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SORPRESA!

No, come avrete notato non siamo ancora arrivati all'ultimo capitolo lool

Leggete le note autore in fondo al capitolo e godetevi i larry ;)

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Una settimana dopo

Mi asciugai la fronte con la manica della mia maglietta preferita. Afferrai il vassoio pieno di bicchieri zeppi di liquidi colorati con tanto di ombrellini e cannuccia.

Senza perdere tempo mi diressi verso il tavolino vicino alla finestra, circondato da quarantenni che ridevano rumorosamente e che non si curavano di essere più silenziosi, non rispettando così la quiete e la pazienza delle persone dei tavoli vicini.

Con un sorriso, finto come il sedere della cameriera che mi aiutava con i turni nel bar, sistemai gli ordini sul tavolino e il più cordialmente possibile mi dileguai per controllare la situazione negli altri tavoli. Riferì ad ognuno di loro di essere disponibile in qualsiasi momento, assicurandomi anche che i loro ordini fossero già stati presi e che non stessero aspettando da troppo tempo. Subito ritornai dietro al bancone e con un'incredibile velocità-- acquisita grazie all'esperienza e l'abitudine-- preparai due Mojito e un Long Island per la coppia di ventenni vicino all'entrata. Aspettavano già da quindici minuti buoni.

Intravidi Pamela-- la ragazza bionda con vestiti decisamente troppo succinti per un posto di lavoro-- messaggiare con il cellulare poco distante da me con un sorriso a dipingerle il viso truccato.

"Pamela, potresti per favore mettere da parte il telefono. Le ragazze del tavolo sette sono lì da mezz'ora ad aspettare. Va da loro, dannazione!"

Lei alzò gli occhi dallo schermo luminoso e mi lanciò una mezza occhiataccia.

"Agli ordini...capo"

Roteai gli occhi.

Solo perché volevo che il personale fosse il più efficiente possibile non significava che fossi il capo. Volevo che questo bar mantenesse una certa reputazione e continuasse a dare il meglio di sè anche in giornate come queste.

Dovevo tanto a Dave, e questo era uno dei modi per riscattare il mio debito.

Finì di preparare i due drink prima di quanto pensassi e senza aspettare oltre li servì ai due clienti, scusandomi sinceramente per il ritardo. Avevamo bisogno di soldi per portare avanti la baracca e non potevo permettermi che il locale perdesse clienti invano.

Mi asciugai le mani sul grembiule e guardai il locale pieno zeppo di persone. Vidi qualcuno sollevare la mano per attirare la mia attenzione e velocemente mi ci avvicinai. Dopo aver recepito l'ordine del signore di mezza età, ritornai al bancone e preparai il caffè richiesto. Mi accorsi che c'erano già persone pronte per pagare i loro ordini e cordialmente chiesi loro di pazientare qualche minuto.

Avrei volentieri ucciso chiunque diceva che lavorare in un bar era un semplice e rilassante passatempo.

Quasi rovesciavo il liquido scuro sul pavimento mentre a passi veloci ritornavo dal cliente. Dopo essermi conto che per adesso non c'era bisogno di me-- e che Pamela stesse davvero lavorando-- ritornai dietro il bancone per far pagare alcuni dei clienti. Notai che si era già formata una lunga fila.

Almeno gli affari non andavano così male.

Subito dopo aver fatto pagare l'ultimo cliente, Pamela mi si avvicinò e con fare annoiato mi chiamò.

"Harry"

Alzai brevemente lo sguardo su di lei con fare disinteressato e leggermente irritato. Stavo lavorando, per la miseria, non volevo essere disturbato per futili chiacchiere cui era solita rivolgermi ogniqualvolta non voleva fare il suo dovere. La spinsi a continuare con un'alzata di sopracciglio.

The Barman ➼ Larry FanfictionOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz