospirò.

"No. Non ho bisogno delle vostre scuse. Chloe mi ha detto di non prendermela con voi due, perché è stata tutta un'idea sua. Ma io non so se posso passarci sopra."

Chloe, più vicina a lei di quanto pensasse, se ne stava immobile, cercando di fare il meno rumore possibile. Stava attenta ad ogni parola.

"Hai ragione. E prenditi tutto il tempo che vuoi. Ma sai cosa?" Colton fece una piccola pausa, per assicurarsi che la ragazza stesse ascoltando "Hai già passato dodici anni senza tua sorella. Vuoi davvero continuare senza di lei?"

Becky lo guardava, immobile. Non ci aveva pensato, ma aveva ragione. Totalmente.

"Okay, ha fatto una cazzata" Chloe gli tirò un pugno sulla gamba, ma lui continuò comunque "ma lo ha fatto anche per te. Sappiamo tutti e due che se non si fosse comportata in questo modo, col cavolo che ora staresti in giro per Manhattan con la tua macchina, tra un corso e l'altro della tua università."

Becky sorrise "Hai ragione. In fondo lei ha sempre voluto il meglio per me. Forse devo chiamarla, e poi magari chiamo anche Luke."

Chloe, allarmata, colpì di nuovo il suo migliore amico, affinché facesse qualcosa per distrarla.

"Aspetta!"

"Che c'è?" chiese confusa la ragazza, già con il telefono in mano.

"Oh, niente, è solo che dovresti chiamare prima Luke. Di solito lui sa come sistemare le cose. E potrebbe anche aiutarti con Chloe."

"Hai ragione. Di nuovo." rise "Cosa farei senza di te, Colton!" gli tirò una pacca sulla spalla e poi si girò, per trovarsi Luke che entrava nel locale.

Decise di uscire fuori, per chiamare Luke, e Chloe ne approfittò per uscire dal suo nascondiglio.

"Forse dovresti chiamare anche tu, Luke." disse Colton, mentre lei tornava dalla sua tazza di caffè, che ormai era quasi finito "Sono curioso di sapere cosa è successo l'altra notte."

"Si lo so. Ho pensato di parlarci dopo pranzo. Sperando che almeno lui si ricordi qualcosa."

"Capito. Be', poi fammi sapere." lui le fece un occhiolino, mentre lei lo fulminava con lo sguardo, anche se non poteva fare a meno di ridere.

"Sarà meglio che vada, prima che torni Becky. Ci sentiamo dopo."

Fece per andarsene, ma inciampò, facendo cadere a terra la borsa e tutto ciò che c'era dentro, visto che non aveva fatto in tempo a chiuderla.

"Merda" sussurrò, piegandosi a terra per raccogliere tutto, mentre Colton se la rideva "Potresti venire anche ad aiutarmi, e fare il gentiluomo. A Nina potrebbe piacere, sai."

"Ma stai zitta!" si piegò anche lui, aiutandola.

"Che succede qui?" i due alzarono gli occhi, per trovarsi davanti Becky, che li guardava dall'alto confusa, ma anche divertita.

"Tua sorella ha avuto dei problemi di equilibrio, ed è caduto tutto."

Becky si guardò intorno, annuendo "Capisco." si inginocchiò per raccogliere qualcosa da terra e reggerlo tra due dita "Quindi presumo che anche questo sia tuo." disse, lasciando i due ragazzi senza parole e senza fiato.

a/n

Non mi ammazzate !!!!
Scusate ma tra il lavoro (più una settimana di ferie passata a Santorini, lontana da tutto e da tutti) non ho avuto molto tempo. Ma giuro ci provo.

E posso assicurarvi che dopo il prossimo capitolo mi perdonerete per tutto, VE LO PROMETTO. Non vedo l'ora di metterlo insieme perché voglio che lo leggiate!

Come sempre vi adoro, e soprattutto grazie per essere così pazienti. (Nonostante le minacce di morte, ma le accetto, so benissimo che le merito hahah)

ManhattanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora