Capitolo 14

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Stavo andando...io mi ero deciso, sapevo benissimo quel che stavo facendo. Io lo sapevo...
Entrai e un uomo con i capelli corti e un piercing sul labbro mi fece un cenno del capo:"sei tu sascha burci?-Annuii avvicinandomi a lui- bene siediti qui.- Mi sedetti su quella poltrona-sai già che tatuaggio fare?" "Si" risposi deciso "hai una foto?" "Si" risposi di nuovo e gliela mostrai

- Mi sedetti su quella poltrona-sai già che tatuaggio fare?" "Si" risposi deciso "hai una foto?" "Si" risposi di nuovo e gliela mostrai

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Consiglio: guardate la copertina della fanfiction :3
Mi guardò e annuii:"dove?" "Sulla mano" "sei sicuro? Fa abbastanza male li..." "Beh fa male lo stesso." Osservai e lui fece spallucce in tono di arresa.
Fece un male immane, ma era un modo per ricordarmi di stefano. Era un modo per inciderlo sulla mia pelle.
Era la mia ancora o mi affondava o mi salvava.
"Stefano..." Dissi semplicemente "beh almeno stavolta ti ricordi di me..." Osservò sforzando un sorriso, avevo la mano col tatuaggio coperto dal lenzuolo, l'avevo fatto qualche settimana fa...
"Che ci fai qui?" Chiesi con un filo di voce, si sporse vicino al mio orecchio:"pensa a riposarti, sascha." Quella improvvisa vicinanza mi aveva fatto rabbrividire, lui si alzò dalla sieda e stava per andarsene ma gli presi con una stretta quasi impercettibile il polso:"non te ne andare" dissi guardandolo, lui sorrise:"non me ne vado ti sto solo andando a prendere del tè freddo-abbassò lo sguardo sulla mia mano e si ritrasse, mi guardò stupito- hai fatto un tatuaggio?" "Si...un paio di settimane fa..." "Ah..." Disse semplicemente, con strana malinconia e freddezza se ne andò, guardai la sua figura chiudere la porta perché gli dava così fastidio il tatuaggio? Cosa avevo fatto? Dopo un po tornò con il tè freddo, mi guardò solo una volta poi si sedette e me lo porse:"grazie" risposi, lui annuì in tutta risposta:"non voglio riposare" dissi sporgendomi verso di lui che si alzò e mi rimise composto per via dei fili che mi tiravano verso il centro del letto:"non puoi sporgerti, hai dei fili attaccati" "non mi importa" lui mi guardò e sospirò:"ho finito di leggere il tuo quaderno" disse tornando a guardami negli occhi, aveva ancora le mani sulle mie braccia:"ah.." Cazzo adesso sapeva tutto quello che pensavo...minchia. Sapeva tutto quello che ho sempre pensato della Marina, merda. sa quello che provo per lui. "Come mi hai trovato?" "Beh..c'era scritto l'indirizzo a fine libro di dove saresti stato e..."
Pov stefano
Ero arrivato quel giorno a New York, a passo svelto cercai l'appartamento e bussai più volte:"sascha?" Dissi ad alta voce, nessuno rispose, nessun rumore...chiamai giuseppe:"dov'è sascha?" "Perché?" "Tu rispondimi" mi sistemai i capelli ovviamente nervoso, avevo paura.
"È con me al lavo restaurant" "che cos'e?" "Un pub" "okay, dammi l'indirizzo" mi diede l'indirizzo ma continuava a chiedermi perché lo chiedessi e schivavo l'argomento..avevo paura che arrivando li potessi non trovarlo, quindi di nuovo a passo svelto mi avviai per quella via servendomi del gps...
Beh...quando arrivai si sentivano in grandissima lontananza le sirene dell'ambulanza, ma non avrei mai pensato fosse per lui...
Entrato nel "pub" vidi tutto fermo, giuseppe guardarmi a bocca aperta, sia lui che salvatore inginocchiati come altre persone davanti a qualcuno..un momento dov'è sascha? Andai verso di loro e spostai la gente, eccolo lì steso a terra
Attenzione:scena scritta in particolari un po violenti se siete sensibili non leggete

Si muoveva a scatti, aveva gli occhi roteati all'indietro, vidi del sangue uscirgli dalla bocca, qualcuno provò a muoverlo ma io mi misi tra questa persona e sascha:"non lo tocchi per favore, è peggio, si fidi di me" restai lì con le braccia aperte per impedire a tutti i presenti di toccarlo, poi mi misi al suo fianco e gli strinsi la mano, era l'unica cosa che potevo fare, piansi guardandolo...era una scena che avrei ricordato per tutta la mia vita.
"Sascha stai bene?" Chiese giuseppe Dopo un po lui rispose:"si.." Anche se continuava a muoversi era cosciente:"ehi..." Dissi io, vidi lui calmarsi un po:"sono stefano" "stefano è in Italia" mentre le lacrime mi scorrevano sul viso guardai giuseppe e sorrisi, lui aveva gli occhi lucidi e anche lui sorrideva:"invece sono qui" "Mhm continuo a non crederci.." Disse lui, anche se si muoveva vidi un piccolo sorriso sulle sue labbra che mi sciolse il cuore...
Dopo un po arrivò l'ambulanza e in quel momento sascha si stava riprendendo, cioè non si muoveva più molto, gli occhi erano tornati normali ma erano chiusi, vidi che lo misero su una barella e lo fecero salire sul l'ambulanza, io urlai:"fermi! Un attimo" loro mi guardarono, vidi che stavano parlando con lui, era sveglio? "Non possiamo farti salire" mi dissero:"sono il suo ragazzo, per favore, vengo dall'Italia. Sua madre è lì non ha familiari qui." "Va bene sali." Disse sbuffando l'altro soccorritore, lo vidi con gli occhi chiusi:"si è svegliato ma si è addormentato di colpo...oppure tra poco avrà un altra crisi..." Mi informarono, sentivo solo le sirene trapanarmi il timpano, gli tenevo la mano mentre lo guardavo, poi vabbè l'hanno attaccato a una macchina appena arrivati con tutti i fili e ho aspettato si svegliasse...ci ha messo tipo un ora per farlo, ma io continuavo a guardarlo.
Pov sascha
"Allora eri tu che hai urlato" sorrisi (specifico che il fatto che ha pianto stefano non gliel'ha detto ovviamente) "si ero io-sorrise guardandomi, mi prese la mano e la strinse, aveva gli occhi lucidi-perché te ne sei andato?" Mi chiese dolcemente:"io...io ti avevo visto baciare la Marina." Mi guardò e sbatté le palpebre:"io non ho mai baciato Marina, cioè nel periodo in cui stavamo insieme..." "Io ti ho visto." Accese il cellulare e dopo che ebbe trovato qualcosa me lo mostrò, era un video di quel giorno, non capivo...chi aveva fatto quel video? Ma era stefano, lo vedevo. "Guarda bene" disse quasi leggendomi nel pensiero, dopo un po la cagna di staccò da lui e vidi che non era stefano, si vedeva anche me che correvo via poco prima piangendo:"hai fatto il video?" Disse Marina guardando la telecamera sorridendo:"si, Marina" disse Kelsey come Kelsey?! Non ci posso credere.
"Non ci posso credere" dissi tenendomi la testa con la mano, mi faceva male da prima ma ora ancora di più...
"Mi dispiace stefano." Dissi guardandolo, lui sorrise:"ci saresti andato lo stesso vero? A te piace New York" "sì ma almeno saremmo stati insieme" si avvicinò al mio orecchio:"l'importante è adesso." Gli presi la faccia tra le mani, provai a baciarlo ma lui mi fermò:"so che ti sei ripreso alla grande, burci -sottolineò per farmi incazzare- ma mi dispiace dirti che dovresti berti il tè freddo che ho comprato con i miei - sottolineò di nuovo- soldi" sorrise dicendolo "a te piace farmi incazzare, vero?" Avevo ancora poca voce:"sì, ma sto dicendo sul serio" disse staccandosi da me, avertii un dolore alla costola lancinante e me la toccai mugugnando:"sa, che hai?" Mi chiese guardandomi, poi mi scoprì dal lenzuolo, avevo tutto il busto insanguinato:"cazzo- disse guardandomi- UN MEDICO!" Urlò uscendo correndo dalla porta, lo sentivo urlare, riniziavo a vedere a scatti, era tutto così confuso, tutto così sfocato...vedevo ancora a tratti dio no.
Non vedevo più niente..
P.s: alcune cose in questa fanfiction le ho passate davvero sulla mia pelle, tipo questa roba del fatto che io ero a un ballo e...beh. Avete letto, no? Con la differenza che in ambulanza manco capivo cosa mi era successo, io pensavo di essere rimasta seduta, invece no...ero al ballo della scuola e ho passato dalle 22 all'una in ospedale, verso le 23:30 mi sono addormentata, cos'ho avuto? Una crisi epilettica.
La roba della costola non mi è successa ma mi sono morsa la lingua e per due settimane ho fatto fatica a mangiare perché avevo due tagli netti ai lati...e la cosa che leggerete nel prossimo...di una roba al braccio mi è successa davvero dopo...abbe
Non dispiacetevi per me, sto bene :3
Se volete qua sotto ditemi che ne pensate della fanfiction e del fatto che ho fatto rincontrare i saschefano in una situazione improbabile, tao <3

I'm giving up on you...||saschefano||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora