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scusate davvero per aver aggiornato dopo taaaaanto tempo.

Aprii lentamente la porta d'ingresso, prendendo le scarpe nere col tacco in mano prima di entrare. Mia madre era stravaccata sul consumato divano dall'altra parte della stanza, le sue pallide gambe incrociate con quelle più scure di mio padre. Un gentile sbuffo provenne da lei, a malapena udibile sopra la replica di Modern Family mostrata alla televisione. Ridacchiai tra me stessa prima di andare a grandi passi da loro e scuoterli tutte e due per svegliarli. Mio padre si strofinò gli occhi con la mano chiusa a pugno e sbatté le palpebre diverse volte per abituarsi alla tenue luce che illuminava il soggiorno.

"Ti sei divertita?" chiese mentre mia mamma si trascinò in cucina per mettere il bicchiere di vino nel lavandino.

Sorrisi dolcemente, spegnendo la TV e offrendo a mio padre una mano. La prese e lo aiutai ad alzarsi dal divano. "Si, è stato divertente."

"Qualche ragazzo ha ballato con te?"

"Uno o due."

Annuì, chiaramente ancora esausto dall'essersi addormentato sul sofà "Bene, siamo rimasti qui per assicurarci che tu venissi a casa viva e vegeta. Adesso andiamo a letto. Buonanotte caccola."

"Buonanotte papà."

Lui e mia madre si recarono di sopra, tutte e due ugualmente stanchi. Biascicarono qualche parola fra di loro, piano abbastanza da non riuscirle a capire. Ciò nonostante, mi sedetti sul divano e tirai fuori il telefono dalla mia pochette.

Ruby: LUKEEEEEEE

Luke: PRINCIPESSAAAAA

Luke: te ne sei andata per ore

Ruby: raduno scolastico!!!!

Luke: è tipo una cerimonia?

Ruby: si

Luke: sei ancora in abito da sera?

Ruby: ci puoi scommettere

Luke: oh dio ti chiamo in questo preciso istante

Arrossii, sistemandomi nervosamente i capelli crespi e controllando che il trucco fosse ancora più o meno a posto. Il mio respiro era ancora leggermente sporadico a causa dei balli eccessivi e il mio corpo puzzava di sudore e di profumo costoso. Indipendentemente dal mio stato poco attraente, risposi al telefono, ricordando a me stessa che a Luke non importa.

"Ciao!" esclamò immediatamente.

Sorrisi. "Hey."

"Dio, mi dispiace ma sei bellissima, cazzo."

Ancora una volta, le mie guance si colorarono e Luke rise. La sua camera era al buio e potei a malapena vedere il lineamento della sua faccia. "Stavi dormendo?" chiesi, appoggiando il piede dolente su un cuscino vicino.

"Si, il tuo messaggio mi ha svegliato."

Mi portai una mano alla bocca, cercando disperatamente di nascondere il sorriso che stava corrompendo la mia faccia seria.
"Cristo, Luke, torna a letto."

Un intenso fruscio venne dall'altra parte del telefono, seguito da un click e dopo da un fascio di luce. "Ho acceso la lampada. Confrontiamo quanto tu sia bella con quanto brutto io sia."

Sospirai, alzandomi dal posto e andando in bagno in bagno. "Hai un bell'aspetto," lo rassicurai, prendendo una salvietta per rimuovere il trucco. "Sei davvero attraente, idiota."

"Okay, ma tu sei, tipo, la perfezione."

Mi tolsi le ciglia finte, sghignazzando al respiro affannoso di Luke. Mentre mi pulivo vigorosamente il resto della faccia, diedi un'occhiata al mio telefono (il cui era sostenuto incautamente dal vecchio spazzolino di mia sorella). "Non sono la pefezione."

"Sei particolarmente perfetta in questo momento," continuò, "Amo quando non metti il trucco. Amo le lievi occhiaie sotto i tuoi occhi perchè vogliono dire che lavori duramente. Amo il modo in cui la tua pelle sembra così perfetta senza nessun fondotinta o qualunque cosa voi mettiate. In qualche modo sei sempre bella."

In un tentativo fallito di essere agile e riservata, mi spostai i capelli davanti alla faccia, in cerca di nascondere il sorriso a trentadue denti.

Luke rise sommessamente. "E amo il fatto che tu sia troppo imbarazzata per farmi vedere il tuo bellissimo sorriso."

Questa volta presi solo lo spazzolino e inizia a lavarmi i denti, ignorando il suo fiume di complimenti.

"Qualcuno ti ha chiesto di andare alla cerimonia insieme?"

Scossi la testa, incapace di rispondere correttamente.

"Sul serio? Nessuno? Hai ballato con qualcuno?"

Alzai le spalle, muovendomi a cuor leggero di qua e di là nel bagno a passo di danza mentre Luke mi guardava divertito.

Aspettó che finissi il mio attuale compito prima di chiedere, "Hai ballato su qualcuno?"

Sbuffai in modo poco attraente, aprendo l'armadietto delle medicine e prendendo una sorsata dalla piccola bottiglia di colluttorio posizionata sul primo scaffale. Ancora una volta, alzai le spalle, questa volta incapace di nascondere il gioioso luccichio nei miei occhi.

"Ruby!" Si strofinó la faccia con la mano, per poi fermarsi e appoggiare a quest'ultima la testa. "Vorrei essere lì."

Sputai il colluttorio nel lavandino, ridendo un po' troppo forte. "Ho ballato su tutti. Era da morire dal ridere."

"Non pensavo fossi quel tipo di ragazza."

"Non so ballare, ma riesco a strusciarmi su qualcuno."

Luke sospirò, strofinandosi gli occhi in segno di frustazione. "Sei cosí perfetta, maledizione."

Recuperai un codino per i capelli dall'angolo del bancone, mi feci la coda alta e poi presi il telefono. "Luke, smettila con i complimenti."

"Non riesco."

"Dove sono i ragazzi?"

"A letto. Dí ciao, Ashton!"

Ci fu un forte gemito dall'altra parte dello schermo, seguito da, "Luke, sta zitto, porca miseria." Lui rise soltanto, volgendo l'attenzione di nuovo verso me. Quando abbassó lo sguardo su di me notai la mancanza dell'anellino al labbro.

Salii attentamente le scale, pregando di non fare tanto rumore, prima di andare in camera mia. La tonalità di rosa mi fece venire mal di pancia ma il letto mi diede il benvenuto a braccia aperte. Crollai sul materasso, emettendo un gemito dalla soddisfazione. Luke non disse niente quando appoggiai il telefono con lo schermo rivolto verso il basso e mi misi il pigiama, prendendo quello piú morbido che avessi per alleviare il dolore nel corpo. Il sorrisetto di Luke mi accolse mentre andai finalmente sotto le coperte.

"Sei davvero fantastica."

Roteai gli occhi. "L'hai già detto una o due volte."

"Lo continuerò a dire finché non ci crederai."

Uno sbadiglio uscí dalle mie labbra, rompendo la tensione imbarazzante tra di noi. Spensi pigramente la luce di fianco a me, concedendomi di chiudere gli occhi stanchi.

"Buonanotte, Principessa," disse Luke in un sussurro.

"Buonanotte, Luke."

Attaccò, ma non prima di sentire Ashton aggiungere, "Voi due siete fottutamente disgustosi."

princess | luke hemmings | italianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora