Sisters and Brothers

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Quella mattina Angie era arrivata in anticipo e si era seduta sulle scale ad aspettare che suonasse. Erano le 7:50, a quell'orario non c'era quasi mai nessuno, quindi poteva stare tranquilla.
<< Ciao bellissima>> come non detto. Quel ragazzo arrivava sempre nei momenti inopportuni.
<< Cosa vuoi Aaron?>> rispose lei freddamente.
<< Niente, miss acidità, volevo solo salutarti>> si difese lui.
<< Ma tu non hai meglio da fare che dare fastidio a me?!>>
<< No, darti fastidio è il mio passatempo preferito>> le rispose lui.
<< E si vede>> bibisgliò lei, in modo tale che lui non la sentisse.
<< Tua sorella non c'è?>> le chiese dopo poco Aaron.
<< No, viene dopo. Io sono venuta con James>>
<< Tuo fratello giusto?>> chiese Aaron e lei rispose con un cenno affermativo.
<< Certo che siete in tanti oh. Io ho solo una sorella piú piccola>> commentò Aaron.
Lei si sentí mancare un momento e sentí le lacrime minacciare di uscire. Si, erano in tanti, ma prima erano di piú e non sarebbero piú tornati tali. Tre era un bellissimo numero, ma loro dovevano essere in quattro e non le stava bene che non fosse cosí. Non l'aveva accettato cinque anni prima e non l'accettava nemmeno ora.
Nonostante la guerra interiore che stava combattendo, trovò la forza per chiedergli << quanti anni ha?>>
<< 6, si chiama Anne>> la informò lui.
<< È un bel nome, sicuramente sarà bellissima>> commentò Angie.
<< Si lo è, per me è la principessa piú bella che ci sia. Uno di questi giorni te la presento, andreste molto d'accordo>> constatò Aaron.
<< Tu dici?>>
<< Si ne sono certo>>
La conversazione si stoppò lí e lei si perse nuovamente nei suoi ricordi.

Un anno prima
16/10/2014

La settimana era passata nel migliore dei modi. Lei e Matt avevano legato tanto e litigato poco, un record per loro.
Ed eccolo lí, Matthew Macconnor, in tutta la sua sfacciataggine, ad aspettarla fuori scuola. Stava aspettando proprio lei ed Angie ancora non ci credeva. Non avrebbe mai immaginato di poter legare con quel ragazzo. L'aveva sempre evitato e considerato arrogante, ma aveva sbagliato. Si era sbagliata su tutto ed aveva giudicato un libro dalla copertina e non avrebbe potuto errare in maniera peggiore.
Aveva scambiato il suo dolore nascosto bene per arroganza.
Ora era felice di averlo aperto quel libro perchè, nonostante non lo conoscesse bene perchè lei lo sapeva che lui nascondeva altro, sapeva qualcosa di Matt. Lo conosceva meglio di tutti gli altri e ne era felice, perchè lui aveva deciso di raccontargli parti della sua vita. Aveva deciso di raccontarle proprio a lei e se ne sentiva onorata.
<< Ciao >> lo salutò lei.
<< Ciao bellezza>> rispose lui dandole un bacio sulla guancia.
<< Chi hai alla prima ora?>>
<< Letteratura, tu?>> gli rispose Angie.
<< Econonia aziendale>>
<< Allora ci vediamo in giro>> lo salutò lei.
<< No, ti accompagno, la mia classe è vicina alla tua>> la contraddí Matt.
Lei annuí, non ci provò nemmeno a controbattere, perchè tanto lui faceva sempre di testa sua, era insopportabile.
Arrivati fuori alla classe di letteratura si salutarono. Proprio mentre stava entrando in classe si sentí chiamare e si girò.
<< Cosa vuoi ancora da me Matthew?>> chiese divertita.
<< Oggi pomeriggio stai con me, dobbiamo fare una cosa importante>>
<< Va bene>> acconsentí lei ridendo, ultimamente amava trascorrere il suo tempo con lui. La faceva sentire protetta e poi stava inspiegabilmente bene.
Le lezioni passarono velocemente ma non aceva visto Matt nemmeno una volta dopo quella mattina. Ciò però non la preoccupava piú di tanto perchè si sarebbero visti a pranzo.
Era sempre lo stesso tavolo, come se glielo conservassero. Si avviò in mensa e li vide da lontano: Matthew, Jace, Juliet, Cass e James.
Anche i miei fratelli si erano integrati bene e si era formato un gruppi molto strano, ma andava bene cosí, loro andavano bene cosí.
<< Hei>> salutò tutti.
<< Oggi non ti ho proprio vista, dove sei stata?>> le chiese bisbigliando Matt.
<< A scuola Macconnor, dove volevi che fossi?!>> rispose lei tranquilla.
<< Non sei divertente>>
<< Infatti non volevo far ridere>> rispose lei ridendo.
<< Oltre che acida ti sei fatta anche antipatica>> le disse lui.
<< Cretino, una persona acida è sempre anche antipatica è una conseguenza. Toglimi una curiosità, tu non connetti mai il cervello alla bocca prima di parlare?!>> gli chiese lei.
<< Lo faccio, ma con persone come te non vale la pena sprecare la mia intelligenza>>
<< Scusa, hai paura di utilizzare quell'unico neutrone che ti ritrovi>> lo scherní Angie.
Lui sbuffò e si girò dall'altra parte quindi lei iniziò a parlare con gli altri.
<< Angie dopo hai lezione?>> le chiese Juliet.
<< No, perchè?>>>
<< Anche io ho finito, vieni a casa mia?>> le chiese Jul.
<< Non può, oggi ha promesso che sarebbe stata con me, dobbiamo fare una cosa importante>> rispose Matt al suo posto.
<< Traduco: lui mi ha ordinaro di passare la giornata insieme, io per non sentirlo lamentare ho acconsentito. Ah e lui, e sottolineo lui, dice che la cosa sia importante, ma io non so di cosa si tratti>> spiegò Angie.
<< Primo, non te l'ho ordinato e tu non hai acconsentito per evitare di sentirmi ma perché in fondo la mia compagnia ti piace. E secondo, la cosa è davvero importante, anche se tu non la sai. Non puoi sapere sempre tutto, maniaca del controllo>> bisbigliò l'ultima parte per non fargliela sentire, ma lei la sentí comunque. Sbuffò e decise di lasciar perdere.
<< Angie stasera però stiamo insieme, tutti e quattro intendo?!>> le chiese Jace. Quel ragazzo era un angelo, tutto il contrario di Matthew che era un diavolo. Era il suo personale diavolo, salito sulla terra per renderle impossibile la vita.
<< Certamente>> rispose sorridendo lei.
<< Ah, a lui sorridi e a me conservi tutto il tuo lato acido?!>> le chiese Matt.
<< Macconnor non è colpa mia se lui>> disse indicando Jace << è un angelo. E tu>> questa volta indicò Matt << sei un diavolo>>
<< Ahhh io impazzirò, un giorno mi chiuderete in un manicomio o in prigione per averla uccisa>> disse Matt e scoppiarono tutti a ridere.
<< Ma sicuri di non avere due anni, sembrate dei bambini>> disse Cass ridendo.
<< Ha cominciato lui>>
<< Ha cominciato lei>> dissero all'unisono.
<< Ecco, appunto>> esordí James.
La campanella suonò e si lasciarono con la promessa di rivedersi alla sera.
<< Ho la macchina, andiamo>> disse Matt. Lei sapeva che non aveva scordato l'episodio della moto, ma non voleva parlarne proprio ora.
Entrarono in macchina e regnò il silenzio, si sentiva solo la radio come sottofondo. Dopo qualche minuto parcheggiarono davanti ad una casa bellissima, era circa il doppio di quella di Angie e molto piú moderna, si notava già da fuori.
Matthew parcheggiò la macchina nel cancello ed entrarono in casa. Ecco, appunto, era una casa modernissima con un mobilio tutto tecnologico.
<< È casa tua?>> chiese Angie.
<< Si, ti piace?>> le domandò Matt.
<< È molto bella...>>
<< Ma..>> continuò Matt al posto suo.
<< Che ne sapevi volessi continuare?!>> chiese Angie.
<< Ti conosco, meglio di chiunque altro forse e so quando una cosa non ti piace fino in fondo, o quando hai altro da dire. Quindi dici>> la spronò Matt.
<< Per i miei gusti è troppo moderna, cioè è bellissima, ma io l'avrei preferita piú rustica>> si spiegò Angie.
<< Hai ragione, anche a me sarebbe piaciuta piú rustica>> e si sorrisero.
<< Vuoi qualcosa da mangiare o da bere?>> le chiese Matt.
<< Si, vorrei una bottiglina d'acqua>>
Si recarono in cucina, si accomodarono e le offrí la bottiglina d'acqua.
<< Ti posso chiedere una cosa?>> disse Matt all'improvviso.
<< Dimmi>> lei già sapeva cosa volesse, ma si sentiva pronta a rispondere.
<< Perché l'altro giorno, quando volevo farti salire sul motorino, hai reagito in quel modo>> chiese lui a bassa voce, come se alzandola avesse potuto rovinare l'atmosfera di calma che si era creata.
<< Per mia sorella>> disse soltante. Non dovette spiegarle quale, sapevano entrambi che non si stesse parlando di Cassandra.
<< Quando morí, era in ospedale, un amico l'aveva convinta a salire sul suo motorino ed avevano avuto un incidente. Lei aveva sbattuto la testa ed era entrata in coma. Dopo sei mesi i medici staccarono il macchinario che la teneva in vita, dicevano che non ci sarebbe stata piú speranza. Aveva solo 16 anni, era una bambina, non avrebbe dovuto morire così presto. Non doveva lasciarmi, lasciare James, Cass. Lei nemmeno se la ricorda lo sai?! Aveva cinque anni, era troppo piccola per ricordarla. Io invece la ricordo meglio, ma con il tempo i ricordi tendono a svanire ed io non voglio Matt. Non voglio dimenticarla, era mia sorella. Ogni tanto James mi parla ancora di lei, per ricordarla meglio ma fa male. Fa male da morire sentirne parlare e sapere che non tornerà piú. Mai piú>> aveva parlato piangendo e lui si era alzato e l'aveva abbracciata.
Ora erano solo loro due. Lei seduta su una sedia e lui che l'abbracciava. Lei singhiozzava, piangeva senza sosta e lui continuava a tenerla stretta, come se cosí facendo avesse potuto evitare che crollasse. Ne teneva insieme i pezzi, e li ricuciva lasciandole leggeri baci sulla testa.
Restarono cosí per un tempo indeterminato e quando si staccarono luinle lasciò un bacio sulla guancia e le porse un fazzoletto.
Non le chiese niente, sapeva quando le era costato aprirsi e gliene era grato. Grato perchè come lui aveva lasciato che lei lo conoscesse anche lei gli aveva regalato pezzi della sua vita.
Erano strani quei due, ma si volevano come non mai.
<< Devo prendere Alison ed Emily a scuola, mi accompagni?>> le chiese Matt.
<< Certo, ma chi sono?>> domandò Angie, ormai si era calmata, aveva solo gli rossi, testimonianza del suo pianto.
<< Le mie sorelline>> disse Matt e lei potè sentire la sua voce addolcirsi.
<< Quanti anni hanno?>>
<< Alison 7 ed Emily 13>> rispose lui.
<< Allora andiamo>> affermò Angie. Entrarono in macchina e dopo poco arrivarno fuori scuola. Uscirono e aspettarono le sorelle di Matt. Lui doveva volere loro un gran bene, lo si notava da come ne parlava. La sua voce si addolciva senza nemmeno che lui lo volesse. E poi lei lo sapeva, lui dava l'anima alle persone che voleva bene, lo sapeva perchè ora lei rientrava tra quelle. Era un cerchio ristretto: c'erano le sue sorelle e forse anche i suoi genitori, lei non poteva saperlo, non ne avevano mai parlato; c'era Jace ed ora c'erano anche lei, Juliet, Cass e James. I suoi pensieri furono interrotti dal suono di una campanella. Dopo poco vide tanti ragazzi riversarsi per strada.
Dopo poco una bambina dai capelli nerissimi si avvicinò a Matt e lui la prese in braccio lasciandole un bacio sulla testa. Lei sorrise notando che lo facesse spesso, anche con lei.
Quella doveva essere Alison. La bimba la squadrò e le sorrise porgendole la mano.
<< Piacere, io sono Alison. Tu come ti chiami?>> le chiese la bimba.
<< Io sono Angie>> le rispose stringendole la mano.
<< Sei un'amica di Matt?>>
<< Si, sono un'amica di Matt>> rispose Angie.
<< Sei davvero bella>> le disse Alison.
<< Grazie>> disse lei arrossendo.
Dopo qualche minuto arrivò anche una chioma castana. Ma non il castano di Matthew, era un castano scuro. Dato dall'insieme del castano chiaro di Matt e del nero di Alison.
La ragazza andò da Matt e lo abbracciò e lui le lasciò un bacio in testa. Quella sicuramente era Emily.
<< Emily, lei è un'amica di Matt, Angie>> disse Alison, presentandola.
<< Piacere Angie>> disse lei.
<< Piacere>> rispose Emily, un poco scostante. Ma non la stava guardando con odio, negli occhi aveva solo una punta di paura e per questo Angie non se la prese. Lei aveva capito, Matthew ancora no ed infatti sembrava scosso dal comportamento della sorella. Emily aveva paura che Angie gli rubasse suo fratello. Lei lo sapeva, aveva provato le stesse cose quand'era piccola e James le presentava qualcuno. Eppure sapeva che dietro quella gelosia c'era altro, e forse non ora, ma piú in là avrebbe scoperto cosa. Matt si scusò con lo sguardo per il comportamento di Emily ed entrarono in macchina.
<< Angie rimani un poco con noi?>> chiese Alison quando furono arrivati.
<< Se non sono di disturbo resto volentieri, grazie>> disse Angie e Matt le sorrise.
<< Vuoi vedere le Winx con me, per favoreeee>> le chiese Alison.
<< Ma certamente, non me le perderei per nulla al mondo>> rispose Angie.
Stettero tutto il pomeriggio sul divano guardando le Winx. Alison era una bambina molto solare e avevano legato tanto. Emily invece era piú scostante ma piano, piano si stava avvicinando anche lei.
<< Noi andiamo a preparare la merenda vero Alison?>> chiese Matt alla bimba.
<< Siiii, io la preparo ad Angie>> e cosí dicendo le lasciò un bacio sulla guancia e si avviò in cucina.
<< Emily>> la chiamò Angie.
<< Uhm>> rispose lei.
<< Io non voglio rubarti tuo fratello lo sai?!>> le disse Angie << davvero, siamo solo amici. Anch'io ho un fratello maggiore, so cosa si prova quando tuo fratello rientra con una ragazza e pretende di presentartela>> continuò lei.
<< La prima volta che portò una ragazza a casa io le vomitai sulle scarpe pur di farla andare via>> le spiegò Angie.
<< E alla fine andò via?!>> le chiese curiosa Emily.
<< No, si cambiò scarpe e dopo James mi sgridò anche>> spiegò Angie ed entrambe scoppiarono a ridere.
<< Lui di solito porta sempre ragazze antipatiche, tu sei diversa. Sinceramente, la prima ragazza che portò a casa scappò per disperazione perchè io ed Alison avevamo fatto una coalizione>> spiegò Emily.
<< Davvero?! E che successe?>> chiese Angie curiosa.
<< Le rendemmo la vita impossibile e dopo convincemmo Matt a lasciarla>> continuò Emily.
<< E lui la lasciò?>> chiese Angie.
<< Si, noi siamo pur sempre le sue sorelline>> spiegò Emily.
<< Okay, questo mi servirà come promemoria>> disse Angie.
<< Tranquilla, tu sei simpatica, mi piaci e piaci anche ad Alison>> le disse Emily.
<< Grazie, davvero. Emily, lo so che il tuo prendere le distanze non era legato solo al fatto che pensassi fossi antipatica, ma non voglio che tu me ne parli se non te la senti. Però sappi che se tu un giorno avessi voglia di parlare con qualcuno, io ci sono, anche se mi conosci a malapena>> disse Angie.
<< Grazie Angie, ti avevo giudicata male, davvero>> disse Emily e l'abbracciò.
In quel momento rientrarono Matt ed Alison e porsero loro la merenda.
Matthew la guardava e sorrideva e si era creata una bellissima scena. Loro quattro sul divano a mangiare, con la televisione accesa. Un quadretto stupendo ma Angie doveva andare via si era fatto tardi.
<< Matt io devo andare via, passano autobus di qua?!>> chiese Angie.
<< No, ti riaccompagnamo noi>> dissero Emily ed Alison in coro.
<< Si, ti riaccompagnamo noi>> le disse Matt. Si misero in macchina e dopo poco arrivarono a casa di Angie.
<< Volete scendere, magari ordiniamo una pizza, perchè io non so cucinare>> disse Angie ridendo.
<< Non vorremmo dare fastidio e poi devo vedere Jace se vuole uscire>> rispose Matt.
<< Davvero, a casa i miei non ci sono perchè sono in viaggio per lavoro. James è ad una festa e Cass con i suoi amici, non disturbate. Magari chiamiamo Jul e Jace e stiamo insieme>> propose Angie.
<< Va bene>> acconsentí Matt.
Dopo un'oretta erano già tutti da Angie a mangiare la pizza e a parlare del piú e del meno.
<< Angie quanti fratelli hai?>> le chiese Alison.
<< Due, un fratello ed una sorella>> rispose Angie.
<< Hanno la tua stessa età?>>
<< Mio fratello è piú grande di un anno e mia sorella piú piccola di un anno di me>> spiegò Angie.
Dopo poco sentirono la porta aprirsi e una figura comparve in salone dove erano seduti.
<< Signorina>> la salutò Natalia.
<< Hei, com'è andata la serata libera?>> le chiese Angie.
<< Bene. Salve signorina Juliet. Signorina Michtell avrebbe potuto avvertirmi che avreste invitato qualcuno a casa, sarei rimasta a cucinare>> le disse Natalia.
<< Assolutamente no Natalia. Ora tu vai in camera e dormi o rimani qui seduta a parlare con noi ma non fai nessun tipo di servizi, intesi?>>
<< Ma...>> tentò Natalia.
<< Niente ma>> le disse Angie.
<< Va bene, allora vado a dormire. Buonanotte signorina e buonanotte a tutti voi>> disse Natalia.
<< Chi era?>> chiesero poi in coro tutti tranne Juliet.
<< Era Natalia, è stata la mia balia fin da quando sono in questa casa. È la cameriera e la cuoca. Una specie di seconda mamma per me>> spiegò Angie. Annuirono tutti e tornarono a guardate la televisione.
Verso le undici e mezza Matt, Alison, Emily e Jace andarono via e Juliet rimase a dormire con lei.
Quella era stata davvero una giornata strana, ma le era piaciuto. Aveva conosciuto Alison ed Emily e ne era felicissima, aveva passato tanto tempo con Matt e la sera avevano anche mangiato la pizza tutti insieme.
Quella sera tra le due amiche non ci furono urla ma solo sguardi e sorrisi complici.

Spazio autrice

Scusate il ritardo ma ho avuto dei problemi e pochissime idee.
Spero che il capitolo vi piaccia perchè Angie e Matt si sono avvicinati e lei si è aperta. Abbiamo scoperto anche qualcosa sulla morte della sorella e lei come la viveva e come invece la vive ora.
Spero davvero che ci capiate qualcosa anche se so di complicare sempre un poco le cose ma vabbe scopriremo tutto.

Fear of lovingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora