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Prendiamoci un momento per ammirare la rara bellezza di questo ragazzo, parte due.

Harry abbottonati quella camicia, grazie prego ciao.

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"Zayn, non voglio"

"Infatti non devi volerlo." Fece spallucce lui "Sei obbligato a farlo"

Zayn stava scegliendo i vestiti da farmi mettere per la serata al locale di Harry ed io, ovviamente, cercavo in tutti i modi di convincerlo a non andare e farmi restare a casa.

Quanti anni avevo, otto? Patetico.

"Che figura ci faccio?" Piagnucolai seppellendo il viso tra le mani.

"È colpa tua, sei stato un completo stronzo. Non hai nessuna giustificazione a riguardo"

"Grazie, adesso mi sento molto meglio" risposi sarcasticamente.

"Infatti non volevo farti sentirti meglio." Mi lanciò un'occhiata indecifrabile "Devi imparare a capire i tuoi errori ed affrontarli. Stan non sarà sempre una giustificazione valida a tutto" rispose con cruda sincerità.

"Da quando prendi le parti di Harry?" Commentai acido.

"Da quando il mio migliore amico si è rivelato un ragazzino capriccioso che non riesce a reagire ed andare avanti"

"Non sono passate neanche due settimane!" Mi giustificai.

"E questo non significa che puoi fare cazzate e pensarla di passarla liscia"

Alzai le braccia al cielo "Cosa ho fatto di così orrendamente sbagliato ed imperdonabile?"

"Ti rendi conto che potevi far perdere il lavoro ad Harry?" Si voltò con ovvietà nella mia direzione, alzando un sopracciglio incredulo.

Roteai gli occhi "Come se non potesse trovarne un altro"

Scosse la testa "Tu non capisci" sospirò esausto.

"Perché quel lavoro è così dannatamente importante?"

"Quel bar è tutta la vita di Harry. Letteralmente. Il proprietario è quasi come un secondo padre per lui, ha vissuto lì quasi tutta la sua adolescenza e--" Poi si fermò e mi lanciò una veloce occhiata "Non importa, tu cerca solo di non metterlo nei guai"

"Se ritorno lì, probabilmente mi urlerà contro e lo metterò sicuramente nei guai con il suo capo" esclamai ingenuamente, trovando ogni possibile scusa per non andare.

"Harry non è il tipo che grida contro le persone." Zayn afferrò un pantalone nero e una maglietta azzurra "Ecco, vestiti. Tra cinque minuti ti voglio davanti l'entrata"

"Ricordami ancora una volta perché diavolo sto mettendo in pericolo la mia vita e il mio orgoglio?"

"Non era forse questo che volevi ieri?" Alzò un sopracciglio Zayn "Devi chiedere scusa ad Harry"

"E ricordami ancora una volta perché sei così amico del barista?"

"Perché ha evitato di spaccarti la faccia davanti a tutti" rispose lui uscendo dalla mia stanza.

Sbuffai come un bambino e osservai i vestiti che Zayn mi aveva preparato.

Assolutamente patetico.

                          ~ ~ ~

"Tu vai a sederti lì in fondo, io vado a prendere qualcosa da bere" mi gridò Zayn all'orecchio, sovrastando il rumore della musica.

Fortunatamente, più ci si allontanava dal bancone degli alcolici più la musica si affievoliva, quindi andai volentieri a sedermi in un tavolo in fondo alla sala, evitando così anche il barista. Due piccioni con una fava.

The Barman ➼ Larry FanfictionDonde viven las historias. Descúbrelo ahora