The first meeting

28 2 0
                                    

Ricordava quel giorno come fosse ieri, anche se ormai era passato più di un anno. La prima volta che lo vide non ci fece nemmeno un granchè caso. Lei era al penultimo, ormai aveva diciassette anni, e da tempo ormai si sentiva parlare di lui. Matthew Macconnor. Quando lei era arrivata in quella scuola, lui giá la frequentava da un anno. Era il capitano della squadra di football, ma lei si era sempre tenuta lontana da lui. Non che non fosse bello, tutt'altro, ma aveva un'aurea negativa e un carattere che dire che fosse brutto era un eufemismo. Passava le sue mattinate con la squadra di football, ma spesso era da solo. Solo con Jonathan Davis. Quei due, da quanto ne avesse memoria, giravano sempre insieme. Non sapeva esattamente come si fossero conosciuti, Jace non faceva parte della squadra e tanto meno una persona con un poco di buon senso si sarebbe avvicinata a Matt. Ma lei di buon senso non ne aveva mai avuto, o almeno la fortuna non era mai stata dalla sua parte.
La prima volta che si erano considerati veramente e osservati attentamente non potè mai scordarla.

Un anno prima
20/09/2014

Angie era in un ritardo madornale, la sveglia non aveva suonato e stava facendo tardi al suo primo giorno di scuola. Si era fatta accompagnare dalla madre in macchina, aveva diciasette anni, quella mattinata avrebbe iniziato il penultimo, ed era in ritardo. Arrivata fuori al cancello iniziò a correre verso la sua prima classe, ma, intenta a guardare l'orario, andò a sbattere contro ad un muro. O almeno pensava fosse un muro. Quando alzò gli occhi si ritrovò a fissare un immenso mare in tempesta, azzurro ma tendente al grigio. In tanti anni non aveva mai fatto caso ai suoi occhi, e tanto meno si ci era ritrovata così vicino. I loro visi erano a pochissimi centimetri e lei fu la prima ad allontanarsi biascicando delle impercettibili scuse.
Lui la osservò con un sorrisetto malizioso e a lei venne voglia di dargli un pugno in faccia. Ma non lo fece, lo degnò di un ultimo sguardo, lo sorpassò e si diresse verso la sua prima lezione.
Angie arrivò in classe giusto un secondo prima che entrasse il professore. A causa di quell'incontro non aveva capito bene quale fosse la sua prima lezione e ancora non riusciva a capirlo. Era troppo scossa per quello che era successo poco prima. Continuava a leggere il nome del professore e la materia ma il messaggio non arrivava al cervello, quello era troppo occupato a pensare ad altro. Il suo cervello era rimasto fermo al l'attimo in cui i loro visi erano a pochi centimetri e gli occhi grigio-azzurri di lui incastrati in quelli marroni di lei. Non sapeva con quale forza si fosse allontanata da lui e se ne fosse andata, mostrando indifferenza nonostante tutto quello che il suo cervello stesse macchinando e il suo petto si alzasse senza sosta. Lui forse non l'aveva notato, ma il suo cuore aveva perso qualche battito e poi era tornato a battere all'impazzata. Non era la prima volta che vedeva Matthew Macconnor, ma forse era la prima volta che lo guardava attentamente. Poteva nascondersi dietro a quel suo carattere di merda, ma lei, per un millisecondo, aveva intravisto un'emozione nei suoi occhi. Dolore. Tanto dolore. E su queste cose lei non si sbagliava mai. Era per questo che non aveva molti amici, lei notava troppe cose, e questo spesso alla gente non andava bene. Finalmente il suo cervello ritornò a lavorare normalmente e si accorse che si trovava alla lezione di musica e il suo professore era il signor Lewis. Amava quella materia e amava suonare il suo violino, per questo tutti gli anni la frequentava con grande gioia. Decise di accantonare i pensieri legati a quel suo strano incontro e si perse in quelle stupende spiegazioni che solo il suo prof. di musica sapeva fare.

MATT'S POV

Matt rimase al quanto interdetto, le ragazze non si comportavano così con lui. O lo evitavano o gli andavano spudoratamente dietro. Lei invece l'aveva guardato con sufficienza, quasi con sfida ed era andata via. Lasciandolo solo come un cretino. L'aveva impressionato, c'aveva carattere lei. Si vedeva che non si facesse mettere i piedi in testa facilmente. Sembrava così sicura di se, eppure lui la osservò andare via e non gli sembrò così forte come voleva far vedere. Dietro quella ragazza si nascondeva un grande dolore, forse quasi grande quanto il suo. È lui doveva assolutamente sapere quale fosse, pura curiosità. Era sempre stato questo il suo più grande difetto, la curiosità. Doveva sempre immischiarsi in cose che non lo riguardavano, ma non lo faceva per aiutare gli altri, lo faceva solo ed esclusivamente per soddisfare la sua curiosità. Lo sapeva che fosse una cosa egoista, ma a lui non importava degli altri, non più almeno.
Ed è proprio questo che Angie non aveva capito, lui era troppo incasinato per costituire un pilastro per lei. Era troppo instabile per poter sorreggere anche la sua struttura traballante. Troppo menefreghista dentro per accorgersi di provare qualcosa di più per qualcun altro.

Fear of lovingOn viuen les histories. Descobreix ara