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"Becky!" Sarah, una ragazza che frequentava la sua classe, la chiamò, poco prima che uscisse "Aspetta!"

"Ciao, Sarah, dimmi." si girò verso di lei.

"Come stai?" domandò lei, mentre si avviavano verso la caffetteria.

"Tutto bene, e tu?"

"Bene." sorrise "Ti va un caffè?"

"Certo."

Arrivarono davanti la cassa, e poi la rossa ordinò, insistendo per pagare lei per tutte e due. Una volta pronte le bevande, andarono a sedersi.

"Ci verrai alla mia festa di Halloween? Sarà fantastica!"

"Halloween è tra poco più di un mese." osservò Becky, ridendo.

"Si, ma se voglio che la festa sia perfetta, devo organizzarmi." alzò le spalle, facendo ridere ancora di più l'amica.

"Hai ragione. Comunque si, ci sarò."

"Perfetto." Sarah si alzò "Ora devo andare, o farò tardi a lezione. E sentiti libera di portare chi vuoi. A giorni ti dirò dove farò la festa."

"Perfetto. Ciao Sarah!"

Quella ragazza era conosciuta per fare le feste migliori di tutta l'università. Becky non si sarebbe persa una sua festa per nulla al mondo.

Controllò poi gli orari della sua giornata, e notò con piacere che aveva finito. Aveva il pomeriggio libero, ma non aveva voglia di passarlo in camera.

Sentì il suo stomaco lamentarsi, così decise di andare a mangiare da Colton. Aveva una fame tremenda e non vedeva l'amico da molto tempo. Senza pensarci due volte, si alzò anche lei dal tavolo e corse a prepararsi per poi uscire e andare alla metropolitana.

Circa una mezz'ora più tardi, era arrivata. Lo vide subito, appena entrò, che serviva dei tavoli. Vide una chioma rossa e la riconobbe subito. Non era cambiata di una virgola.

"Ciao Colton, ciao Nina." sorrise a tutti e due.

Il suo amico la abbracciò, mentre la donna si limitò ad un cenno della mano, visto che era impegnata con il figlio.

"Come mai da queste parti?" domandò l'uomo.

"Avevo fame. Quindi, portami il solito." gli fece l'occhiolino, e lui si avviò in cucina.

"Becky, sono anni che non ti rivedevo." affermò Nina, invitandola a sedersi vicino a lei.

La ragazza notò subito che non era più quella stronza acida di una volta. Probabilmente la gravidanza l'aveva cambiata, e in positivo. In effetti credeva anche che non ci fossero buoni rapporti con Colton, visto ciò che era successo, ma a quanto pare si sbagliava.

"Già. Come va con...?" indicò i bambini. Sapeva che li aveva avuti, ma non ricordava i nomi.

"Sono Jackson e Lewis." sorrise, guardandoli "E va bene. Sono molto meglio di quanto mi aspettassi." rise.

No, tutta questa faccenda della mamma era ancora estranea a Becky.

"Ecco a te, signorina." Colton arrivò, interrompendole, poggiando un piatto di pizza con su pomodoro, mozzarella e patatine fritte, per Becky.

"Grazie." sorrise.

Non c'era molta gente a quell'ora, così lui decise di sedersi con loro, precisamente accanto alla mora.

"Allora, che si dice?"

"Parlavamo male di te, Colton." rispose la più piccola.

"Oh ma davvero? E io che credevo che parlavate di quanto fossi sexy vestito di bianco." alzò le spalle, facendo ridere tutti.

"Contaci." disse Nina, rivolgendogli un'occhiata particolare.

Era la stessa occhiata che aveva lei quando aveva visto Calum dopo il loro bacio. E ovviamente Becky l'aveva riconosciuta.

Passò almeno un'ora, quando Nina decise che era ora di tornare a casa. Dopo aver pagato e salutato i due amici, preparò i bambini e poi uscì dal locale.

"Okay, Haynes, cosa diavolo mi stai nascondendo?" domandò la ragazza, alzandosi per portare il suo piatto vuoto sul bancone.

"Di che parli?" chiese lui, di rimando, con un'occhiata confusa.

"Nina ha dei figli. E un marito. Colton che cosa diavolo ti sei messo in mente? Dopo tutto quello che è successo hai intenzione di ripetere tutto daccapo?"

"Calmati Becky. Ci siamo visti un paio di volte per chiarire, e ora siamo amici. Non so quali idee ti abbia in mente, ma stai tranquilla." le sorrise e poi tornò al suo lavoro.

"Non credere di aver finito con questo discorso così, Colton. E stai sicuro che arriverò a fondo con questa faccenda." dichiarò lei, poggiando i soldi sul bancone.

"Certo, Sherlock. Ci vediamo!"

Ridendo, Becky alzò la mano per salutarlo, per poi uscire dal locale e tornare al college. Doveva assolutamente studiare.

Quando quella sera Colton uscì con alcuni suoi amici, incontrò Luke e Calum. Andò subito a salutarli, e scambiarono qualche parola. Non lo rivedeva da qualche settimana.

Poi però lui dovette andare, quindi li salutò. Ma non appena tornò dai suoi amici, si sentì chiamare e si girò, per ritrovarsi di fronte Luke.

"Si?"

"Senti, volevo chiederti..." il biondo sembrava imbarazzato "sai quando uscirà Chloe?"

"Oh, ehm, sì." ora Colton era a disagio. Certo non era la prima volta che parlavano di lei, ma questa non voleva dire che non facesse male. In fondo Colton un po' gli dava la colpa di quello che era successo.

"E...?"

"Il primo novembre."

"Tra poco più di un mese." Luke sbarrò gli occhi. Era felice di sentirlo, ma allo stesso tempo terrorizzato.

"Si. Senti, Luke, se posso darti un consiglio," fece una piccola pausa, per cercare le parole, senza sembrare scortese "quando sarà fuori ovviamente te lo dirò. Ma non cercarla. Aspetta che sia lei a farlo. Perché credimi, lo farà."

L'uomo davanti a lui annuì, e poi si sforzò di sorridere. Lo salutò con una pacca sulla spalla e poi tornò da Calum. Ora doveva sicuramente distrarsi.

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