Capitolo 26

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Guardo un punto indefinito della stanza non capacitandomi di quello che sta succedendo. Mia madre mi ha chiamata dopo due anni, cosa vorrebbe mai da me dopo due anni? Andy si sveglia in quel momento ma non gli presto molta attenzione sono troppo concentrata sui miei pensieri.

-Oh bambina mia- dice e posso capire dal tono rotto della sua voce che sta per piangere. Per un attimo tutta la rabbia e il rancore che provo verso di lei spariscono. Andy mi guarda confuso ma lo ignoro.

-Cosa vuoi?- sbotto alzandomi in piedi. Non voglio trattarla male, ma due anni fa quando ha detto che partiva per un viaggio di lavoro io le ho creduto. L'ho capito dopo un mese che non sarebbe tornata, ne un messaggio ne una telefonata, nulla.

-Vorrei vederti- dice e sembra che abbia quasi paura di chiedermelo.

-Cosa? Mi stai chiedendo di vederci dopo due cazzo di anni che non ti fai sentire, che mi hai abbandonata?- urlo e sento il sangue affluire alle guance. Gli occhi mi pizzicano ma non devo assolutamente piangere. Andy mi raggiunge e avvolge un braccio intorno alle mie spalle.

-Ascoltami Madison, voglio spiegarti ogni cosa- cerca di dire ma io scuoto la testa. Non voglio ascoltarla un minuto di più.

-Ciao mamma- dico e le chiudo il telefono in faccia. Lo lancio sul letto e Andy mi stringe tra le sue braccia. Affondo la testa nell'incavo del suo collo. Sento le lacrime scorrere sulle mie guance. Non posso crederci che abbia questa faccia tosta. Dio come può pretendere che io l'ascolti dopo tutto questo tempo che non ci parliamo?

-È tutto okay, ti va di parlarne?- mi chiede dolcemente accarezzandomi la schiena. Scuoto la testa in segno negativo e lui sospira.

-D'accordo, che ne dici se vado a prendere qualcosa per fare colazione, uhm?- mi chiede mettendomi le mani sulle spalle. Annuisco e va a chiudersi in bagno. Mi siedo sul letto asciugando i residui delle lacrime. É incredibile come una misera telefonata possa rovinarti la giornata, perché si, me l'ha rovinata. Avevo in mente di passare la mattinata in totale tranquillità e serenità con Andy, ma ovviamente le cose non vanno mai come voglio io. Sospiro prendendo il telefono in mano.
Hai un nuovo messaggio da Mamma

Ti prego Madison, dammi una possibilità per spiegarti.

Alzo gli occhi al cielo ignorando il messaggio e riposando il telefono sul comodino. Mentre mi lego i capelli in una crocchia disordinata, Andy esce dal bagno, lavato e vestito. Lo guardo mentre si infila le converse, mi fa sempre uno strano effetto vederlo vestito, diciamo, normalmente, intendo senza camicia e giacca. Ma comunque rimane sempre bellissimo.

-Non tarderò, va bene?- mi dice baciandomi sulla fronte. Annuisco tirandolo verso di me per poi baciarlo sulle labbra.

-Stai cercando di fai rimanere con te?- chiede ridacchiando. Lo seguo ribaciandolo nuovamente sulle labbra questa volta più appassionatamente. Quando si stacca un lamento esce dalla mia bocca facendolo ridacchiare. Dopo avermi guardata un'ultima volta esce dalla stanza. Mi dal letto e vado in bagno. Ho proprio bisogno di una doccia, sono sicura che a Andy non dispiacerà. Tolgo i vestiti ed entro nel box, dove l'acqua e già calda. Mi lavo attentamente i capelli e dopo averlo risciacquati per la seconda volta passo al corpo. Mentre mi avvolgo nell'asciugamano sento la porta principale sbattere.

-Madison- la voce di Andy si fa sempre più vicina e subito dopo la porta della camera si apre. Mi fermo di colpo come se fossi stata volta sulla scena del crimine.

-Se avessi saputo ve ti avrei trovata così, sarei rimasto qui a casa- dice con fare malizioso. Alzo gli occhi al cielo sistemando l'orlo dell'asciugamano.

-Smettila, e adesso esci, devo vestirmi- dico prima di spingerlo fuori dalla stanza. Chiudo a chiave la porta sotto sue proteste ma lo ignoro. Apro il suo armadio e prendo una felpa, sono sicura che non gli dispiacerà neanche di questo. Ovvia bere non posso rimettere le stesse mutandine quindi, mio malgrado, metto un paio di boxer di Andy. Sento che mi prenderà in giro quando lo verrà a scoprire. Pettino con le mani i capelli e infilo la felpa, che mi arriva a metà coscia, e poi scendo al piano di sotto. Andy sta preparando la tavola con la colazione e non si è accorto di me. Mi avvicino lentamente e gli avvolgo le braccia intorno alla vita. Andy si volta un attimo verso di me sorridendo per poi riportare l'attenzione al tavolo.

-Cosa hai preso di buono?- chiedo sedendomi sulla sedia di fronte a lui.

-Quattro cornetti e due cappuccini- dice sedendosi accanto a me. Ci mettiamo a mangiare scherzando ogni tanto. Adoro quando c'è questa tranquillità tra di noi, questa complicità. Amo Andy e devo fare di tutto per far si che nulla vada storto tra di noi. Niente è nessuno si deve mettere tra di noi.

-So che non ne vuoi parlare, ma perché prima hai detto quelle cose a tua madre?- mi chiede dopo che ha preso i  sorso del suo cappuccino. Prendo un respiro e poi gli racconto la storia,

-È successo tutto due anni fa. Io vivevo già con Jade. Venne a trovarmi come ogni due giorni alla settimana, dato che abitava lontano da casa mia, mi disse che doveva fare questo importante viaggio di lavoro, doveva andare a Parigi per due settimane- mi blocco quando la mia voce trema un pochino. Andy mi tocca il ginocchio come per rassicurarmi e così ricomincio a raccontare.

-La prima settimana non si fece sentire, pensai fosse troppo presa dal lavoro. La seconda settimana neanche, non sapevo nemmeno se fosse tornata. Non la vedevo più in giro non veniva più a trovarmi, così ho capito- dico abbassando la testa. Fa male raccontare queste cose, ma prima o poi avrei dovuto farlo. Solo Jade era a conoscenza di questa storia e mi ero tiro omessa che nessuno oltre a lei l'avrebbe saputa.

-Dio piccola, mi dispiace così tanto- dice Andy per poi abbracciarmi. Affondo la testa nell'incavo del suo collo, rilassandomi tra le sue braccia forti e calde. La gioranata passa tranquilla, anche se mia madre ha continuato a chiamarmi e a mandarmi messaggi.

-Dovresti darle la possibilità di spiegare e se anche se sai cosa e successo non vorrai più avere a che fare con lei chiudi i rapporti non ti obbliga nessuno Madison- dice Andy dopo l'ennesimo messaggio. Lo guardo in attimo neli occhi, in effetti potrebbe avere ragione, così almeno me la tolgo dalla scatole.

-D'accordo- acconsento prendendo il telefono in mano. Vado ai messaggi e seleziono il contatto di mia madre.

Vediamoci domani alle 10.30 al bar difronte al parco principale.

Invio il messaggio per poiana darmi a sedere in altro con Andy. Poggio o testa sulla su spalla e subito il mondo dei sogni mi avvolge.
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Hola ragazze
Ecco qui il nuovo capitolo. Scusate se è corto e se è noioso, ma dovevo spiegare la storia di Madison. Volevo dirvi di passare a leggere la mia altra storia su Andy Saviour, per chi non l'avesse fatto. Commentate e stellinate🌟❤️
BAYYY
VE SE AMA❤️❤️❤️
P.s scusate gli errori

Music Teacher [Andy Biersack] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora