Epilogo.

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Il mattino seguente mi svegliai a causa di un forte fracasso. Alice aveva fatto cadere tutti i libri che si trovavano sulla scrivania, mentre cercava di prendere da sotto le pergamene la sua maglia viola.

Mi stroppicciai gli occhi, mettendomi seduta. Miseriaccia era domenica, perché non poteva fare un pò più di silenzio? Tipo Roxanne che in versione ninja usciva dalla camera alle sette in punto ogni santo giorno?

Molto probabilmente andava di fretta. Forse doveva incontrare Albus per una delle loro scappatelle mattutine. Eh già, finalmente anche loro aveva smetto di avere gli occhi foderati di prosciutto e si erano messi insieme.

La Paciock si voltò nella mia direzione mortificata «Scusa... io non volevo svegliarti» prese la bacchetta, rimettendo in ordine tutti i MIEI libri.

«Andiamo a fare colazione?»mi chiese con sguardo speranzoso.

Adesso che ci penso ho una gran fame. Come posso rifiutare una proposta così allettante?

Mi sollevai definitivamente in piedi, guardandola sorridente. «Andiamo a fare colazione!»

Esattamente dodici minuti dopo, ci trovavano davanti all'entrata della sala grande, pronte per una grande abbuffata di cioccolato fondente e torta alla crema.

E poi, chissenefrega se mi riempirò di bolle e diventerò una grande e grassa balena?

No, forse è meglio prendere solo un pò di succo di zucca. Si, mi pare decisamente un ottima idea.

Una voce alle nostre spalle ci fece sobbalzare. E chi poteva essere se non Albus Severus Potter, che sorrideva, insieme al suo bellissimo migliore amico?

Gli sorrisi, indicandomi la guancia con un dito, dove lui schioccò subito dopo un dolce bacio affettuoso.

Gli scompiglai i capelli corvini, venendo interrotta subito dopo da un'altra voce, che decisamente stava diventando la mia preferita.

«Guarda che sono geloso eh!»

Sorrisi guardandolo. Era perfetto. Con quegli occhi color cielo che mi guardavano scherzosi e le labbra tirate in un perfetto ghigno.

Sorrisi a mia volta, avvicinandomi, venendo subito catturata dalle due braccia forti che, mi cinsero velocemente la vita.

«Baciami stupido»

Lui non se lo fece ripetere due volte, si abbassò e io mi sollevai sulle punte, per facilitare un pò le cose. Subito dopo mi ritrovai le sue labbra sulle mie.

Ci staccammo dopo dei lunghi secondi, che pervero durare minuti, solo per mancanza d'aria.

Albus e Alice, se ne erano andati, lasciandoci soli, sulla soglia della sala grande, con un centinaio di sguardi che continuavano a fissarci.

Ma decisamente in quel momento non me ne fregava niente. Stavo troppo bene per preoccuparmi di tutto il resto.

«Ti amo»

Quelle due semplici parole pronunciate da lui, fecero fare un tuffo al mio cuore.

Aveva detto ti amo? Lo aveva detto veramente?

Le mie guance andarono immediatamente a fuoco, quando finalmente mi resi realmente conto di quello che aveva detto. Ed ero sicura di non essermelo immaginato.

Mi fiondai sulle sue labbra, ispirando profondamente il suo odore. Menta. Lo adoravo.

Nessuno al mondo, riusciva a farmi sentire come mi faceva sentire lui. In poche parole, speciale. Importante. Partecipe di qualcosa.

Mi stavo innamorando di lui.

Aprì gli occhi, incontrando i suoi. Facendo in modo che ghiaccio e fuoco si mescolassero, e poi gli sussurrai a fior di labbra, quello che provavo veramante per lui.

«Ti amo anch'io»

A quanto pare non lo avevo poi detto così piano, visto che, tutta ma proprio tutta la sala grande che ci guardava con il fiato sospeso, era esplosa in un forte applauso.

Sapevo che sicuramente saremo stati il loro più grande interesse, per un numero spropositato di settimane. Già me lo immaginavo. L'articolo di Leo Canon, sul giornalino della scuola.

Infatti il piccolo Grifondoro era propio alle nostre spalle mentre continuava a scattare foto e fotine, con un flash alquanto accecante.

Due ore più tardi, mentre ero distesa su Scopius, sul divano della sala comune. Un gufo grigio da becco arancione molto acceso, nel quale teneva un giornale e un fogliettino scritto velocemente, sicuramente da Alice. Planò entrando dalla finestra, ad una velocità assurda, atterranado sul tappeto.

Lessi ad alta voce, riconscendo la calligrafia sottile della mia migliore amica.

"Tesoro apri il giornale e guarda la prima pagina."

Una grande immagine in muovimeto, proprio al centro del foglio, raffigurava me e il biondino qui presente, intenti a scambiarci un appassionato bacio.

"Rose Weasley, e Scorpius Malfoy, i due ragazzi che da tempo impreciso si odiano, hanno deciso, proprio oggi 21 Gennaio, davanti alle porte della sala grande, di confessare il loro reciproco amore. Tutti sapevano che sarebbe successo prima o poi. Allora è propio vero che tra amore e odio c'è un confine sottilissimo"

Sorrisi. Quel piccolo ragazzino del secondo anno, non aveva proprio nulla da fare...

«Dai Rose, lascia perdere quel pezzo di carta. Mi mancano i tuoi baci»

Si, lo amo veramente tanto.


The end.

Weasley e MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora