Capitolo 7

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ANTONY POVS

Scendemmo dalla nave e, come ogni città che visitavamo, andammo dritti alla mappa della città.
-Ok, se vogliamo andare alla torre Effell, dovremo prendere questa metro e...
-No, voglio vedere la città dall'alto, ti prego.
Disse Greta. Sorrisi.
-La vedremo, ma alla torre ho una sorpresa per te.
-Cosa? Non bastava il cane? Ah aspetta ma...
-Stella è con Lorenzo e Sofia, è al sicuro.
Inarcò un sopracciglio.
-Al sicuro con Lorenzo e Sofia? Oh dio, meno male che non abbiamo un figlio.
Mi prese la mano e mi trascinò dentro la fermata della metro mentre io trattenevo una risata. Non volevo fare battute sull'argomento, o avrei toccato un tasto dolente, così entrammo in metro.

Scendemmo poi in centro e raggiungemmo la famosa torre, niente di che, come dicevano tutti erano dei semplici pezzi di ferro.
-Mi ricorda il faro a San Francisco.
Notai quando arrivammo proprio sotto alla torre. Greta sorrise.
-Ma dai.
Disse scuotendo la testa.
-Ehi, è vero!
Mi fissò sorridendo e le rubai un bacio sulle labbra. Greta si staccò lentamente da me e poggiò le mani sulle mie spalle con tono impaziente.
-Allora dov'è questa sorpresa?
Sorrisi e mi guardai in torno.
-Eccola!
Indicai un ragazzo, che quando mi notò alzò un braccio al cielo e mi salutò con la mano. Aveva appesa al collo una macchina fotografica, già, proprio così.
-Ho ingaggiato un fotografo per farci un servizio fotografico, tutto il giorno.
Indicai il ragazzo, aveva dei capelli ricci e neri coperti da un berretto verde con la visiera messa all'indietro. Si mosse in fretta e ci porse la mano.
-Piacere, Jimmy.
Sembrava frettoloso ma era semplicemente il suo tono, era un po' schizzato ma sembrava uno ok.
-Non abbiamo molte foto insieme, da soli, e ho pensato: perché non farci fare delle foto da qualcuno bravo?
Greta rimase per un secondo a bocca aperta, ma poi tornò a guardarmi.
-Wow, è un idea stupenda Antony, sei così carino.
Sorrisi e la baciai prima che un flash ci investisse, un flash che nessuno si aspettava. Ci voltammo verso Jimmy che studiò la sua prima foto soddisfatto.
-Dai, mettetevi sotto la torre, sarà una giornata lunga e intensa!

GRETA POVS

Passammo la mattina girando il centro e fermandoci ogni secondo per scattare foto, beh almeno adesso avevamo tanti ricordi. Amavo le foto quindi non mi lamentai, anche se certe volte, Jimmy era davvero invadente.

Dopo pranzo Lorenzo e Sofia ci portarono Stella dicendo che non potevano più tenerla, così la portammo in giro con noi.
-Ehi, mettevi lì, vi faccio una foto con il cane!
Ci incitò il fotografo indicandoci un piccolo ponte. Antony mi sorrise e mi prese la mano trascinandomi con lui verso il posto indicato. Si abbassò per prendere in braccio Stella e cercò di fare attenzione al guinzaglio.
Guardai Antony che nel frattempo cercava di tenere buono il cucciolo tra le sue braccia e sorrisi. Ero davvero fortunata ad avere lui, quel servizio fotografico era una delle più belle cose che lui avesse fatto per me, facendomi sentire bene, non avrei mai trovato uno come lui, lo amavo. Antony incontrò i miei occhi e smise di dimenarsi contro Stella, rimanemmo così per qualche secondo che parve infinito, fino a quando Jimmy non ci scattò una foto.
-Questa è la più bella di tutte.
Affermò soddisfatto facendoci voltare a guardarlo.
-Degli sguardi sinceri e intensi, mi avete emozionato.
Sorrisi imbarazzata e guardai di nuovo Antony.
-Ti amo.
Mimai con le labbra provocando un suo sorriso.
-Anch'io ti amo.
Sussurrò per poi baciarmi.
Mi staccai e lo guardai ritirando le labbra.
-Però non siamo ancora andati sulla parte più alta della città.
Antony sorrise e prese a camminare con Stella al guinzaglio.
-Ci andremo adesso, e con il tramonto dietro, sarà ancora più bello.

Come mi aveva promesso, presto ci ritrovammo in una parte dove si poteva vedere benissimo tutta la città di Parigi. Quella "terrazza", se si poteva chiamare così, si affacciava sulle case parigine. Proprio al centro emergeva la famosa torre dove avevamo incontrato il fotografo, che ora ci stava facendo le foto con lo sfondo del tramonto dietro. Io e Antony amavamo i tramonti, era una di quelle tante cose che ci accomunava. Saremo restati per sempre a guardare i tramonti, se fossimo stati l'uno accanto all'altro.
-Allora, abbiamo fatto bene ad aspettare?
Chiese il moro affacciandosi dalla ringhiera. Sorrisi e lo guardai.
-Sì, certe volte sei più romantico di me.
Lui mi fulminò.
-Ehi ehi, non dirlo nemmeno per scherzo.
Mi guardò minaccioso ma lo smontai in fretta quando scoppiai a ridere.
-Amore, il tuo lato da cattivo ragazzo se ne è andato tanto tempo fa.
Antony incrociò le braccia e si mostrò offeso.
-Non è mai troppo tardi.
Alzai gli occhi al cielo e gli cinsi la vita baciandogli poi una guancia.
-Ma zitto.
Mi voltai verso Jimmy e sorrisi aspettando che ci scattasse una foto, nel frattempo Antony mi mise un braccio intorno alle spalle e sorrise.
La lunga giornata passò, il nostro fotografo ci avrebbe spedito presto le foto e non vedevamo l'ora.

Tornammo in camera distrutti, volevo solo riposarmi, poi avrei studiato tutta la settimana, ma ne valeva la pena, dopo avrei fatto gli esami e tutto sarebbe finito.
Mi sdraiai sul letto e Antony non provò a fare niente che mi avesse distratto dal sonno, mi depositò solo un bacio sulla fronte.
-Sogni d'oro, amore mio.

ANTONY POVS

L'ultima settimana fu stressante per tutti i miei amici e Greta, mi dispiaceva il fatto che fossi l'unico a non andare a scuola, mi sarei iscritto ma ormai era troppo tardi.
Ogni giorno era un esame diverso e mi ritrovavo costretto a vagare da solo in giro per la nave.

Tornai in cabina, era la quarta giornata e mancavano solo tre giorni alla libertà di tutti. Trovai Greta sul letto, come al solito sommersa dai libri.
-Avresti dovuto considerare anche questo quando ti hanno offerto il viaggio.
Dissi facendole finalmente alzare gli occhi.
-Beh meglio fare un viaggio che restare a casa.
Replicò con tono stanco mentre si strofinava gli occhi.
-Vuoi che ti prenda un caffè al bar?
-Ne ho già bevuti tre, grazie.
Quando appoggiai le chiavi sul comodino vidi Stella corrermi in contro per farmi le feste.
-Ehi, ciao piccola.
La salutai provando a prenderla in braccio, ma fu inutile, ormai ci riusciva solo Greta.
-Se vuoi la porto a passeggio.
Proposi indicando la porta dietro di me.
-Tranquillo, stavo per prendere una pausa.
Chiuse il libro con un tonfo e lo appoggiò accanto a se, chiamò Stella e la fece salire sulle sue gambe incrociate.
-Sono geloso, da quando baci prima lei che me?
Lei sorrise e la raggiunsi sedendomi sul letto. Greta accarezzò il cagnolino, ma quando mi avvicinai di più incrociammo finalmente i nostri occhi.
-Sei un idiota.
Non so se si stesse riferendo alla battuta sulla gelosia di Stella, ma non mi importò, amavo quando mi diceva così.
-Ti amo anch'io.
Affermai sorridendo per poi lasciarle un lungo bacio. Stella abbaiò e questo ci fece staccare.
-Che vuoi?
Mi sentivo stupido a parlare con un cane, perché infatti non disse nulla e si accoccolò contro Greta, che rise e riprese a baciarmi.
Stavolta Stella abbaiò più forte e le lanciai un'occhiataccia.
-Non vuole che ti bacio?
Domandai a Greta notando che il cane si strusciava solo su di lei.
-Probabile.
Allungai un braccio verso Greta e stavolta Stella mi ringhiò contro.
La ragazza rise mentre io rimasi un po' impassibile.
-Hai capito male.
Mi rivolsi al cucciolo e mi avvicinai di più a Greta, Stella venne all'attacco e mi morse un braccio, aveva dei denti piccoli quindi l'unica cosa che sentii fu solo un leggero fastidio, ma mi fece male.
-Aia!
Mi misi in piedi sul letto e iniziò a mordermi i piedi. Urlai un'altra volta cercando goffamente di liberarmi senza farle del male, Greta non smetteva di ridere e questo mi scaldò il cuore.
Scesi dal letto con un salto ma Stella mi raggiunse e con ancora più foga di prima, riprese a mordermi i piedi.
-Aia!
Ripetei mentre Greta non smetteva di ridere.
-Ehi tu, sei bellissima quando ridi ma potresti anche aiutarmi.
Greta si coprì la bocca con una mano trattenendo a stento altre risate.
-Ho detto smettila!
Le urlai contro ridendo anch'io.

Raggiunsi di nuovo il letto e fortunatamente il cagnolino non ci arrivò.
-Cavolo, l'ho comprata io e mi odia.
Affermai guardando il cucciolo con sguardo severo. Greta rise di nuovo.
-Dovevo fare un video.
Mi girai inarcando un sopracciglio.
-Non è divertente.
-Oh sì che lo è.
La afferrai per i fianchi e la tirai verso di me. Si morse il labbro per non ridere e la baciai, stavolta non fummo interrotti, fortunatamente.
Ci sdraiammo e potei sentire il suo corpo rilassarsi adagiandosi sul mio.
Greta appoggiò la testa sul mio petto e sospirò frustrata.
-Devo tornare a studiare.
Giocherellai con le sue ciocche di capelli.
-Dai, ce la puoi fare, quando ti sarai tolta questo peso allora, possiamo fare tutto quello che vogliamo.
Lei alzò la testa e sorrise lievemente.
-Lo spero.
Mi lasciò un bacio a stampo e tornò sui libri.


#spazioautrice
😶😶
Lasciate tante stelline e commenti e ci rivediamo alla prossima 💘
~gretassmjle

Ugly Heart 2.//Greta Menchi e Antony Di FrancescoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora