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Luke: PRINCIPESSA

Ruby: cosa vuoi ora?

Luke: Chiamiamoci su FaceTime dolcezza

Ruby: dobbiamo farlo proprio in questo momento?

Luke: SI

Luke: RUBY MUOVITI

Ruby: oh mio dio rilassati mi sto rendendo meno brutta

Luke: Non c'è nessuna possibilità che tu sembra brutta in questo momento è letteralmente impossibile

Ci sono voluti 4 squilli prima che Luke rispondesse alla chiamata, e immediatamente fece un gesto con la mano per salutarmi.

"Hey, sei ancora più carina quando ci video-chiamiamo!" esclamò, passandosi una mano tra i capelli lisci e biondi. "Sono quasi in imbarazzo adesso, sembro un tale casino."

Sistemai nervosamente i capelli che mi incorniciavano il viso, dandomi un'occhiata nel piccolo rettangolo sul mio telefono. "Stai bene, Luke."

Era vero; i suoi occhi erano molto più blu da vicino. Luccicavano nella fioca luce del suo schermo, facendomi praticamente vedere il mio riflesso. Una piccola fossetta era evidente su una guancia, sebbene così schiva da mostrarsi solo quando sorrideva ampiamente. Persino il suo naso mi intrigava; era quel tipo di naso che vorresti toccare solo per far ridacchiare la persona.

Cazzo. Cosa sto dicendo?

"Quanto bene?"

Il suo sorriso si allargò da orecchio a orecchio, intenso abbastanza da far illuminare un' intera città. Roteai gli occhi e mi concentrai a controllare il rossore che minacciava di colorire le mie guance.

"Stai dannatamente bene, Luke. E sto marcando l'accento."

"Grazie, Principessa."

Immediatamente nascosi la faccia nel cuscino, leggermente frastornata dal sentire il nomignolo. Ridacchiò con se stesso, facendo l'umile.

"Luke," mi lamentai, sollevando il viso verso la telecamera, "smettila di chiamarmi così."

"Lo ami."

"No, non è vero."

"Ti fa arrossire."

"E' proprio per questo che lo odio."

La sua faccia era immobile, troppo immobile in realtà, tanto che supposi che la sua connessione fosse scarsa e che lo schermo si fosse bloccato sul suo delicato sorriso. Tuttavia, Luke si mosse per prendere qualcosa dietro il suo telefono, guardandomi ancora intensamente.

Mi morsi il labbro. "Stai fissando."

"Ti faccio veramente arrossire?" chiese, la giocosità nella sua voce.

"Di volta in volta."

Fece una rumorosa e genuina risata, facendo ritornare il suo sguardo allo scherzo dopo aver alzato il pugno in aria.

"Oh, non sentirti speciale, Luke. Arrossisco anche quando la professoressa chiama il mio nome in classe. La mia faccia è sempre rossa."

"Certo, Rubes, certo."

In qualche modo, quella prima chiamata su FaceTime fu l'inizio di una promessa amicizia. Parlammo per ore, discutendo di musica e scambiandoci oscuri e irrilevanti fatti su di noi. Lui principalmente mi ascoltava parlare, anche se di tanto in tanto se ne usciva con una irriverente risposta. La nostra arguta chiaccherata e le nostre storie andarono avanti per tre ore prima che io andassi a letto, sorridendo ampiamente al soffitto della mia camera silenziosa e chiedendomi quanto fossi dannatamente fortunata ad aver conosciuto un ragazzo come lui.

[SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI]

princess | luke hemmings | italianWhere stories live. Discover now