Capitolo 25

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Christian strofina il naso contro il mio per svegliarmi. Sono ancora stordita dalla mia straordinaria reazione fisica a lui, e gli rivolgo un sorriso debole.
«Buongiorno, principessa.» Mi sorride lui, abbagliandomi.
«Buongiorno.» borbotto assonnata.
«Cosa vuoi fare oggi?» mi chiede.
«Oh, io avrei un'idea.» Lui ride e di colpo, entrambi udiamo delle voci in corridoio. Mi ci vogliono alcuni istanti per registrare quello che sto sentendo.
«Ma se è ancora a letto, sarà malato. Non dorme mai fino a quest'ora. Christian è un tipo mattiniero.»
«Mrs Grey, per cortesia.»
«Taylor, non puoi impedirmi di vedere mio figlio.»
«Mrs Grey, non è da solo.»
«In che senso non è da solo?»
«C'è una persona con lui.»
«Oh...» Sento l'incredulità nella voce di quella donna.
Christian mi guarda, con un'espressione di finto spavento.
«Merda! È mia madre.»
Scoppio a ridere davanti la sua espressione e lui corre a mettersi una maglietta.
«Vestiti, ti aspetto di là.» mi ordina e va verso Grace. Credo che ne sarà contenta di trovarci di nuovo assieme.
Corro in bagno e mi guardo gli occhi troppo lucidi, il viso arrossato... e i capelli! Accidenti... i codini postcoito non sono il massimo. Cerco disperatamente una spazzola e trovo un pettine. Dovrò farmelo bastare. Una coda è l'unica soluzione. I miei vestiti sono un disastro. Non credo che possa farmi vedere con un vestito elegante come quello di Kate, corro nella cabina armadio di Christian e prendo una sua maglietta e dei pantaloni della tuta. Lancio un'ultima occhiata allo specchio. Sono un disastro ma non posso far altro che accontentarmi. Mi dirigo nel salone.
«Eccola qui.» Christian, che è sprofondato nel divano, si alza in piedi.
Grace mi guarda con stupore e poi con ammirazione, sorridendomi.
«Anastasia, sei rimasta sempre bellissima.» Si alza a baciarmi su entrambe le guance.
«Grazie, Grace, e tu non sei invecchiata affatto.»
«Allora raccontatemi, come vi siete ritrovati? È passato tanto tempo...»
Guardo Christian e lui mi incita a raccontare. «Beh, è stato tutto grazie al raffreddore di Kate, lei doveva fare un'intervista a Christian ma si è ammalata e ha mandato me.»
«Fortunatamente» aggiunge Christian prendendomi la mano e intrecciando le mie dita con le sue.
«Questo è chiamato destino» aggiunge Grace.
«Un destino arrivato un po' troppo tardi.» Penso ad alta voce.
«E tu, Ana? Cosa stai facendo adesso?»
«Oh, la prossima settimana mi laureo alla Washington State University in Letteratura Inglese»
«Ed io terrò un discorso alla cerimonia per consegnare i diplomi.» Annuncia in modo orgoglioso, io gli sorrido e gli do una pacca delicata sulla spalla e lui ride. Grace ci guarda affascinata e credo sia felice che noi due ci siamo finalmente ricongiunti. «Bene, ragazzi, io vado. Pensavo che potessimo pranzare insieme, ma vedo che hai altri piani, e non voglio guastarti la giornata.» Prende il lungo soprabito color crema e noi ci alziamo, staccando le nostre mani. Grace si avvicina a Christian e gli offre la guancia. Lui le dà un rapido, affettuoso bacio.
«Devo riaccompagnare Anastasia a Portland.»
«Certo, tesoro. Anastasia, è stato un vero piacere rivedervi di nuovo assieme. Spero proprio di rivederti presto.» Mi tende la mano, con gli occhi che brillano.
Taylor compare... da dove?
«Mrs Grey.»
«Grazie, Taylor.» Lui la accompagna fuori dal salone, verso l'atrio. Taylor è sempre stato qui? Da quanto tempo è in casa? Dove si nascondeva? Aggrotto la fronte e prendo Christian per una mano. «Ma Taylor vive qui?» sussurro e lui annuisce. Chissà come sia passato dalla famiglia Grey al completo a Christian. Lo guardo spalancando gli occhi e piegando la testa di lato pensierosa.
«C'è qualche problema con Taylor?» mi
chiede scrutandomi in viso.
Scuoto la testa. «Ero solo pensierosa... Come mai Taylor è passato da tutta la famiglia a te?» chiedo gesticolando.
Lui alza le spalle. «La mia famiglia ha insistito affinché lo assumessi per me, è il migliore nel suo campo.» Adesso è tutto chiaro. Annuisco e mi alzo in punta di piedi per baciarlo. Lui si stacca e mi guarda da testa a piedi.
«I miei vestiti ti stanno benissimo, ti danno un'aria sexy.» Annuisce.
«Christian...»
«Però quel vestito ieri sera ti rendeva ancora più sexy, peccato che te l'ho tolto ma non ho resistito.» Mi sorride maliziosamente ed io gli do uno schiaffo delicato sul petto.
«Sembro appena uscita da uno di quei negozi di lusso che fa degli outfit di merda e li vende come se fossero preziosi» Lui ride ed io proseguo. «Mi sa che hai una maglietta in meno.»
«Perché?»
«Perché questa è diventata mia.» Inizio a correre verso la camera fa letto e lui mi segue. Ovviamente riesce a raggiungermi e mi prende facendomi il solletico e riuscendo a buttarmi sul letto.
«Secondo round?» chiede maliziosamente.
«Facciamo anche il terzo.»
Lui alza gli occhi al cielo. «Miss Steele, cosa dovrei fare con te.»
«Ah, io so cosa dovresti fare e per quello non ci sono problemi» gli sorrido.
«Ana!» Esclama divertito e sorpreso allo stesso tempo.
«Sbaglio o stavamo facendo qualcosa?» Gli prendo il viso con le mani e inizio a baciarlo, incrociando le mie gambe attorno al giro vita.
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Mi sembra proprio che questi capitoli mi escano dal buco del culo, non so perché.

Greedy.Where stories live. Discover now