Remember

13 1 0
                                    

<< Bellezza chi hai ora?>> le chiese Aaron dopo pranzo.
<< Quante volte dovrò ripeterti di non chiamarmi 'bellezza!?>> disse lei arrabbiata.
<< Per quante volte tu me lo ripeta io non mi stancherò mai di chiamarti così>> disse lui ridendo.
<< Comunque ho letteratura e c'è l'hai anche tu, quindi lo sapevi>> rispose Angie.
<< Però mi andava di domandartelo>>
Quel giorno a letteratura si parlava di dolore, di qualsiasi tipo di dolore. E Angie non potè che lasciarsi sopraffare da un ricordo, quel ricordo, quello più triste, il più devastante della sua vita.

Un anno prima
1/12/2014

<< Mi spieghi di nuovo perchè io e te stiamo insieme?! Non posso proprio credere di essermi fatta convincere a fare questa cosa>> sbottò Angie per la centesima volta.
<< Stai con me perchè sono troppo affascinante e nessuno mi può resistere. E poi sei venuta perchè sei la ragazza del capitano della squadra di football, dovevi venire alla partita>> le disse Matt ridendo.
<< E ripetimi anche perchè dovevo venire, perchè mi è passato di mente>> gli chiese lei.
<< Perchè hai visto Kat, il capitano delle cheerleader, che mi si strusciava addosso perchè non credeva che io e te stessimo insieme e hai giurato, tue testuali parole, che quella troia non mi si sarebbe più avvicinata>> terminò scoppiando a ridere.
<< Ah si giusto, ora ricordo, allora dammi due minuti e sono pronta, esci dai che mi cambio>>
<< Tesoro ti ho già vista più nuda di come saresti senza maglietta, quindi non cambia nulla>> disse lui.
<< Eh va bene, Mr So Tutto Io>> lei gli fece la linguaccia.
Indossò un paio di jeans e una maglietta a mezze maniche.
<< Tieni, indossa anche questa, fuori fa fresco>> disse lui porgendole la sua felpa.
<< Sicuro che posso?>>  chiese lei esitando.
<< Certo, sei la mia ragazza, puoi fare tutto quello che vuoi, non scordarlo mai>> le disse lui sorridendole.
Lei si infilò la felpa, ancora pensando al suo sorriso. Matt aveva due tipi di sorrisi, uno malizioso, che le aveva riservato spesso i primi tempi. L'altro invece era quello dolce e premuroso, che riservava a pochi e sopratutto a lei. Pensandoci bene ce n'era anche un terzo, un pò furbo e buffo, questo forse era il suo preferito.
La felpa sapeva di buono, sapeva di lui, e non avrebbe più voluto togliersela.
Alla fine andarono alla partita e lei passò tutto il tempo con Juliet e Jace. Poi alla festa Matt tornò tutto suo e ne fu contentissima. Le ragazze la guardavano sempre come se volessero ucciderla, ma ormai non ci faceva nemmeno più caso.
Quella sera Matt la riaccompagnò a casa, ma a causa di una chiamata della madre non potette fermarsi.
Il giorno seguente lo aspettò fuori casa per andare a scuola ma di Matt nemmeno l'ombra. Fece tardi a scuola ed entrò alla seconda ora, gli aveva inviato un messaggio, ma non aveva ricevuto risposta.
Per il resto delle ore non potè non pensare a lui, non si presentò nemmeno a mensa.
<< È strano, non è da lui, non mi avrebbe lasciato a piedi senza avvisarmi prima, o comunque si sarebbe fatto sentire ora>> disse Angie preoccupata.
<< Hai ragione, non è da lui, non risponde nemmeno ai nostri messaggi>> continuò Juliet, anche lei era preoccupata per Matt.
<< Ho chiesto alla squadra di football e ai suoi compagni di classe, nessuno l'ha visto>> continuò Jace.
Poverino, aveva la faccia più bianca di Angie, era quello che lo conosceva da più tempo, il suo migliore amico, sapeva più di tutti che Matt non scompariva così.
<< Forse potremmo provare a chiamare a casa sua>> disse Angie e finita la frase le squillò il cellulare.
<< Pronto>> disse lei.
<< Tesoro, hai ricevuto una lettera, chi l'ha portata ha detto che era importantissimo che la leggessi subito>> disse la mamma.
<< Chi me l'ha portata?>> chiese Angie, con un filo di paura nella voce.
<< Una ragazzina tra i 13 e i 14 anni penso, capelli castano scuro, molto bellina, ha detto di conoscerti. Il nome iniziava per E se non sbaglio>>
<< Mamma si chiamava Emily?!>> chiese lei completamente spaventata.
<< Ah si, proprio così>> le disse la mamma.
<< Ora torno, non ho più lezione, a tra poco>> e così dicendo riattaccò.
<< Era mia mamma, ha detto che poco fa Emily ha portato un lettera, dicendo che dovessi leggerla subito, sono preoccupatissima e ho un brutto presentimento, vado a casa>> disse Angie.
<< Veniamo anche noi>> risposero in coro Jace e Juliet.
Così si diressero a casa di Angie e arrivarono dopo una decina di minuti.
Arrivata in cucina si fece dare la lettera dalla madre e salirono in camera.

Fear of lovingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora