Una vita in fumo

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Mi sembrava di essere in un incubo , era la stessa voce che sentii nonmolto tempo fa ,ma adesso come sotto fondo non c'era il silenzio mabensì le urla strazianti di :uomini ,donne e bambini bruciati dallefiamme ,mi trovavo in una stanza buia e con qualche macchia rossasulle pareti e dall'alto piovevano piume di corvo nere , di un neroscurissimo che sembrava pece .

-L'uomo è un essere infimo che sa pensare solo al proprio io; pur di esserefelice getterebbe tutti gli altri al rogo solamente per salvare lapropria vita , l'uomo è un essere creato solamente per la propriaauto distruzione , l'uomo è l'essere più oscuro che si possa maiimmaginare , l'uomo e un essere che fin dal primo giorno che ha messopiede sul mondo ha creato ovunque paura, tristezza e disperazione .-

Riconobbisubito quella voce , era la voce del sogno che feci non molto tempofa , io comincia subito a tremare , avevo paura di quelle grida chedavanti a me sembravano materializzarsi vedevo gente resa a brandellidavanti ai miei occhi che supplicavano pietà , imploravano ,pregavano ma nulla sembrava sciogliere quei cuori di ghiaccio che liuccidevano , io ad un tratto cominciai a piangere e mi vidicircondato dalle fiamme che sembravano essere vere , ma non appenaaprii gli occhi e mi svegliai mi ritrovai veramente circondato dallefiamme e quelle urla di dolore e paura non erano altro che quelledella servitù che gridavano straziati per le scottature delle fiamme.

Ionon appena mi resi conto della situazione in qui mi stavo trovandobalzai giù dal letto con in dosso il mio pigiama a casacca ; nonappena poggiai i piedi scalzi sul pavimento sentii che scottava etanto ma non gli diedi molto conto ; la prima cosa che feci quella divestirmi e di mettermi l'abito che indossai la mattina prima il piùin fretta che potei , poi scesi giù per le scale dirigendomi in ognistanza possibile in cerca dei miei genitori cercando di chiamarli ,adun tratto vidi la porta dello studio di mio padre aperta e non appenaentrai vidi seduto li mio padre sulla sua poltrona con quel suosorriso bellissimo stampato sul volto e li accanto a lei mia madre ;ed entrambi non appena mi videro non dissero nulla , ma io nonresistetti a dirgli .

-Madrepadre , cosa fate li, su alzatevi fuggiamo via non vedete che quitutto sta andando a fuoco .-

Fututto inutile ,non appena finì di parlare crollo li una trave delsoffitto incendiata , ma furono fortunati perché non furono colpiti, io con le lacrime agli occhi rimasi li , ma i miei genitorivedendomi li immobile dissero entrambi all'unisono.

-Worik,figlio adorato ,va prima che sia troppo tardi fuggi via mettiti insalvo ; tu ancora hai una vita da vivere ancora davanti a te nonsprecarla così .-

-Ma...ma...-

-Nientema , vai e si sempre fedele alla regina conte Worik Arcangelo .-

Iosenza farmelo dire nuovamente fuggi via tra le fiamme e andai lontano, non volli voltarmi solamente perché sapevo che il cuore mi avrebbedetto di ritornare indietro ad un tratto sentii un fortissimofrastuono , dallo spavento mi voltai indietro verso la casa cheandava in fiamme e rimasi bloccato da quella vista , gran parte dellavilla era crollata ,non era rimasto che solamente un muro ,tutto finìper terra avvolto tra le fiamme , io cadi in ginocchio e cominciai apiangere pregando e parlando a dio come se fosse li ad ascoltare lemie parole .

Iorimasi li in ginocchio piangendo a più non posso , ma io ignaro chequalcuno dietro di me mi stesse vedendo continuai a piangere fino aquando non parlò .

Nero corvino.Where stories live. Discover now