The girl who knew everything

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La stanza era fredda e buia, illuminata da piccoli spiragli di luce provenienti dalle finestre alte e dai neon artificiali. L'ambiente lungo e stretto accoglieva tavoli in metallo grigio con sopra appoggiate le salme coperte da un lenzuolo di un bianco candido.

Enormi celle frigorifere ospitavano corpi abbandonati, in attesa delle onoranze funebri o meglio ancora della cremazione.
Rabbrividii al pensiero che sarebbe potuto succedere ad un membro della mia famiglia oppure alla mia cerchia di amici non tanto normali.

Melissa si avvicinò al primo telo scostandolo leggermente rivelando la faccia biancastra della prima ragazza uccisa. Aveva le labbra screpolate di un violaceo simile alle sue occhiaie. Gli occhi erano chiusi e rilassati, nessuna ruga in faccia.

I capelli biondi gli ricadevano sulle spalle candide cosparse da segni di lotta. Spostò il lenzuolo verso il basso mostrando il suo collo, un segno circolare ed evidente segnava la parte inferiore ed un taglio profondo si susseguiva a quella tortura atroce.

Mi girai verso il muro sentendo un conato di vomito risalire lungo l'esofago, socchiusi gli occhi e respirai lentamente cercando di calmare l'istinto di urlare.
Sentii afferrarmi la mano tremolante, mi girai vedendo il volto di Stiles con la mia stessa identica espressione, ma con una luce diversa negli occhi.
Mi accarezzò la pelle dolcemente facendomi sentire al sicuro da tutto. Gli sorrisi e tornai ad osservare la scena.

''La vittima presenta segni di lotta evidenti, contusioni, parecchie fratture ed un taglio profondo alla gola, quello che ha provocato la morte.'' Esordì Melissa.

Strizzai gli occhi per mettere a fuoco l'immagine, curvai la testa e lasciai la mano di Stiles. Scott e Derek cercarono di fiutare qualche odore ma si bloccarono all'istante.

Camminai fino al lettino metallico appoggiando le mani sulla superfice fredda.
Scostai il lenzuolo a mezzo busto rivelando la nudità della ragazza, sobbalzai ai numerosi graffi cicatrizzati presenti sulla candida pelle.

''Non è morta per il taglio in gola'' esordii.

''Ma che stai dicendo?'' contestò Derek.

''Aria, è impossibile'' concluse Scott.

''Zitti, fatela parlare'' intervenne Stiles.

''Grazie Stiles'' gli sorrisi dolcemente fissandolo negli occhi.

''Piccioncini, affittatevi una stanza'' ammiccò il ragazzo entrando.

Appoggiò le sue grandi mani sulla porta aiutandosi, la sua faccia era più cupa e sciupata del solito ma il suo solito sorrisino era rimasto.

Qualcosa stava succedendo, qualcosa che Theo aveva tenuto nascosto fino a quel momento.

Roteai gli occhi pronta a sbottare ma fui fermata dal braccio di melissa che afferrò il mio per calmarmi, mi rigirai con calma lanciando un'occhiataccia a Theo.

''L'hanno strangolata'' esclamai.

I presenti sussultarono a quell'affermazione più che bizzarra, era evidente dalle loro facce che non credevano ad una sola parola.
Derek si mise a ridere spezzando l'atmosfera cupa della stanza, Scott lo fermò esortandomi a parlare.

''perché dici così Aria?'' disse Stiles.

''Vedete questo segno più scuro sotto il taglio? E' il segno di una corda'' mostrai con il dito i lineamenti.

''Oltre ad essere mezza banshee e mezza lupo mannaro, sei anche criminologa?'' rise Theo.

''Per tua informazione il padre di Aria è dell'FBI'' puntualizzò Stiles.

Secrets - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora