17

5.4K 329 28
                                    

Fu ancora un'altra notte passata da sola, riguardando vecchi cartoni e cercando di finire i compiti di matematica senza copiare le risposte da qualcun altro. La mia mezza piena tazza di cereali era abbandonata sul graffiato tavolino da caffè, accompagnata solo da un bicchiere d'acqua che ho temerariamente messo giù senza un sottobicchiere. Questa era sinceramente la completa entità del mio stile di vita quando ero a casa da sola: cibo, compiti e televisione.

Il mio telefono squillò dall'altro divano e immediatamente gemetti in risposta, sapendo bene che era mia madre a chiamare per dire che stava tornando e che avrei dovuto far trovare la casa sistemata. Tuttavia, a come spensi la televisione e diedi un'occhiata allo schermo, fui contentissima di vedere che Luke stava cercando di chiamarmi su FaceTime.

Accettai la chiamata e pazientemente aspettai di vedere i suoi occhi allegri e il suo luminoso sorriso, ma invece fui accolta da diverse facce.

"Calum, se tieni il telefono così appariremo all'ingiù!"

"Sta' zitto Ashton, tengo il telefono come voglio!" [bc u r punk rock]

"Potreste, tutti e due, smetterla di essere degli idioti e darmi il- oh mio dio, ha risposto!"

Non potei fare a meno di ridere quando i tre ragazzi si precipitarono davanti alla piccola fotocamera e si ricomposero. Calum finì nel mezzo con Ashton alla sua sinistra e Michael alla sua destra. Si spinsero giocosamente l'un l'altro, scambiandosi sottovoce insulti che potei sentire a malapena. "Ciao ragazzi."

"Ciao,"  rispose Ashton, salutando felicemente.

Michael mi puntò il dito contro, in risposta alzai un sopracciglio. "Come hai detto che ti chiami?"

"Ruby."

"Te l'avevo detto Cal, cazzo, il suo nome è Ruby, non Ruth!"

Sbattei le palpebre in confusione, facendo passare nervosamente le dita tra le piccole ciocche di capelli che erano uscite dalla coda. "Non potevate semplicemente guardare il mio contatto?" chiesi, cercando di parlare sopra Michael e Calum che stavano litigando.

Ashton sospirò e prese possesso del telefono mentre gli altri continuavano litigare sullo sfondo. "No, non possiamo," rise, "perché il tuo contatto è salvato ancora come 'Principessa'."

"Oh."

Improvvisamente Michael si mise a sedere, guardandomi alzare per portare la tazza di cereali al lavandino della cucina. "Voi due siete, tipo, fidanzati virtualmente o qualcosa del genere?" chiese e tutti gli altri si zittirono.

Roteai gli occhi, incapace di nascondere il barlume che danzava tra loro. "Per questo avete chiamato?"

"Si," dissero in coro.

Appoggiai gentilmente la tazza di cereali dopo aver versato il latte rimanente nel tubo di scarico, per poi far ritornare la mia attenzione ai ragazzi sul telefono. Stavano ancora bisbigliando tra loro, niente di abbastanza udibile da farsi sentire. Deglutii, "No, non stiamo insieme. Non vogliamo una relazione a distanza."

"Ma vi piacete?"

"Per l'amor del cielo, Cal, ovvio che si piacciono. Abbiamo letto i loro messaggi!"

Un rossore velocemente arrivò fino al mio collo e arditamente colorò le mie guance. "Come siete riusciti ad avere il suo telefono?"

Calum parlò per primo, colpendo il braccio di Michael per non farlo rispondere. "Si doveva incontrare con qualcuno e si è dimenticato il telefono. Abbiamo deciso di prenderglielo. Quale idiota dimenticherebbe il proprio telefono per incontrarsi con qualcun'altro? Stupido."

"Beh se quello era tutto quello che volevate sapere, allora dovrei probabilmente andare. Devo lavorare domani mattina e si sta facendo davvero tardi."

"Dove lavori?"

"Dunkin Donuts."

Ashton annuì. "Luke ti ha mai detto la storia di me che lavoravo da KFC?" [and here we go again *catch 22 hihihi*]

Gli altri ragazzi gemettero all'unisono, riprendendo a litigare ma stavolta includendo anche Ashton. Sembrava strano assistere a tre ragazzi litigare così, prestandomi a mala pena attenzione quando sono stati loro ad avermi chiamato. Tuttavia, aspettai pazientemente che smettessero. "Ragazzi," ripetei, "Devo andare."

"Ciao!"

"Si, uh- ahia, Micheal! Ciao."

Ashton prese il telefono e iniziò a camminare, allontanandosi dagli altri. "Hey Ruby?"

"Si?"

"Ti prego, non fargli del male. Ti vuole bene."

Sorrisi a me stessa. "Non lo farei mai."

princess | luke hemmings | italianWhere stories live. Discover now