Capitolo 21

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Che stupido che ero..
Pensavo davvero che scopandomi una ragazza, non avrei provato niente nei confronti di Sam?

Era tra le mie braccia che dormiva ancora e anche se non stavamo insieme o come diceva lei eravamo amici, mi sentivo comunque in colpa.

Perché a lei piacevo ma non capivo se era ancora così. Ricordo ancora la litigata dopo che ci eravamo baciati..

Non dovevo dirle per per forza quello che avevo fatto, anche perché alla fine non stavamo insieme.. Tutta la notte ho pensato solo a lei, a come fosse così innocente e fragile tra le mie braccia e a quanto fosse sempre bella.

Erano ancora le 5:00 del mattino e ancora non mi addormentavo... Chiusi le palpebre e mi beai del suo calore e profumo.

****
Ma che caz..
Il bussare della porta mi svegliò bruscamente.

Spostai delicatamente dal mio corpo Sam e mi alzai delicatamente dal letto per non svegliarla.

Camminai a piedi scalzi e parecchio seccato alla porta.

L'apri e corrugai la fronte.
"Che c'è?" Chiesi a Trevor che mi guardava con sguardo, di chi la sapeva lunga.

"Sai che ore sono?" Mi chiese lui guardandomi con sguardo divertito.

Corrugai la fronte guardando l'orologio che avevo al polso, ed esclamai "cazzo".

Lui rise divertito e gli sbattei la porta di fretta.

Porca puttana erano le 14 del pomeriggio. Tra un'ora Sam aveva il test, al campo principale.

Andai verso il mio letto e chinandomi delicatamente svegliai Sam.

"Sam, svegliati è tardi.. Tra un po hai il test e devi prepararti e fare riscaldamento se lo vuoi superare." Le dissi cercando di non essere troppo frettoloso o brusco.

Vidi le sue labbra carnose, dischiudersi e spalancare velocemente gli occhi.

"Merda.." Disse lei alzandosi velocemente dal letto e mettendosi le scarpe.

"Ci vediamo tra quindici minuti al campo, io vado a prepararmi a dopo." Disse lei prendendo la borsa è salutandomi prima di uscire da camera mia.

Mi buttai sul letto sospirando.
*****
Pov's Sam
Cazzo partiva già male questa giornata..
Speravo con tutta me stessa che almeno si concludesse bene.

Volevo tornare a casa era vero ma anche se questo avrebbe significato stare lontana da Aiden.

Più passavo tempo con lui e più mi affezionavo..
Era troppo strano il nostro legame.

Uscì dalla doccia e mi asciugai velocemente, mi cambiai e mi sistemai e salutando Trish, andai al campo da Aiden.

Appena fui arrivata non feci in tempo a guardarlo, che sentivo già i suoi occhi su di me.

"Bene abbiamo solo venti minuti.. Inizia a fare i soliti esercizi e una corsetta." Disse lui mettendosi gli occhiali da sole e guardando il cronometro.

Io annuì ed iniziare le cose da lui chieste.
Dopo il giro di corsa mi fermai e camminai verso di lui.

"Sono pronta a fare il culo, a tutti loro." Dissi sorridendo stupidamente ad Aiden.

Lui rise e mi fece il segno di fargli il cinque.
Gli battei la mano sulla sua e lui la strinse delicatamente, subito dopo.

Sorrise e mi disse "dai andiamo mocciosetta"

Io alzai gli occhi al cielo ridendo e incamminandomi con lui verso il campo principale.

***
Le gradinate erano piene dei ragazzi del campeggio, tutte le matricole come me, erano pronte all'inizio del percorso.

C'era chi era annoiato, elettrizzato e chi teso.
Io me la ridevo tra me e me, perché avrei dato il massimo pur di lasciare questo maledetto campeggio.

"Tutte le matricole, sono pregate di sistemarsi alla linea di partenza, tra cinque minuti" disse la voce del brizzolone al megafono.
Io bevvi un po d'acqua dalla bottiglietta e mi tirai via la maglietta.

Aiden parlava con il brizzolone.
Li guardai mentre Aiden sembrava incazzato mentre parlava.

Appena Aiden se ne andò da lui, si incamminò verso di me con espressione a dir poco incazzata.

"È successo qualcosa?" Gli chiesi confusa.
Lui sbuffò e tirandosi via gli occhiali da sole si tirò indietro i capelli con una mano, seccato.

"C'è che quel bastardo, ha detto che devi fare un tempo migliore di questo se te ne vuoi andare dal campeggio domani... Se no resterai qui fino qualche giorno prima, dell'inizio della scuola."

" cosa? Porca puttana è scemo? Dio lo prenderei a calci." Risposi io stringendo la bottiglietta d'acqua.

"Lascialo perdere.. Tu concentrati e cerca di fare un tempo migliore sono sicuro che ce la farai. E poi abbiamo a nostro favore il fatto che tu sei incazzata, quando lo sei dai sempre il meglio di te." Rispose lui sorridendo sicuro.
Era un po' incerto, glielo leggevo negli occhi.

Alzai le ciglia insicura e lui prendendomi per le spalle, si avvicinò al mio viso e disse " senti se fai un tempo migliore, te ne andrai via come te desideri e in più sta sera andiamo a festeggiare, senza le mie fottute lamentale e cazzate varie. Non avrai limiti e io starò zitto e mi divertirò con te." Disse lui sorridendo amaramente e in modo convincente.

Io sorrisi sorpresa ed annuì.

"Le matricole in pista." Disse la voce metallica dell'autoparlante.

"Dai ora vai, ti aspetto qui. Sono sicuro che sconfiggerai le aspettative in modo soddisfacente." Disse lui ridendo e togliendo le mani dalle mie spalle.

Gli diedi la mia roba e lo baciai sulla guancia, strappandogli un sorriso smagliante.

Corsi contenta e carica verso la linea di partenza.

Dagli asfalti, mentre mi guardavo attorno vidi Trish e Oliver salutarmi.
Io sorrisi a loro e riacquistai lucidità concentrandomi.

"Pronti.
Partenza.
.....
VIAAAA!" Disse la voce metallica.

Dio avrei vinto. Me lo sentivo.

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