Capitolo 15

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ANTONY POVS

Mi chiusi la porta della camera alle spalle con violenza. Singhiozzai disperato e trattenni a stento delle lacrime digrignando i denti. Il petto mi bruciava forte e il dolore che provavo era indescrivibile. Mi sentivo male, le immagini di Lorenzo che baciava Greta apparivano limpide nella mia mente nonostante io volessi scacciarle a tutti i costi. Lorenzo e Greta, davvero? I miei dubbi su loro due allora erano veri, chissà per quanto tempo già si stavano sentendo, chissà se c'erano stati anche altri baci. Mi sentivo ferito e umiliato. Greta non mi aveva mai tradito, perché proprio ora, e perché con il mio migliore amico? Si era stufata di me? Chiamarlo "migliore amico" adesso era un colpo al cuore, se non fossi rimasto così ferito, a quest'ora lo avrei già mandato all'ospedale. Nel frattempo delle lacrime amare scendevano copiose sulle mie guance arrossate.

La luce spenta della mia stanza venne presto accesa, mia sorella entrò e trovarmi seduto sul letto a piangere disperato non la tranquillizzò molto.
-Antony, che succede?
Mi coprii la faccia con le mani e tirai un sospiro tremolante.
-Ser, non voglio che tu mi veda così, va via.
-Ok... ma almeno sta con la luce accesa.
Richiuse la porta e mi lasciai cadere con la schiena sul materasso.

Fissai il soffitto e ritirai le labbra.
Il tempo scorreva fuori dalla finestra, riuscivo a sentire la pioggia battere delicatamente contro il mio vetro, probabilmente si era fatto buio e io non mi ero mosso da lì.
Il dolore che provavo nel petto era più forte di qualsiasi altra cosa. Avevo proprio il cuore spezzato, sì, era il termine più adatto. Si era spezzato in milioni e milioni di pezzi, certo che erano tanti eh, ma era così.
Passai la notte in bianco, non mi ero mosso da lì se non per andare in bagno, giravo per i corridoi bui della mia casa come un anima in pena e non riuscivo a concepire ancora tutto. Le immagini si ripetevano nella mia mente e continuavano a lasciarmi ferite, non riuscivo a non pensare a lei senza vedere lui che la baciava.

Tornai di nuovo nel mio letto dopo essere sceso per un bicchiere d'acqua.
Decisi di provare a dormire ma niente, mi rigirai e rigirai iniziando a sudare, non sopportavo più quella sofferenza, volevo solo che quella straziante notte finisse per una nuova giornata. Dopo ore e ore di lacrime amare avevo deciso, avrei iniziato a rivivere la mia vita da subito, non sarei rimasto dentro casa a pensare a lei, basta. Greta mi aveva tradito e dovevo accettarlo, non sarei riuscito a guardarla in faccia per almeno un po' di tempo. Finalmente mi addormentai e dormii davvero malissimo.

Il mattino seguente mi svegliai verso le 10:00, avevo dormito sì e no 4 ore.
Tirai un lungo sospiro e fissai il soffitto interrogandomi sul da farsi. Qualcuno bussò alla porta prima della mia decisione sull'alzarmi o meno. Sofia entrò in camera e appena mi vide socchiuse gli occhi confusa.
-Ehi, tuo cugino mi aveva detto che ti eri alzato.
Cercai di evitare il suo sguardo di ghiaccio in tutti i modi, la bionda mi conosceva bene, avrebbe capito subito che c'era qualcosa che non andava.
-Che vuoi, Sofia?
Lei iniziò a parlare a vanvera.
-... In sintesi avrei bisogno delle tue bacchette per la batteria.
-Non ho capito a che ti servono, ma sono sulla scrivania.
Risposi con voce soffocata contro il cuscino. Sofia mi studiò allungando lo sguardo.
-Antony, stai bene? Non hai una bella cera adesso che ti guardo meglio.
Mi alzai dal letto e mi portai le mani tra i capelli stringendo forte i ricci castani.
-Sto bene Sofia! Prendi le bacchette e vattene!
La ragazza insistette mettendosi di fronte a me quando stavo per lasciare la stanza.
-Antony, che cos'hai? Tanto so che stai male per lei, e se non me lo dirai tu me lo dirà Greta.
Sbuffai una risata e la superai.
-Non credo che Greta te lo dirà, si sentirà uno schifo per quello che ha fatto. E sicuramente non lo dirà a te.
Sofia allargò la bocca.
-Che cosa ha fatto?
Mi avvicinai alla maniglia ma lei mi afferrò un braccio. Incorniciai il suo sguardo preoccupato e tirai un lungo sospiro.
-Sofia... Non voglio essere io a spezzarti il cuore.
Uscii dalla mia camera e sperai che lei non mi seguisse.
-Che vuoi dire?
Mi fermai nel mezzo del corridoio alla sua domanda dal tono confuso. Mi girai verso di lei.
-Lorenzo e Greta, si sono baciati.
Sofia non reagì, probabilmente era troppo sorpresa o forse stava ancora cercando di capire la mia affermazione che dalla sua parte poteva essere assurda.
-Ma che...
-È così, li ho visti con i miei occhi.
Stavolta Sofia reagì, le lacrime punsero i suoi occhi e iniziarono a scorrere lungo le sue guance.
-Stai scherzando.
Disse con voce tremante, ma non ci credeva nemmeno lei. Scossi lentamente la testa e abbassai lo sguardo per non scoppiare a piangere anch'io.

Ugly Heart 2.//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora