La storia di Alyce

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Entrainello studio senza bussare , in quel momento sapevo che qualcosa eracambiato in me , lo Worik fragile e a volte duro che tutticonoscevano era cambiato in qualcuno ancora tutto da scoprire .

-Worik, che modi sono mai questi , non ti ho mai insegnato a bussare primadi entrare ?.-

Sottogli occhi stupefatti di mio padre e di Sebastian che erano balzati inpiedi dopo che io sbattei la porta , mi diressi verso la scrivaniache si trovava al centro della stanza precisamente davanti allafinestra dopo di chè sbattei fortemente entrambi le mani sullascrivania e parlando ad alta voce dissi .

-Esigoche la guardia civile emani un ordinanza di cattura e se è possibilequando verrà catturata che venga processata sotto pena di morte .-

Sebastiansorpreso e anche un po intontito mi si avvicinò e appoggiò la suamano sinistra sulla mia spalla destra e poi molto delicatamente disse.

-Signorino,ma cosa dite ,perché questa scelta tutto d'un tratto ?.-

Ancheio molto delicatamente continuando a fissare mio padre risposi inmodo piuttosto diretto verso Sebastian e dissi .

-Toglietela vostra insulsa mano dalla mia spalla ; mi sporcate l'abito , e poinon sono affari vostri ma ben sì miei e di mio padre .-

-Ma.....ma ...-

-Ma, volete dire qualcosa signor Michaelis ?.-

Zittitodalle mie parole si andò a sedere sulla poltroncina dove era sedutoprecedentemente e non parlò più .

-Worik, cosa ti sta succedendo , perché ti stai comportando così ,spiegati meglio perché questa decisione improvvisa su Alyce .-

-Padre,Alyce vi ha tradito .-

Lemie parole sembravano suonare all'infinito in quella stanza ; miopadre e persino Sebastian rimasero immobili , nessuno di loro sidecideva a dire una parola , non sapevano che dire ; ma dal viso dimio padre capì che la mia notizia non gli era stata alquantopiacevole , vidi il volto di mio padre cambiare da sorpreso fino adiventare triste ; fu così forte che mio padre si sedette e bevetteun bicchiere d'acqua tutto d'un fiato, poi mi guardò e poi disse .-

-Nonposso crederci .........; non posso crede che .....-

Adun tratto vidi scendere sul suo viso delle lacrime , ma non mi diedenemmeno il tempo di parlare che subito .

-Nonposso credere che dopo averla cresciuta , averla resa felice come sefosse mia figlia ; lei ci abbia abbandonati e ripagati così .-

Epoi alzandosi e dando pugno dopo pugno contro quella scrivania comese fosse un qualcosa da colpire ; immerso tra le lacrime continuò dicendo .

-Quelmaledetto l'avrà portata via .......non ..... non è giusto , l'hocresciuta io , l'ho resa felice ..... come ha fatto mai a sapere chelui era suo padre ; come lo ha potuto perdonare dopo che l'haabbandonata per strada nei bassi fondi di Londra in mezzo a tuttaquella gente che abusa di donne povere ed indifese che farebbero ditutto pur di guadagnarsi un pezzo di pane per sopravvivere .-

-Padre, non fate così non è colpa vostra .-

-No, no e allora di chi sarà mai la colpa di tutti questi anni .-

Sebastian ad un tratto si alzò e disse .

-Signore, non sentitevi il responsabile di tutto questo , anzi voi sietecolui che le ha salvato la vita , colui che l'ha tolta dalla strada eche l'ha messa sotto un tetto con pasti caldi ogni giorno e sicuri .-

-Sonoio il colpevole , Sebastian , la dovevo lasciare li dove la trovaiquella notte oppure ho fatto bene a portala con me ?.-

Ionon dissi più nemmeno una parola , Sebastian sembrava perdere ognivolta che provava a far capire a mio padre che il colpevole non eralui , ma nulla , mio padre era sempre più sicuro di essere lui ilcolpevole .

Ilmattino dopo sembrava essere tornato tutto alla normalità , almenocosì tutti pensavano ,io vedevo che mio padre dentro il cuor suosoffriva tanto ,ma dava il meglio di se per non dare di matto con lasua rabbia .

Dopopranzo , andai in biblioteca a leggere un romanzo ,ma non ebbinemmeno il tempo di avvicinarmi ad uno scaffale che subito venne Sebastian ; mi si avvicinò e poi parlando a bassa voce.

-SignorinoWorik , la prego di seguirmi in un altra stanza per favore , in unadove non possa venire vostro padre visto che è di lui che dobbiamoparlare .-

Iosorpreso posai il libro che avevo preso e poi dissi.

-Comevolete voi Sebastian , dove preferite che andiamo ?.-

-Ohper me non c'è nessuna preferenza di luogo , basta solo che andiamodove vostro padre entra raramente .-

-Bene, se è così allora andiamo giù in giardino nei pressi dellefontana, li mio padre non viene mai .-

Andammoli , io durante tutto il tragitto fui sempre con gli occhi puntati sudi lui ; per me non era una persona di cui potersi fidare .

-Bene,credo che adesso possiamo parlare con tutta tranquillità .-

-Si, ditemi pure su fate presto che io non ho tempo da perdere .-

Mifece cenno di sedermi sulla panca posta dinanzi a noi rivolti versola grande fontana ben decorata ; e circondati da lunghi viali condelle siepi verdi e ben curati .

-Bene; come detto in precedenza e di vostro padre che volevo parlarvi ;credo che ciò che gli avete riferito ieri su quella ragazza..... senon mi sbaglio si chiama ..-

-Alyce; era una della servitù , la sua storia si lega un po troppo conquella dei miei genitori .-

-Permettetemidi togliermi questa curiosità ....., mi potreste raccontare qualcosadi lei sulla sua storia ?.-

-Sietecerto di volerla sapere ?.-

Luiannui.

-Bene,vi racconterò ciò che so io .-

-Sifate pure vi ascolto .-

-Leiaveva appena 3 anni quando i suoi genitori morirono , ma noi laincontrammo ben sì 8 anni più tardi dopo che i suoi zii laabbandonarono, precisamente quando lei aveva esattamente 11 anni , limio padre la trovò per strada moribonda ,e le fece questo atto dicarità ,la portò qui alla villa e la volle crescere insieme a mecome se fossimo fratello e sorella .-

-Maperché poi è diventata una ragazza normale della servitù , equindi solamente adesso hai scoperto che i suoi genitori non sonomorti vero ?.-

-Si,purtroppo si ; fu una sua richiesta , chiedette lei stessa di volerservire la mia famiglia solamente per ripagarla per l'atto digentilezza compiuto in tutti questi anni .-

Sebastiannon parlò più , resto li muto a ripensare alla storia di Alyce e acercare anche lui il motivo della sua fuga .

Adun tratto silenziosamente e fredda cadde sulla mia mano destra cheera poggiata sul mio ginocchio destro una piccola goccia di pioggia,guardai il cielo e vidi come una nube nera vincere il chiarore delgiorno e portare via tutta la felicità trasformandola in tristezza epianto .

-Chene dite Sebastian se entriamo dentro ,qui sta per piovere e non mipiacerebbe bagnarmi .-

-Ohdavvero ,non me ne ero accorto , io adesso vado nelle cucine a vederese hanno bisogno di una mano , voi andate pure non mi tratterròancora per molto .-

Andaivia solo ,ma non appena rientrai dal giardino incontrai mio padre chemi guardava con sguardo assente , sembrava avere la testa altrove ,io incuriosito dal suo sguardo lo guardai e poi dissi.

-Buongiorno padre , come state questa mattina ?.-

Comese nulla fosse continuò a camminare senza darmi retta per ilcorridoi , io indietreggiai e poi lo presi per il polso sinistro edissi a gran voce .

-Padre, non fate orecchie da mercante , esigo che mi diciate cosa vi staaccadendo da ieri a questo momento .-

Sivoltò verso di me e con uno strattone si liberò il polso dalla miastretta e se ne andò a rinchiudere nel suo studio lasciandomi fuorisenza nemmeno degnarsi di rispondere ,io preso dalla curiositàbussai con forza alla porta del suo studio varie volte , ma nessunoche apriva o rispondeva ; tentai mille modi ma nessuno andò a buonfine .

Nero corvino.Where stories live. Discover now