capitolo diciotto

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<Mamma, papà!> urlo abbracciando dopo un mese i miei genitori che sono venuti a prendere dall'aeroporto di Bari me e la mia amica
<Miss Italia!> mi dicono in risposta stritolandomi
<Mum, dad lei è la mia best, Kate> dico ai miei genitori indicando la bionda al mio fianco <Kate loro sono i miei, mia mamma Anna Maria e mio papà Giovanni> dico poi alla mia amica che mi queste circostanze solitamente si sente in imbarazzo
<Molto piacere> dicono i miei abbracciandola e dandole un bacio su entrambe le guance
<Il piacere è tutto mio> dice lei in tutta risposta sorridendo
<Miss quelle sono tutte le vostre valigie?> ci domanda il mio papi indicando le quattro valigie dietro di noi
<Sì sono tutte>
<Bene allora andiamo su che tra un po' è ora di pranzo e mamma ha preparato le crespelle>
<Su Kate andiamo non c'è un minuto da perdere quando si parla delle crespelle di mia madre> le dico tirandola per il braccio
<Certo che quando si parla di cibo tu... almeno prendi le tue valigie> tenta di dirmi lei ma non le do retta
<Tranquilla le prendo io le vostre valigie, purtroppo quando sente parlare di cibo non capisce più niente e abbandona tutto e tutti> le dice mio papà sospirando
<A si fidi lo so bene, una volta per poco non mi ha fatto cadere per terra solo per correre in cucina perché erano pronte le pizze> gli risponde Kate ridacchiando
<Miss Italia è così che tratti le tue amiche?> dice mia mamma
<Mamma ora dobbiamo andare a casa ci sono le crespelle che ci attendono, tutto il resto può aspettare> dico convinta dirigendomi verso la nostra macchina
<Miss Italia? Davvero?!?> dice la mia amica ridendo mentre entra in macchina
<Te l'avevo detto che ho tanti soprannomi, questo me lo ha dato la mamma perché dice che mi cambio d'abito più volte al giorno come una Miss> dico facendo svolazzare le mie unghie rosa come farfalle
<Bhe però ha ragione> mi dice lei scoppiando a ridere
<Ehi> le dico tirandole per finta una gomitata <tu devi difendermi, non devi allearti con loro> dico mettendo poi il broncio e le braccia conserte
<Sì va bene ora andiamo dai> mi dice lei baciandomi una guancia

<Allora Kate, com'è stato il pranzo?> domanda mia mamma alla mia amica mentre beviamo il caffè
<Davvero tutto squisito, Annie aveva ragione a voler subito tornare a casa per mangiare, le crespelle erano davvero deliziose anche se la quiche di verdure e il tiramisù non sono stati da meno> risponde lei
<Sono contenta che ti sia piaciuto tutto>
<E a me non chiedi se è stato tutto buono?> dico io in tono offeso
<Mora non c'è bisogno che te lo chieda, hai divorato tutto in un batter d'occhio, ci credo che ti è piaciuto> mi dice lei puntandomi il cucchiaino con cui stava girando il caffè contro
<Ben detto Kate> dice mamma stringendole la mano con fare complice
<Traditrice> dico io rivolgendo un'occhiataccia alla mia amica e poi scoppiando a ridere

<Come mai siete venute qui?> eccola, mi sembrava strano che non mi avesse chiesto ancora niente
<I ragazzi...i ragazzi sono dovuti andare in Spagna per lavoro per un paio di giorni e così abbiamo deciso di venirvi a trovare, perché non ci volete?> menomale che a trovare scuse sono un asso
<No anzi, sono felicissima di rivederti a mamma, e sono sempre felice di conoscere le tue amiche> è detto questo Kate abbraccia mamma
<Kate su andiamo in camera a dormire, ora> dico seria
<Annie ma possiamo chiacchierare un po'...> mi dice mamma
<No, Kate sicuramente è stanca dopo il lungo viaggio e sia lei che io abbiamo bisogno di riposare, e poi lei è una mia amica>
<E che vorresti dire con il fatto che è tua amica?>
<Che è mia, non tua> dico facendole la linguaccia e portando nella mia stanza la mia amica

<Perché mi guardi così?> le domando
<Perchè è mia, non tua> dice imitandomi
<Che c'è è vero...>
<Adoro il fatto che tu sia gelosa> mi dice tirandomi le guanciotte
<Io adoro te> dico lasciandole un bacio tra i capelli
<Io di più> mi dice lei prendendomi per mano

The power of Dream | Benji&Fede | Where stories live. Discover now