22/23. Fuori con il dottor Solace

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Leo pensò per tutto il tragitto fino alla sua cabina cosa fare con James. Will aveva avuto ragione con quella frase.

A me dispiace lasciarlo alle cure dei tuoi fratelli tutto il giorno.

Dei, perché non ci aveva pensato lui? Infondo era il padre di James, non il forse fidanzato del padre! Forse Will, con la sua bellezza, lo aveva folgorato, e fatto dimenticare le sue mansioni come padre. Non andava bene. Non andava affatto bene.

Quando entrò in cabina, gli occhi dei suoi fratelli presenti nel salone si puntarono su di lui.

«Leo non ha dormito qui, e rientra con l'aria soddisfatta.» disse Paul, sorridendo. «Scommetto cinque dracme che ha fatto sesso.»

«Non ha i vestiti di ieri sera, quindi io scommetto che è solo uscito presto.» disse Jared, tirando fuori una decina di dracme.

«Sono vestiti del Campo, può averli trovati in qualsiasi cabina.» sbuffò Jess, fissando Leo.

«James non si è lamentato perché il padre non c'era, quindi sono dell'opinione che ha dormito qui con lui.» disse Mike, sedendosi in braccio a Jared, che lo spinse via in fretta.

«James si è addormentato sul divano ieri sera, ovvio che non si è lamentato.» sbuffò Paul, scuotendo la testa.

Nel mentre, Leo era arrossito fino a diventare color peperone. Saltellò da un piede all'altro, con la vana speranza che i suoi fratelli la smettessero di parlare così tranquillamente della sua vita sessuale.

«Dov'è James?» chiese Leo a Steve, abbassandogli il fumetto.

«Al campo di fragole con Nina e Butch.» disse Steve, guardandogli la mano. «Non sei rientrato ieri sera.» aggiunse, abbassando la voce.

«Steve, proprio tu, stati zitto.» rispose Leo, uscendo in fretta dalla cabina mentre i suoi fratelli iniziavano a litigare sulle cose presunte fatte da Leo quella notte.

Il figlio di Efesto si diresse al campo di fragole, e individuò James sulla gambe di Butch mentre Nina passava loro le fragole. Per qualche minuto rimase in disparte a guardarli: James sembrava davvero felice con loro, in una famiglia.

Mentre Nina passava una fragola a Butch, James spostò lo sguardo felice e vide suo padre.

«Papa!» urlò, saltando via dalle braccia di Butch e correndogli incontro.

Leo sorrise e allargò le braccia, e il figlio gli saltò addosso. Mentre si stringevano forte, Leo ebbe una fitta ai fianchi. Ecco che il piacere del sesso mattutino scompariva di botto.

«Papa?» mormorò James, notando la sua smorfia, e Leo fece un sorriso a trentadue denti.

«Sto bene, piccolo.» disse, accarezzandogli i capelli. «Ti stavi divertendo con lo zio Butch?»

James annuì entusiasta, e Leo lo portò dagli altri due. Erano una bella coppia. Non si scambiavano mai effusioni in pubblico, e potevano anche non vedersi per giorni. Nessuno dei due avrebbe ferito l'altro.

«Ciao Leo.» sorrise Butch, alzandosi in piedi. Era sempre più alto e grosso di lui, con i capelli scuri sparati in tutte le direzioni.

«Ciao Butch. Ti vedo in forma.» Leo fece scendere James, che tornò a sedersi mangiando le fragole dal cestino di Nina.

«Mi tengo in allenamento tutti i giorni. Tu invece... sempre al lavoro?»

Leo annuì, accarezzando i capelli del figlio, e accettando una fragola. Mentre se ne gustava una particolarmente rossa, Leo si rese conto che non aveva mai fatto colazione con Will, nelle due mattine che si era svegliato in sua compagnia.

Io non amo gli uomini. Amo solo luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora