Professoressa.

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La notizia di mia madre mi turbò parecchio, ma presto mi ci abituai.

Chris era molto gentile con me, mi veniva a prendere a scuola, mi accompagnava in bibblioteca ed ogni tanto mi portava fuori a cena per approfondire la nostra conoscienza.

D'altronde era il fratellastro di mia madre ed io non potevo fare a meno di volergli bene.

Quella mattina arrivai a scuola in largo anticipo prendendomi tutta la tranquillitá del mondo.
Decisi di camminare per sgranchire le gambe e schiarire le idee.

Il sole era giá alto in cielo ed il caldo di giugno non tardò ad arrivare. Gli alberi erano immobili e gli uccellini cinguettavano felici.

Una macchina sgommò nel parcheggio facendomi sobbalzare, la riconoscerei ovunque e no, non quella di Stiles.
Mi portai istintivamente le mani al collo cercando di coprire i segni violacei, ma non ci riuscii.

Un ragazzo dal ciuffo biondo spuntó all'improvviso da dietro la vettura con il giubotto in pelle nera ed uno zaino sulla spalla.

"Aria" mi chiamò a gran voce avvicinandosi.

Aumentai il passo velocemente per entrare dentro la struttura ignorando i continui richiami, aprii la grande porta persante richiudendola alle mie spalle, zampettai verso il corridoio con il cuore in gola.
Non volevo vederlo, non ne avevo voglia.
Vidi all'orizzonte del lungo corridoio deserto il bagno delle ragazze e l'idea mi balenò in testa velocemente.

"Aria!" mi richiamò lui l'ultima volta prima che io entrassi dentro il bagno.

**

La classe parlottava del compito in classe a sorpresa di letteratura e dell'infortunio della Professoressa Sprite, era caduta dal balcone fratturandosi il bacino, per annaffiare le piante. Fortunatamente era solo al primo piano, ero appoggiata al banco con i capelli davanti cercando di farmi gli affari miei. Stiles e Scott discutevano della faccenda "uccisione di Aria" ed io mi impegnavo al massimo per non ascoltare nulla. Sentivo gli occhi di Theo bruciarmi addosso per averlo respinto prima, ma di certo non ero io quella in torto questa volta.
Lui,ha portato a letto la mia "ex" migliore amica, ed io dovrei provare pietá? Assolutamente no.
Qualcuno mi tirò un bigliettino tra i capelli facendomi girare. Mi piegai raccogliendolo da terra e lo aprii piano.

"Sei sexy quando hai il broncio"
-T.

Stropicciai quel pezzo di carta con violenza, afferrai il mio quaderno strappando un pezzo di angolo rigato e scarabocchiando qualcosa di incomprensibile sopra.

"Tu invece mi fai schifo, anche senza broncio"

-A.

Lanciai quel pezzo di carta verso la sua direzione, lo afferrò chiudendo le mani e provò un rumore sordo.

Lo scartò velocemente e poi sorrise leccandosi le labbra, mi girai rapidamente arrossendo. Sapeva come provocarmi e sapeva benissimo di riuscirci.

Una signora con una camicia verde fece ingresso in classe interrompendo il chiacchiericcio generale, era una donna giovane, con occhi azzurri e capelli nero corvino. Una forma longilinea, sottolineata dalla gonna grigio fumo di londra, diciamo che per vestiario non era il massimo.

Bacchettò un paio di ragazzi che continuarono la loro discussione e poi parlò unendo le mani.

"Sono la vostra nuova supplente" si aggiustò i capelli.

Tutti ci guardammo con aria perplessa e spaventata allo stesso tempo.
Stiles mi fece l'occhialino tranquillizzandomi ed io mi girai a fissare la donna.
Aveva due occhi glaciali e spaventosi come se qualche mistero si celasse dietro di essi.
Ricambiò il mio sguardo con sfida, ed io abbassai lo sguardo vinta dalla timidezza.

"Non so per quanto resterò e se resterò, ma potete scommetterci che è l'inizio dell'inferno" esclamò la donna.
Trattenni una risata per l'accento strano, portai le mani sul viso per la vergogna e mi girai verso la finestra.

La strana donna camminò verso la lavagna ed esitò prima di prendere il gesso, scarabocchiò strani simboli probabilmente in greco.

Si voltó verso la classe con aria di superioritá e pose una domanda che spiazzò tutti, di riassumere il programma svolto fino ad allora.

Tutti cercaronodi distogliere lo sguardo compresa me. Mi rannicchiai sul banco cercando di non destare sospetti, non avevo proprio voglia di parlare. E non potevo.

"Tu, signorina al primo banco, perchè ti nascondi?" mi rimproverò fissandomi improvvissamente.

"Io?" dissi piano incredula della mia vita.

Si avvicinò con fare minaccioso guardandomi dalla testa ai piedi.
Mi osservò bene il collo concentrando lo sguardo sui segni violacei come se fossero così evidenti. La vidi corrugare la fronte, lo sguardo diventò più cupo e la faccia pallida.

"Cos'ha?" chiese sussurrando.

"Non credo le interessi" dissi fredda iniziando ad arrossire.

Mi afferrò una mano improvvisamente, il contatto con la sua pelle fu letale.
Mi ricordai quella notte, quella fatidica notte, l'epidermide gelida, contornata da unghie rosso sangue come le sue. Ritirai di scatto la mia mano, mi alzai dalla sedia ed uscii dalla classe di corsa.

**

"Era lei sono sicura" dissi camminando avanti ed indietro.

"Come può essere lei?" disse Lydia.

"Non capisci? Ti dico che era lei" urlai più forte che potessi.

"Aria, calmati" parlò Scott.

"Sono sicura, le sue mani, sono le sue" dissi sembrando pazza.

"Ti crediamo ma, come fai ad esserne sicura?" chiese Stiles.

"È una sensazione" dissi.

Mi alzai con l'aiuto delle mani sedendomi sul nostro famoso muretto, e se mi stessi sbagliando? E se davvero era innocente ed avevo solo confuso il colore delle unghie?

"Signorina Mason?" disse una voce dietro al gruppetto.

Lydia, Stiles e Scott si girarono immediatamente scoprendo la figura ambigua della donna, era impalata al suo posto con un dito alzato e lo sguardo distaccato.

"Si?" ingoiai nervosa.

"Potrei parlarle?" sorrise.

"con me?" dissi cercando di sembrare calma.

"Si, con lei" sorrise.

"Va....bene" sussurrai scendendo dal muretto e seguendola.

"Stai attenta" mi afferrò il braccio Stiles fissandomi negli occhi.

NA: Non mi uccidete vi prego, so che è corto, so che fa schifo, E CHE NON È MINIMAMENTE AL LIVELLO DEGLI ALTRI ma credetemi ho gli esami di maturitá e tutto il programma da ripassare non ho neanche il tempo di respirare. Portate pazienza amori.

Grazie per le visualizzazioni, i commenti e l'affetto che mi dimostrate sempre. Vi amo.

-namelessiall ♡

Secrets - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora