Capitolo 67

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Pov's Sam
"C'entrano con quello che ho scoperto vero?" Chiesi preoccupata ad Aiden, mentre guidava veloce e attento.

Lui irrigidì la mascella e dopo qualche secondo rispose "può darsi.. Ma adesso sei ufficialmente in pericolo Sam. Ora loro sanno che hai scoperto tutto e ti verranno a cercare.."

Non potevo crederci.. Appoggiando i gomiti sulle ginocchia, mi coprì il viso con le mani.

La mia vita non poteva essere ogni stramaledetto giorno così.. Non era possibile.

Riprendendomi, e cercando ti tenere i nervi saldi gli domandai incerta "e ora che facciamo? Non posso scappare all'infinito e non posso di certo nascondermi per sempre.."

Aiden non rispose e la cosa mi preoccupò abbastanza.

"Aiden no cazzo. Io non passerò la mia vita così. Te lo puoi scordare." Gli dissi infuriata..

"Adesso andiamo da tuo zio, avremo modo di studiare un piano." Dichiarò Aiden coinciso.

Io rimasi a guardarlo mentre lui di sicuro, nella sua mente così contorta e brillante, cercava chissà quale modo per salvarmi il culo.

Anche se avesse trovato il modo, ero certa che sarebbe subentrato subito dopo un'altro pericolo ancora.
Perché ormai sapevo che la mia vita non era normale e non potevo pretenderla...

"Sam. Andrà tutto bene. Farò qualunque cosa per proteggerti, lo sai vero?" Disse Aiden guardandomi sicuro e serio.

Io annuì apatica e ormai non sapevo più se ne sarebbe stato in grado, sentivo come un brutto presentimento..

Dopo quindici minuti, arrivammo nel cortile davanti alla villa di mio zio.
Scendemmo velocemente dalla macchina ed entrammo in casa.

"Sam finalmente.." Disse Ryan venendomi ad abbracciare.

"C'è anche Christopher o Miranda?" Chiese Aiden serio in volto.

Ryan corrugò la fronte e scosse il capo.

Dopo che Ryan si staccò da me, mi scrutò in volto.

"Che succede?" Disse guardando sia me che aiden.

Tirai fuori dalla borsa la cartellina e gliela porsi.

Lui guardò prima me e poi iniziò a prestare attenzione sul materiale che gli avevo dato.

Vidi il suo volto diventare sempre più serio e duro, tra stupore ed incredulità.

"Come fate ad avere queste informazioni? Le hai guardate vero?" Mi chiese infine con viso triste.

Io annuì ed iniziai a spiegargli del bigliettino dentro la penna regalata da mio padre, che ci ha condotti a quella filiale e a tutto quello che ho scoperto.

"Ora cosa facciamo?" Domandai guardando sia Aiden che Ryan.

Aiden sospirò e propose " abbiamo per le mani la vita di Sam e tutte le carte per incastrare la convenzione e la famosa lista.. Dobbiamo parlarne con Langley, Ryan."

Ryan scosse la testa ed incrociò le braccia con sguardo pensieroso.

" sappiamo chi sono, ma se ci fossero delle talpe e gente come quella anche all'interno dei nostri uffici? Manderebbe l'operazione a rischio e a puttane tutto. Dobbiamo essere più furbi. Dobbiamo andare incontrare il direttore del Langley e sbrigare tutto attraverso alla nostra divisione, con la nostra squadra e le persone che conosciamo e di cui ci fidiamo. " disse Ryan attentamente.

Sembrava così fuori dal normale tutto ciò..

"Voglio incontrare anche io il direttore dal Langley. " dissi intromettendomi.

Aiden alzò un sopracciglio e mi guardò sorpreso.

"No. Tu starai in uno ufficio della CIA, alla divisione non puoi perché ci sono i tuoi genitori. Forse tuo padre già sa che sei al corrente di tutto. "Disse Ryan duramente.

Okey, basta la mia pazienza era finita.

"Sentitemi bene, qui si tratta di me e della mia vita. E non me ne fotte un cazzo se non vuoi, sarei più in pericolo a stare da sola piuttosto che venire con voi. E ora dobbiamo mettere in chiaro un paio di cose. Voglio sapere dalla prima all'ultima informazione che avete su di me e la convezione, tutto. Se mi mentirete e non me la racconterete giusta, non ci metterò tanto a fare una cazzata e mandare tutto a puttane. Mi sono rotta di essere esclusa da tutto, anche quando si tratta di me. Sono stanca che non mi dite nulla solo per non ferirmi, e porcatroia quando lo capirete che è solo peggio e non risolvete nulla?" Dissi senza fiato, decisa e sicura fulminandoli.

Entrambi mi guardarono increduli e Ryan assottigliando le labbra annuì infine.

"Hai ragione, non sei più una bambina è giusto che tu sia al corrente e che possa decidere anche tu per te stessa." Rispose Ryan sinceramente, e accarezzandomi un braccio.

"Cosa? Ryan mi prendi per il culo? Va bene è matura e tutto e ne ha passate molte per una ragazza della sua età, ma cazzo ha diciassette anni non può decidere per se stessa. " gli disse Aiden arrabbiato e alzando la voce.

Che coglione, mi sentivo così umiliata.
E fu li che lo punsi sul vivo "scusami aiden ma te a diciassette anni che vita facevi? Vivevo come un normale diciassette vero?" Lo beffeggiai.

Ryan sorrise divertito e anche se era fuori luogo sorrisi anche io. Sapeva che avevo ragione, infatti Aiden mi guardò malamente e rimase in silenzio.

"Va bene, come vuoi tu." Disse lui scocciato.

"Andiamo nel mio ufficio, ti spiegherò tutto quello che devi sapere per filo e segno. Aiden tu intanto chiama gli uffici del Langley chiedendo del direttore. Ti diranno di sicuro che è occupato e che non può inventati qualcosa e una delle tue e cerca di ottenere un colloquio domani mattina al suo ufficio. Se è necessario andremo noi in Virginia." Spiegò Ryan ad Aiden mentre ci incamminavamo verso il suo ufficio.
*****
Pov's Christopher
Quello che avevo sempre temuto si stava avverando..

Loro sapevano di mia figlia. Mai lo avrei voluto e mai me lo sarei perdonato se le fosse successo qualcosa.
Le avevo messo quella informazione nella penna, come assicurazione in caso fossi morto e lei avrebbe dovuto sapere..
Non vi era nient'altro modo in cui lei potesse venirlo a sapere.
Appena la filiale mi ha chiamato avvisandomi, la convenzione ha rintracciato tutto, origliando per filo e per segno la chiamata.
E ora eccomi qui che camminavo in un corridoio in una delle tanti sedi della convenzione.

Vent'anni fa avevo un piano ben preciso, annientare la convenzione e forse ora, avrebbero annientato me.

Non ero un traditore. Lavoravo per il mio paese per la mia famiglia con onore, avrò pure sbagliato come padre.. Ma io la mia famiglia la proteggo fino alla fine.
Speravo solo che Ryan capisse che io non sono come sembra, ma che si fidi e che capisca che sto solo facendo il mio lavoro.

Sospirai  ed entrai nella sala. Ero un membro della convenzione, sotto copertura per la CIA e forse ora, ero al patibolo.

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