Capitolo 1

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Il Primo anno ad Hogwarts era sempre il peggiore. Certo, l'emozione iniziale, la gioia durante il viaggio, lo smistamento... Ma poi finiva tutto lì. Essere un primino non era il massimo, neanche se eri uno dei primini più famosi del mondo magico.

Il mio primo anno ad Hogwarts non era certo stato pieno di sorprese. Non avevo tramortito nessuno Troll di montagna, non avevo ucciso un basilisco, non avevo trovato nessuna pietra magica e tantomeno non avevo rischiato di morire o di essere espulsa. Il mio, era stato un normalissimo anno di scuola, noioso e stressante.

Certo, avevo conosciuto persone fantastiche, come per esempio la mia attuale migliore amica Alice Paciock. Oppure cosa un po' meno fantastica, avevo avuto il piacere di venire a conoscenza del il lato strageloso di Albus. Il mio adorato cugino e migliore amico serpeverde. Beh, evidentemente essere gelosi di qualsiasi cosa respiri è una caratteristica fondamentale del gene Potter. Dominique, adoro Dominique, ma da quando ha iniziato ad assillarmi con la dieta, vorrei solamente lanciargli una librata in testa. Gli Scamander sono sempre stati strani, ed è proprio per questo che li trovavo e li trovo tutt'ora molto interessanti, soprattutto adesso che hanno deciso di stabilirsi alla Tana. Adoro svegliarmi ogni mattina con Lorcan e Lysander che cercano di colpire con degli schiantesimi degli gnomi in giardino. E per ultimo, ma non meno importante, Scorpius Malfoy. Sinceramente su questo individuo non ho niente da dire. Lo detesto.

***
Cosa c'è da dire sul mio secondo anno ad Hogwarts? Nulla di importante visto che sono ancora viva.

La gonna della divisa era decisamente troppo lunga per me, il mio metro e quaranta non rientrava nei canoni prestabiliti per avere un ragazzo che non avesse undici anni e che non fosse disperato. Anche perché, diciamocelo, Albus e James facevano scappare chiunque fosse un minimo decente, a gambe levate.

E quindi niente, per tutto il mio secondo anno ero stata single.

Ah, quasi dimenticavo, quell'idiota di Scorpius tentava e tanta tutt'ora di infastidirmi. Evidentmente il suo scopo nel mondo è quello di rompere le scatole alla gente. In particolare a me.

Non era neanche bello. Basso, rinsecchito e con una faccia tonda, nonostante il suo peso inesistente.

Tutto qui.

***
E...a tredici anni? Beh, a tredici anni, niente.

Stavo cominciando a pensare che forse, avrei dovuto fare qualcosa per apparire più carina. Dominique e Alice mi mettevano troppo in soggezione. Certo, anche loro non erano perfette, avevano i loro difetti, ma si sa, quella era l'età dei brufoli e delle pozioni per eliminarli.

Ero sempre una nana, ma i ragazzi cominciavano a guardarmi. Dopo tutto, ero pur sempre la famosissima Rose Weasley!

Albus da nano da giardino rincotechito che era, era schizzato alle stelle. Ogni volta che camminava per i corridoi le ragazzine lo osservano estasiate. Ma lui era stroppo stronzo e serpeverde per filarsele.

Scorpius era sempre un tappo egocentrico e Malfoy, ma almeno avevo qualcuno con cui condividere il mio stesso panorama. Beh in fondo in fondo non era così male.

***
Il mio quarto anno ad Hogwarts.

Dico solamente che James aveva talmente spaventato Tyler Nott che lui si prese la sprozzolosi per evitare di uscire con me dopo che, proprio lui, mi aveva implorato di andare insieme a Hogsmeade.

Ma adesso mettiamo da parte la mia triste vita sentimentale.

Come portiere della squadra di Grifondoro, modestamente, sono ed ero eccezionale.

Albus spera ancora di riuscire a far vincere alla sua squadra una partita. Ma tanto questo non accadrà mai.

Parlando sempre di serpeverde, la mia basso-amizicia con Scorpius era durata si e no, quattro mesi. Quando dopo le vecanze estive lo avevo rivisto, non sembrava più lui.

In poche parole, il nuovo bad boy quattordicenne di Hogwarts.

***
A quindici anni avevo talmente tanti sbalzi ormonali da sembrare incinta, ma non lo ero, sia chiaro.

Da quando Albus era divento alto, le sue magliette erano le mie magliette. Non esiste niente di più comodo al mondo, per far qualsiasi cosa.

Le mie tette avevano smesso di crescere già da un po', fermandosi su una prima. I miei piedi beh, avrei volentieri fatto un baffo a quella babbana ritardata di cenerentola. Non c'è neanche bisogno di dire che sapevo che il metro e sessanta non lo avrei mai visto.

I miei capelli rossi, mei occhi scuri e le lentiggini attiravano un sacco di sguardi che però Albus reprimeva a colpi di schiantesimi. Dove c'ero io, c'era lui. E Scorpius. Scorpius ce lo avevo sempre tra i piedi.

Era il migliore amico del mio migliore amico. Un altro idiota che mi seguiva come un ombra, anche di nascosto.

***
A sedici anni, non ho la più pallida idea di cosa succederà nella mia vita. Anche perché ho sempre odiato programmare le cose, è una cosa che mi riesce malissimo. Tanto poi alla fine i piani non vanno mai come vuoi tu.

-Brutta babbuina rincoglionita, svegliati che facciamo tardi-

Albus. Lo ammazzo.

Weasley e MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora