Capitolo 6

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CHRISTIAN'S POV.

Torno in classe con un sorrisino sulla faccia. Ce l'ho fatta. Ma cos'ho fatto? Oh no, l'ho fatta vergognare davanti a tutti. Di nuovo. Dopo questa non penso mi perdoni. Però almeno so che sta sera è alla festa di Nate. Perché sono così contento? Infondo che mi importa di Anastasia Steele? Uff, mi importa e come. Se non fossi stato un ragazzino stupido alle medie a quest'ora eravamo ancora amici e forse qualcosa in più... Adesso sarà difficile ricominciare da capo, perché lei è arrabbiata con me e neanche poco. Vado a sedermi accanto ad Ethan, come al solito. Si, ho mentito ad Anastasia, ma volevo stare un po' con lei da solo.
«Allora? Com'è andata?» chiede Ethan.
«È scorbutica, come sempre.» scuoto la testa.
«Beh, non c'è niente che puoi fare?»
«Non credo dopo sta volta...»
«Che hai combinato?»
«Ehm... Io... Io...»
«Christian.» mi incita con tutta la calma, ma come fa?
«L'ho fatta vergognare davanti a tutti come 5-6 anni fa. Ma non l'ho fatto apposta.»
«Oh, no. Se il suo problema di non esserti amica era proprio quello di farla vergognare, ora non ti vorrà proprio vedere.»
Mi sfrego la faccia. «Già, ci sei arrivato.»
«Hai combinato un bel guaio, Grey.»
«E non so come uscirne...»
«Dai, te la caverai. Sta sera lei è presente alla festa?»
«Si, così mi ha detto lei.»
«Bene. Chiederò aiuto a Kate e vedremo di risolvere questa cosa, sempre se si possa risolvere.»
Annuisco e il professore entra in classe.

Verso le 21:15 vado a prendere Ethan con la macchina di mio padre. Finalmente per una sera mi lasciano libero di guidare, ma se la ammacco o la graffio, mi staccano la testa.
Mentre parcheggio aspettando Ethan, noto una ragazza bruna di spalle con un vestito completamente scollato sulla schiena e cortissimo. Mi si secca la bocca e il mio amico là sotto si risveglia. La ragazza si gira ridendo a Kate e Ethan. Non posso crederci, è Anastasia. Mentre Ethan mi raggiunge per entrare in macchina, abbasso il finestrino.
«Hey, volete un passaggio? Stiamo andando tutti quanti nello stesso posto.»
Anastasia guarda Kate allarmata, ma Kate fa come al solito di testa sua e accetta di salire, anche se Anastasia sale con un po' di riluttanza.
Metto in moto e un silenzio cala in macchina. Nessuno parla. Fortunatamente, casa di Nate non è molto lontana e in un quarto d'ora arriviamo. Scendiamo tutti dall'auto e ci dirigiamo verso casa di Nate. Anastasia è al mio fianco e non dice nulla. Vedo che le ragazze del primo anno mi salutano, anche il gruppo delle cheerleader e ogni volta che mi salutano Anastasia sbuffa e alza gli occhi al cielo. Mi giro un attimo e la perdo di vista. Oh no, dove sarà? Spero che non combini niente. Hey, ma io non sono suo padre! Che faccia quello che vuole, a me cosa interessa? Mi è venuta un'idea. Vado a cercare Ethan che ci sta provando con una ragazza. Mi dispiace tesorino, ma a me serve il mio migliore amico. Prendo Ethan per un braccio e lo trascino.
«Hey, ma che fai?! Avevo appena stretto amicizia.» Mi fa l'occhiolino.
«L'amicizia stringila più tardi. Ho avuto un'idea con Anastasia.»
«Cioè?»
«Farla ingelosire. Funziona sempre.»
Lui scuote la testa, dubbioso. «Ehm... Non lo so, Christian. Non pensi di aggravare la situazione?»
«Tentar non nuoce.»
«In questo caso, nuoce e come! Fai come vuoi, Grey, ma poi non venire a lamentarti con me.»
Sorrido. «Tranquillo.» Corro a cercare Anastasia e la vedo sulla pista da ballo con Kate. Perfetto, spero che non si muovano da lì. Prendo Kellie, una delle Cheerleader che mi è appena passata accanto e la invito a ballare. Mi metto a ballare vicino ad Anastasia con Kellie, però quando lei si gira e mi vede, sbuffa tirando Kate per un braccio e spostandosi. La sto infastidendo. Sta funzionando, vero? La seguiamo con la scusa di ballare meglio e neanche mi ha visto. Oppure fa finta di non vedermi. In questo caso devo passare alla parte successiva: baciare Kellie. Non credo che così possa ignorarmi a lungo. E allora prendo la testa di Kellie per tenerla ferma e le do un bacio. Con un occhio socchiuso vedo Anastasia che esce dal locale scoppiando a piangere. Oh no, che ho fatto? Che ho fatto? Sono un coglione. Sono. Un. Coglione. Beh, almeno ha funzionato. Mi gira la testa e vedo tutto offuscato, vado fuori barcollando. Non ho neanche bevuto, che mi succede? Vedo Anastasia. La chiamo.
«Ana?»
«Christian, lasciami in pace.» dice lei singhiozzando. Cosa le ho fatto? Cado a terra, non riesco a reggermi più in piedi. L'unica cosa che vedo è lei che si gira urlando e correndo verso di me.
«Christian!» urla.

Greedy.Where stories live. Discover now