Strange party

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Ellie aveva organizzato la più grande festa del secolo, gli studenti erano impazienti di partecipare a quell'evento.
Eravamo al corso di biologia insieme, è la tipica ragazza superficiale e frivola che basa la sua vita sul conto in banca del paparino.
A scuola l'aria era frizzantina, il gruppetto delle ragazze più in voga distribuiva biglietti a qualsiasi essere vivente passasse per i corridoi.

Lydia mi raccontò delle sue precedenti feste, un susseguirsi di ragazzi che bevono alcolici, si ubriacano spaccando macchine e vetri delle ville dei vicini, finendo a loro volta in manette. Che gente.

Non mi sentivo un granché bene, ero ancora scossa ma Kira ci teneva così tanto ad avermi li con loro che non potevo non andare.

La cosa positiva è che ci sarebbe stato anche Stiles e non è un tipo da ''mi butto nella mischia'' come il suo coyote da guardia.

Erano passate settimane da quando Peter mi aveva gentilmente marchiata sul polso, la cicatrice era ormai un brutto alone giallastro pronto a sparire per sempre.

La mia stanza era ormai sepolta sotto una marea di vestiti, trucchi, spazzole e forcine di tutti i colori, non davo mai importanza a queste manifestazioni frivole, ma quella sera volevo stupire.

''Mamma mi presteresti le tue scarpe alte? Io ho solo vans, stivali e ballerine'' dissi con tono di supplica.

''Si, ma cerca di non rompere il tacco con la tua solita camminata da elefante'' scherzò.

''Ti voglio bene anche io mamma'' risi afferrando le scarpe nere.

Avevo deciso di indossare un vestitino rosso non troppo attillato e soprattutto non corto, delle scarpe nere con tacco medio ed una borsetta dello stesso colore.
I capelli erano mossi e lasciati sciolti, non mi ero mai vestita così, almeno non qui.

Mi guardai allo specchio per osservarmi meglio, quelle brutte occhiaie erano sparite ed anche tutti i brufoli spuntati nei momenti meno opportuni.
La mangia del trucco. Avvicinai una mano all'oggetto davanti a me tenendolo stretto.

Notai dietro di me un alone nero, come della nebbia, chiusi gli occhi scuotendo la testa, tutto frutto della tua fantasia Aria, smettila e rilassati. Era scomparso, presi un bel respiro e scesi giù.

Mio padre era seduto sul tavolo intento a firmare carte, come al solito si era portato il lavoro a casa. Girò lo sguardo verso di me sentendomi arrivare.

''Wow signorina dove vai conciata così?'' il suo tono era tra il sorpreso ed il geloso.

''Non sono conciata, e poi vado ad un festa!'' sorrisi facendo un giro su me stessa.

''Sei bellissima'' mi raggiunse baciandomi la fronte.

''Grazie papà'' lo abbracciai

''Sei ancora arrabbiata con me?'' mi guardò triste.

''Mh no, ma sgancia i big money please!'' mio padre mi guardò ridendo uscendo il portafogli dalla tasca.

''Approfittatrice'' mi porse i soldi.

''Sei tu che hai voluto cambiare stato non io'' gli feci la linguaccia.

Il campanello della porta suonò e mio padre con la sua solita calma si precipitò ad aprire.

''Salve signor Mason sono qui per Aria'' disse il ragazzo gentilmente.

Mi avvicinai alla porta non vedendo nulla dietro mio padre per via della sua figura imponente, mi aspettavo Kira o Malia non lui. Tutti ma non quel dannato ragazzo.

''Cosa ci fai tu qui?'' dissi piatta.

Theo mi osservò dalla testa ai piedi scrutandomi attentamente e guadagnandosi un'occhiata da mio padre.

Secrets - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora