Capitolo 16

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-Ma come cavolo hai fatto?- Alice ridacchiò controllando scrupolosamente la mia chiappa sinistra. -Passami il disinfettante-

Mi irrigidì non appena sentì il batuffolo di cotone strisciare sui mei graffi. Alzai gli occhi al cielo, fissando nella speranza che potesse darmi sollievo, la macchia sul soffitto del bagno.

Era in un angolo, grande e tendente al giallognolo.

-Ah- strillai forse troppo forte, la mia voce dava fastidio persino a me in questi casi. Strinsi con forza il bordo del lavandino.

Che ci potevo fare la mia soglia del dolore era pari a zero? Probabilmente l'avevo ereditata da mio padre.

-Va tutto bene?- Albus spalancò la porta ed io alzai il dito medio, sventolandoglielo davanti, nella speranza che capisse il mio elegante invito che lo intimava ad uscire.

Sicuramente la posizione in cui ero, ed il fatto che le mie mutande fossero calate fino alle caviglie, potevano lasciar fraintendere.

Fortunatamente nessuno a tavola si era accorto che il mio deretano era rimasto incastrato nella sedia. In un nano secondo ero schizzata nel posto accanto e la povera sorte era toccata a Molly. Era ormai da mezz'ora che James e Fred la stavano sbeffeggiando.

-Ok- Al, aggrottò la fronte -Ditemi che non è quello che penso- alzò le braccia al cielo -Non che ci sia niente di male, solo che...- scrutò la mia migliore amica -Ditemi di no-

Alice lo fulminò con lo sguardo, allungando una mano per mostrargli la valigetta del prontosoccorso -Considerando che i tuoi pensieri variano dall'erotico allo splatter, direi proprio di no. Ed ora fuori di qui, prima che ti prenda a calci nel culo-

***
Mi strinsi nella coperta di pail rosso che Nonna Molly mi aveva regalato a Natale. Il fuoco scoppiettava nel camino e la poltrona sembrava ancora più comoda del solito.

Voltai pagina del mio libro di difesa contro le arti oscure, sottolineando con la penna i concetti che consideravo più importanti.

Nonostante sembrasse che qualcuno mi avesse accoltellato il didietro, mi sentivo molto calma e rilassata.

Studiare mi metteva sempre di buono umore.

Intinsi la piuma nell'inchiostro e scrissi velocemente la fine del mio tema, sulla pergamena.

Una volta terminato, sollevai la testa dai miei compiti e feci scorrere gli occhi su Lily, seduta sul tappeto in una posizione che solo a guardarla mi sentivo male per lei, mentre ripeteva a bassa voce. Poi sul mio migliore amico, mentre ronfava beatamente sul divano con la testa poggiata sulle gambe di Alice, la qualche faceva di tutto per non fissarlo e concentrarsi sui suoi appunti.

Ed infine su Scorpius, che se ne stava poggiato scompostamente sul bracciolo del divano mentre sorrideva maliziosamente fissando il suo libro di testo. Constatando che in rune antiche non c'era assolutamente niente di malizioso, al novantanove per cento aveva davanti agli occhi un giornalino porno.

La cosa non mi stupiva, era esattamente nel suo stile.

Lo fissai, vedendolo mordicchiarsi un labbro per poi inumidirselo con la lingua. Inutile dire che quel gesto aveva risvegliato in un attimo i miei ormoni da adolescente.

Odiavo non avere il controllo sul mio corpo, la cosa mi capitava soprattuto quando c'era in mezzo Scorpius Malfoy e ciò mi faceva uscire di testa.

Perché era bello, bello da mozzare il fiato, ma io non sarei stata una delle sue tante conquiste. Non dovevo lasciarmi incantare dalla sua voce seducente e dal suo fascino.

Rose Weasley aveva bisogno di un ragazzo brillante, intelligente e possibilmente senza una valanga di fidanzate alle spalle. Un tipo serio, alla mano e ligio alle regole, insomma.

-Pss-

Spostai lo sguardo su Lily, maledicendomi per aver fissato quello stupido troppo a lungo.

-Lo consumerai a forza di mangiartelo con gli occhi-

Weasley e MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora