Catch me

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Appoiggiai il cellulare sul mobiletto accanto alla finestra, le tenebre regnavano sovrane avvolgendo la luna e le stelle.

La telefonata con derek durò pochi secondi senza aver nemmeno la possibilità di replicare.
Dovevo rendermi utile in qualche modo non riuscendo ancora a controllare i poteri. Dovevo incontrare Derek ed avere un dialogo con lui.

Mi allontanai dal gruppetto di ragazzi intenti a discutere delle loro cose, afferrai il cappotto dall'attaccapanni infilandolo e raccolsi da terra lo zainetto bianco.

Arrotolai le maniche nere e mi legai una coda alta con ciuffi sparsi, dovevo rimanere vigile e scattante senza troppi inpedimenti. Scott si girò perplesso verso di me vedendo quella scena richiamò la mia attenzione con un gesto della mano.

''Dove vai?'' disse accigliato.

Cercai di formulare una scusa plausibile e credibile e soprattutto moderando il battito cardiaco, stavo ancora imparando. Strofinai le mani nervosa toccandomi la nuca e sorridendo.

''A casa'' sorrisi nervosa.

''A fare?'' intervenne Stiles.

Mi agitai ancora di più sentendomi sottopressione, gettai un occhiataccia a Theo arrossendo leggermente che sembrò capire la mia bugina più velocemente rispetto agli altri.

''Ragazzi, vuole andare a casa sua, non siamo poliziotti'' sorrise scherzosamente Theo.

Mimai un ''grazie'' con le labbra al ragazzo seduto accanto i due migliori amici e rivolsi un sorriso sornione a quest'ultimi. Salutai con la manina uscendo dalla porta chiudendola dietro di me. Respirai profondamente

Iniziai a camminare per il vialetto poco illuminato, il gelo era completamente scomparso e le cicale iniziavano la loro cantilena fastidiosa.
Alzai lo sguardo notando le stelle brillare e riflettere la luce della luna, delle piccole lucciole scorrazzavano in cerca di cibo o di un riparo. Non avevo mai visto delle lucciole fin ora a Beacon Hills.

Le mie vans strofinarono l'afalto grigiastro calciando qualche sassolino di tanto in tanto. I lampioni sfarfallavano ad intermittenza aumentando l'ansia. Derek avrebbe potuto uccidermi tranquillamente e nessuno mi avrebbe trovata. O magari alternativa più invitante mi avrebbe soltanto parlarto.

I primi alberi fitti iniziavano ad intravedersi dalla strada ed i ciuffi d'erba serpeggiavano tranquilli sotto i piedi. Arrivai alla staccionata con la scritta ''Riserva di Beacon Hills'' ed oltreppasai lo steccato. Le foglie secche e giallastre venivano spazzate via al mio passaggio facendo scappare i piccoli cervi in cerca di cibo.

Chiusi il giaccone in prenda ad un brivido di freddo e sistemai lo zaino meglio sulle spalle pronta a proseguire la camminata in cerca di quel ragazzo, mi bloccai puntando i piedi ritrovandomi una figura nera davanti.

Derek era appiggiato ad una massiccia quercia secolare con la sua giacca in pelle nera ed i suoi jeans attillati, si voltò di scatto sentendo il mio odore ed annusando l'aria. Sorrise beffardo scrutandomi dalla testa ai piedi.

''Sei di parola'' esclamò avvicinandosi.

''Per chi mi hai presa? Io non scappo'' lanciai una frecciatina indietreggiando.

''Hai paura?'' chiese.

''Di un lupetto codardo? Nah'' provocai.

Scosse la testa ridendo di gusto aggiorandosi intorno quel grande ed immenso albero, avevo esagerato con le provocazioni, ma in fondo è stato lui a chiamare me e non il contrario.

''Che vuoi Derek?'' sbottai infastidita.

''Quello che volete voi, capire'' iniziò il discorso sedendosi sulla radice di quercia.

Secrets - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora