Capitolo 22

10.4K 550 63
                                    

La biblioteca era sempre stato il posto in cui correvo a rifugiarmi, quando avevo talmente tanti pensieri per la testa da non riuscire a distrarmi in nessun modo. Probabilmente era la puzza di muffa e vecchio, a colpirmi fino a dentro il cervello, ed a stordirmi. Alice infatti, aveva sempre sostenuto la teoria sopra citata, perché altrimenti non si spiegava come potessi trovare accettabile la presenza della vecchia bibliotecaria Madama Pince, pronta a puntarti contro il suo dito rinsecchito, nel caso avessi maneggiato un libro con troppa poca grazia.

Solo che sta volta, un sabato pomeriggio in cui tutta la torre di Grifondoro aveva pensato bene di scendere in cortile a giocare a palle di neve, non ero la sola che aveva preferito la biblioteca al divertimento.

C'era qualcuno, qualcuno da me fin troppo conosciuto, che sedeva scompostamente con un libro aperto sotto al naso senza però realmente guardarlo - gli occhi infatti vagavano annoiati sui volumi polverosi accatastati in un angolo - mentre teneva tra le labbra una piuma di zucchero quasi del tutto consumata.

I capelli biondi, quasi bianchi e il modo di sedersi sulla sedia di legno: attraente, elegante ma stravaccato, erano il segno che lo contraddistingueva, oltre agli occhi di ghiaccio che adesso avevano smesso di setacciare la stanza, ed erano puntati su di me.

Non aveva senso catapultarsi in biblioteca in cerca di chiarimenti psicologici e mentali, se poi la causa principale dei mei problemi si trovava proprio lì.

-Weasley,- esclamò abbandonando la piuma di zucchero sul tavolo, e lasciando che le labbra si stirassero un ghigno -vieni a farmi compagnia?-

-Malfoy- ringhiai, cercando di non dare a vedere quanto avrei voluto prendere la rincorsa - in modo molto poco degno di una Grifondoro - scappare il più lontano possibile -Cosa ci fai tu qui?-

La borsa con il libri, cadde con un tonfo sul tavolo nel posto proprio di fonte a lui. Non aveva senso scegliere un'altra postazione se noi, e Madama Pince, eravamo le uniche persone presenti, giusto?

-Si da il caso che la biblioteca non è di tua proprietà. Infatti, non devo darti una spiegazione ogni volta che decido di usufruirne-

-Usufruirne, certo- evito di fargli notare che la sua presenza qui dentro è parecchio sospetta, anche perché il libro che ha davanti, come dice la calligrafia elegante in alto alla pagina, parla della Prima Guerra dei Troll, tutto quello che i maghi non dicono, che è un argomento fatto e concluso al secondo anno.

Mi sedetti, ignorando i suoi occhi puntanti con insistenza su di me, mentre Scorpius tornava a ficcarsi la piuma di zucchero in bocca. Le sue gambe, lunghe e ingombranti, erano piazzate proprio sotto la mia sedia, e dal suo sorrisetto mi parve di capire che l'idea di spostarle non gli era neanche passata per l'anticamera del cervello.

Tirai fuori dalla tracolla piuma e inchiostro, pronta a iniziare il tema di un metro assegnato dalla professoressa Mcgranitt.

-Posso dare una sbirciatina?-

-No- tagliai corto, accatastando alcuni libri in modo da rendergli oscuro ciò che stavo scrivendo sulla pergamena.

Stavo descrivendo l'esatto movimento del polso durante un incantesimo di trasfigurazione avanzata, quando la voce della Pince e lo sbuffo di Scorpius, mi costrinsero a sollevare lo sguardo.

-Ecco Professoressa, glielo avevo detto. Libri, libri ovunque. Io non posso riordinare quella montagna d'oro da sola, ormai sono vecchia-

Accennò con la mano ossuta verso la montagna di volumi vecchi e polverosi accatastati sul tavolo e per terra.

-Ma certo Madama,- mi aspettai che la Mcgranitt agitasse la sua mano austera per riordinare tutto con un colpo di bacchetta. Sbagliato, sbagliatissimo. Le sue parole mi fecero gelare il sangue -credo che la Signorina Weasley ed il Signor Malfoy, sarebbero contenti di aiutarla-

Weasley e MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora