La bara

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Io lo segui fino ad una piccola cappella, la quale al suo interno ospitava un organo e moltissime panche.

-Eccoci arrivati.-

Disse senza nemmeno voltarsi.

-Ecco qui le risposte alle vostre domande.-

Io non riuscivo a capire ciò che mi volesse dire e non facevo altro che guardarmi intorno fino a quando da una delle due porte laterali non usci un baglio seguito da una voce che diceva.

-Venite, per di qua.-

Colui che parlava era un uomo incappucciato col viso coperto; noi lo seguimmo fin giù arrivati a delle catacombe; la vista era spettrale da far accapponare la pelle,tutto in torno era poco illuminato da candelabri con candele le quali fiamme era morenti.

-Dove ci troviamo?.-

Dissi sorpreso e un pò spaventato dall'atmosfera grottesca e spaventosa.-

Ad un tratto il ragazzo parlò dicendo.

-Conte, da ora in avanti proseguiremo solamente entrambi.-

E poi rivolgendosi all'uomo incappucciato disse.

-Tu torna su, sai ciò che devi fare.-

Entrambi proseguimmo per quei stretti ma interminabili corridoi fino a quando non arrivammo in una stanza quasi immensa con statue di angeli rovinate dal tempo; tutta la stanza era illuminata da candele poste su tutto il pavimento; sui muri erano affissi quadri raffiguranti uomini di grande importanza in un susseguirsi di generazioni.

Ad un tratto mentre ci facevamo sempre più avanti in questa stanza notai una sagoma imponente raffigurante un non so che visto che la luce non lo illuminava molto ben; e posto ai suoi piedi un piccolo altare dove vi si trovava una bara.

-Dove mi avete portato, che posto è questo.-

Lui non parlò, ma si mise accanto a quella bara e ad un tratto mise le sue mani su di essa in segno di volerla aprire,ma non apena notai il suo gesto mi fiondai sul ragazzo urlando.

-No! Cosa diamine avete in mente di fare.-

Lui tolto le sue mani dalla bara mi guardò negli occhi e poi disse.

-Voi mi avete chiesto chi fossi io; e io ve lo sto per mostrare.-

-E come, facendomi vedere un corpo morto?.-

-Si.-

Questa fu la sua risposta, dopo di chè senza che io potessi fermar la sua azione il coperchio della bara che ci si trovava davanti fu buttato in terra.

-Adesso, tocca a voi vedere chi giace al suo interno e capire chi sono.-

Io stentando e tentato dalla curiosità guardai al suo interno.

Non potei credere ai miei occhi, con uno scatto fulminio mi allontanai di qualche metro dalla bara aperta e con sguardo spaventato dissi.

-Il......conte......M......Michele..De Santis ?-

Si, il corpo ora mai morto situato al suo interno era il suo.

-Adesso avete capito che io sono.......il conte Nicolas De Santis.-

Io indietreggiando sempre di più per lo stupore non facevo altro che balbettare sempre la stessa frase.

-Lui.....è.....morto,......lui......è....morto,...lui......è......morto.-

Lui nonostante il indietreggiassi non faceva altro che venirmi in contro con quel suo sguardo malefico.

-Lui è morto per colpa tua.-

Nero corvino.Where stories live. Discover now