Capitolo 61

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"Cazzo Aiden, puoi riprenderti? Abbiamo del lavoro da fare.." Mi disse alzando la voce Ryan, e distraendomi dal mio pensare.
Eravamo alla sala riunioni, e sentivo lo sguardo dei presenti puntato su di me.

Sta notte non sono riuscito a chiudere neanche un cazzo di occhio.
Dopo che quell'agente si è presentato alla mia porta, dandomi il testamento di quello che doveva essere mio padre, tante cose mi frullavano in testa.

Ancora non avevo visto il contenuto di quel cd, ma non so il perché sentivo che era meglio se non lo facevo.
Qualunque cosa ci fosse lì dentro, ero sicuro che me ne sarei pentito sia a non guardarlo e sia invece a farlo.

Quando mi accorsi che tutti si stava alzando per andarsene via, mi alzai ugualmente andandomene verso il mio ufficio.

Prima che potessi superare la porta, il solito rompi coglioni di Ryan, mi richiamò " Aiden.. I genitori di Sam hanno parlato.
Quelli che li hanno rapiti, erano di una organizzazione segreta che cerca quella formula, per rivenderla per miliardi di  dollari..
Fortunatamente loro se la sono cavata molto bene e sono riusciti a darci qualche informazioni sui sequestratori.
E.. Va tutto bene? Sei strano sta mattina.."

Io lo guardai attentamente e annuì nervosamente e stancamente.

"C'è altro?" Domandai prima di congedarmi.

Lui scosse il capo e mi scrutò per qualche altro secondo.

****
Pov's Sam
Riguardo il telefono e ancora una volta, non trovo ne chiamate da Aiden e ne messaggi.
Lo chiamato varie volte, ma nulla.. Non risponde.

Fortunatamente tra qualche ora l'avrei rivisto, era strano un comportamento come questo, da parte sua..
Se fosse stato in missione me l'avrebbe detto.
Sospirai e mi alzai dal letto.
Aprì la finestra e prendendo una delle tante canne che mi aveva dato Oliver, me ne accesi una.

Mentre fumavo sentì la porta alle mie spalle aprirsi.

"E così te ne ritorni a casa eh..?" Chiese Oliver alle mie spalle.

Annuì e mi girai per osservarlo.. Sembrava triste, come se qualcosa lo preoccupasse.

Corrugai la fronte e gli chiesi " che hai Oliver?".

Lui scosse il capo e in un attimo lo vidi piangere.

Rimasi scioccata e incredula..
Scesi velocemente dal letto e corsi verso di lui.
Anche se non sapevo cosa gli era successo, lo abbracciai mentre lui si sfogava.

Mai avrei immaginato che Oliver, un ragazzo come lui potesse scoppiare a piangere. Mai.

"Olly che hai? Cosa ti è successo?" Domandai mentre lui si ricomponeva pochi secondi dopo.

"Trish ha abortito.." Sussurrò lui, guardandomi con sguardo pieno di dolore..

Lo guardai qualche secondo e lo abbracciai nuovamente, non so per quanto tempo ma lui aveva bisogno di me.

***
"Quando l'ho chiamata, sentivo che qualcosa non andava dalla sua voce..
E poi mi disse cosa aveva fatto. Aveva abortito, perché diceva che non poteva tenerlo, che non sarebbe stata abbastanza forte per gestire tutto, e non era pronta. Mi ha escluso come se io non valessi un cazzo in tutto questo. Mi ha chiesto scusa mi ha detto che mi ama e che comunque vuole stare con me. Ma per quello che mi ha fatto, io non voglio più avere nulla a che fare con lei.
Avevo cercato di darle rassicurazioni su tutto e che tra qualche giorno sarei andato da lei, ma a lei... le ci è voluto solo un giorno per liberarsene e ritornare alla vita normale come se nulla fosse." Disse freddamente, mentre fumavamo una canna.

Non potevo dirgli nulla, non sapevo cosa dirgli.  Anche io avrei pensato la stessa cosa di Oliver, se fossi stato al suo posto.

"Sai.. Ero riuscito a passare sopra sulla scopata con aiden ma dopo questa.. Lei per me è morta." Disse lui con rabbia e freddezza.

Mi spaventava un po, era la prima volta che lo vedevo così...

Sospirai e poi mi venne un'idea " facciamo così. Sta sera dovrò prendere l'aereo, ma visto che ho le valigie quasi fatte, io e te andiamo a fare un po di rifornimento e poi ce ne stiamo un po al mare insieme ad Ashley. Va bene?"

Lui mi guardò e sorridendo lievemente mi diede un bacio sulla guancia.

Ci alzammo da per terra e mentre usciva dalla mia stanza chiudendo la porta, io mi cambiai.

****
Pov's Aiden
Ero seduto nel mio ufficio, mentre guardavo per l'ennesima volta il cd tra le mie mani.

Sospirando mi arresi.
Aprì la custodia e misi il cd nel pc.
Quando schiacciai sul contenuto, una specie di lista comparve sulla schermata.
Lessi e sul file vi era scritto "CONVENZIONE"
Nel file altro non vi era. Perché mio padre mi aveva dato questo file? Chi era la convenzione?
Vi erano un sacco di nomi e senza proseguire a guardare, chiusi il computer.

Presi il telefono e lo guardai.
Cazzo.. Ero pieno di chiamate da parte di Sam.
La richiamai ma mi dava il telefono staccato.
Forse si era incazzata..

****
Pov's Sam
"Olly non posso bere troppo, ho un aereo da prendere.. Ma se tu vuoi ubriacarti fa pure tanto casa tua e li. " gli dissi indicandogliela dietro alle sue spalle.

Lui scoppiò a ridere e scosse la testa. Okay forse ero un po' brilla, ma non potevo farci nulla..

Ashley era in camera sua a dormire, perché era stanca.

Che palleeee

"Senti ma quando tornerai a casa cosa farai con Aiden?" Mi chiese Oliver, mentre sorseggiava un po di vodka e poi appoggiò la sua testa sulle mie cosce.

Eravamo seduti sulla spiaggia mentre bevevamo e parlavamo.
Ad ogni rimedio, l'alcol era la soluzione.

"Non lo so.. Io lo amo. Penso che ritorneremo a vivere la solita vita misteriosa, mentre lui mi tiene nascosto ogni ben che minima preoccupazione. Ah dimenticavo e ritornerò in quella merdosa scuola.." Spiegai cercando di essere lucida su quello che dicevo.

"Se ti fa schifo la, puoi restare qui con me e ash." Disse lui fissandomi.

Io sorrisi intenerita e scompigliandogli i capelli gli dissi " non posso Oliver. E tu devi affrontare tutto questo fardello merdoso che ti ritrovi, proprio come me. Sei forte e sei ancora giovane hai una vita davanti a  te, non pensare più al dolore e a tutto questo che è successo.. Il tempo sistemerà ogni cosa."

Mi stupì io stessa delle parole che gli avevo detto.
Lui mi scrutava attentamente con occhi intensi.
" sai sam.. Aiden è un coglione fortunato ad averti. A volte mi ricordi tanto la mia Angela sai?"

Gli sorrisi e trattenendo un po l'emozione per le sue dolci parole gli accarezzai la fronte e i capelli, un po lunghi e spettinati.

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