Capitolo 33

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Mi passo un mano tra i capelli alzandomi dal letto. Portando con me il lenzuolo. Corro in camera di Jade e poi nel suo bagno. Sono sicura che Jade ha le pillole del giorno dopo, e infatti le trovo nel mobiletto sopra al lavandino. Tiro un sospiro di sollievo prendendole con me e poi torno in camera. Tutta la preoccupazione che avevo prima si è dissolta. Quando entro in camera Andy si sta tenendo la testa tra i capelli. Mi avvicino a lui lentamente e gli alzo la testa stampandogli un bacio sulla guancia.

-È tutto okay, ho trovato questa nel bagno di Jade- gli passo il contenitore e lui lo prende in mano. Legge quello che c'è scritto e si volta di scatto verso di me attaccando le sue labbra sulle mie. Allaccio subito le braccia intorno al suo collo mentre lui intorno alla mia vita.

-Mi è preso un colpo- dice Andy staccandosi e poggiando la fronte sulla mia. Lo guardo negli occhi senza dire nulla. Non vorrebbe avere un bambini con me? Okay che stiamo insieme da tre mesi, okay che è troppo presto, ma mi sorge spontanea questa domanda.

-Oh no piccola, intendo sarebbe un casino poi, con la scuola e il resto- mette una ma tra i miei capelli per poi metterla sulla guancia. Inclino la testa chiudendo gli occhi. Non ci avevo pensato, ha ragione.

-Hai ragione, scusa- mormoro intrecciando la mia mano con la sua libera. Andy la stringe e mi stringe in un abbraccio. Affondo la testa nell'oceano del suo collo respirando il suo profumo.

-Dormiamo ora, si?- chiede sorridendo dolcemente. Annuisco sbadigliando e ci stendiamo. Intrecciamo le nostre gambe e io mi appoggio al suo petto, lasciandoci un piccolo bacio.

-Notte piccola- mormora Andy avvicinandomi di più a lui. Non rispondo cadendo subito in un sonno profondo.

Busso leggermente al grande portone aspettando che lui venga ad aprirmi. Ma non succede. Busso una seconda volta, ma ancora niente. Sbuffando faccio il giro e prendo da sotto il vaso la chiave della porta sul retro. La apro e me la richiudo alle spalle.
-Mason- chiamo il mio ragazzo. Aspetto una sua risposta ma non arriva. È strano, a quest'ora è tornato dagli allenamenti di football da un pezzo. Sbuffando salgo al piano di sopra chiamandolo nuovamente. Lo cerco in ogni stanza e l'unica che mi rimane è la sua. Apro la porta ma è vuota. Non capisco, dove diavolo è finito? Entro nel bagno e quello che mi trovo davanti mi fa cadere sulle ginocchia.
-No, no. Mason- mi avvicino a lui guardandomi intorno. Perché? Perché l'ha fatto di nuovo? Aveva smesso. Cosa l'ha portato a farlo nuovamente. Lacrime calde cadono dai miei occhi mentre tolgo dal suo braccio quello schifo. La getto via e con mani tremanti chiamo un ambulanza. Prendo la sua testa tra le mani.
-Andrà tutto bene- continuo a ripetere dondolando avanti e indietro. L'ambulanza arriva in poco tempo e portano Mason su una barella. Prima si andare con loro prendo da terra quella dannata siringa e tutto il resto. È vuota, la bustina è vuota e a giudicare la bruciatura sul cucchiaino era anche troppa. Mi asciugo le lacrime e mi affretto ad uscire di casa per salire sull'ambulanza. Non so quanto tempo passa ma quando il dottore esce dalla stanza di Mason mi sembra sia passata un eternità. Di tutto quello che dice il dottore una sola parola mi rimane impressa "coma".

Mi sveglio di soprassalto e con il fiatone. Mi guardo intorno soffermandomi sul corpo del mio ragazzo che dorme beato. Mi alzo dal letto lentamente e scendo al pianto di sotto dopo essermi messa qualcosa addosso. Vado in cucina preparandomi una tazza di the. Quando è pronta apro la porta sul retro ed esco in giardino andando a sedermi sul dondolo. Guardo le stelle pensando a quel sogno. È la prima volta che l'ho fatto ed è bruttissimo. Ma non era un fottuto sogno, era la fottuta verità. È quello che è successo l'anno scorso. Sento scivolare sulle guancia qualcosa. Me le tocco e sono bagnate. Mi sento uno schifo, non sono più andata a trovarlo. Ci sono andata solo per qualche settimane poi ho smesso, non ce la facevo a vederlo in quello stato. Non c'è stato giorno in cui io non mi sia sentita in colpa. Per tutto. Sopratutto per non essermi accorta che lui aveva rincominciato a drogarsi. Asciugo furiosamente le lacrime rientrando in casa. Metto la tazza nel lavandino e salgo al piano di sopra. Stando attenta a non fare nessun rumore apro l'armadio e prendo un jeans e una felpa pesante. Indosso il tutto e dopo essermi guarda di sfuggita allo specchio vado da Andy e lo copro con il lenzuolo lasciando un bacio tra i suoi capelli. Sorrido un ultima volta ed esco dalla stanza. Chiamo velocemente un taxi e in pochi minuti sono sulla macchina, diretta verso l'ospedale. Quando siamo di fronte la grande struttura pago il tassista e scendo dalla macchina. Entro dentro e mi avvicino al bancone, dove dietro c'è seduta un infermiera. Alza lo sguardo e quando mi vede sorride dolcemente.

-Posso aiutarti?- chiede distogliendo la sua attenzione dalla pila di fogli messi sulla scrivania.

-Uhm si. Potrei sapere dove si trova Mason Allen?- chiedo cercando di lanterne la voce calma. Prendo un grande respiro passandomi una mano tra i capelli.

-Certo. Secondo piano, stanza 103- sorride ancora per niente stranita che una ragazza alle 4:10 del mattino sia in un ospedale per andare trovare un ragazzo in coma da un anno ormai. La ringrazio e mi incammino verso le scale. Che effetto mi farà vederlo di nuovo? Quando arrivo davanti alla stanza 103 mi fermo a guardarla per degli istanti. Prendo un sospiro e apro la porta. I miei occhi si fermano su Mason ed è un colpo al cuore. Gli occhi mi si riempiono di lacrime.

-Oh dio- mormoro avvicinandomi al letto. Mi siedo sulla sedia per poi stringere la mia mano con la sua. Guardo il suo viso circondato da quella dannata mascherina che lo aiuta a respirare. I sensi di colpa mi stanno uccidendo in questo momento.

-Mi dispiace- inizio a parlare chiudendo gli occhi stracolmi di lacrime.

-Mi dispiace così tanto Mason. Per tutto. Per non essermi resa conto della droga, per non essere più venuta a trovarti. Ma non ce la facevo. Non potevo raggere di vederti su questo lettino per chi sa per quanto tempo.
Sai ho conosciuto un ragazzo. Vi assomigliate un po', intendo caratterialmente, è bipolare come te, ma è anche tanto dolce. I suoi occhi hanno una vaga somiglianza ai tuoi, sono bellissimi e lo amo così tanto. Mi sembra da egoisti dirti queste cose, perdonami Mason. Ricordo ogni singolo momento nostro, tutti dal primo all'ultimo. Sono impressi nella mia mente e voglio che sia così. Non voglio cancellare il tuo ricordo. Non sei morto Mason io lo so, devi svegliarti, ho ancora bisogno di te- il mio volto è ancora di più rigato dalle lacrime. Stringo ancora di più la sia mano nella mia. Un singhiozzo esce dalla mia bocca e se ne susseguono tanti altri. Appoggio la testa sul letto chiude di gli occhi sprofondando in un sonno profondo.
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Hola ragazze
Ecco qui il capitolo. Ho deciso di usare Liam Hemsworth, nel 2012, quindi all'età di 22 anni più o meno. Spero vi sia piaciuto  niente commentate e stellinate🌟❤️
BAYYY
VE SE AMA❤️❤️❤️

Music Teacher [Andy Biersack] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora