Sentivo gli occhi di tutti puntati su di me, la pelle bruciava, le guance erano calde.

Aiden mi spinse il suo piatto, davanti a me.

Lo guardai perplessa e stavo per chiedergli se fosse stupido o semplicemente non mi avesse ascoltata quando vidi la sua fetta di torta davanti a me sul tavolo.

«Mangia. Quella non le ha le arachidi...» spiegò.

Stavo per chiedergli come mai, ma lui mi anticipò «Anche io ne sono allergico.»

Non mi stava guardando: teneva il gomito sul tavolo ed il mento appoggiato al pugno chiuso.

Il silenzio era di tomba, non sapevo cosa fare, alternavo lo sguardo dalla torta al ragazzo davanti a me.

A spezzare quella calma fu il click di un cellulare ed il flash della foto scattata.

«Questo giorno voglio ricordarmelo: Aiden che è gentile... quando mai è successo fino ad ora?» esclamò Brad con il cellulare ancora in mano.

Un coro di risate scoppiò, ma io ed Aiden ci stavamo guardando ancora in silenzio.

Deglutii nuovamente, poi strinsi forte i denti e rilassai i muscoli. Avevo il cuore a mille per l'agitazione, poi mi rilassai di nuovo. Tra il frastuono delle risate e la poca attenzione degli altri, mi rivolsi ad Aiden e gli sorrisi «Grazie.» mormorai, prendendo un pezzetto di torta.

Avevo ancora una strana sensazione addosso, come se qualcuno mi stesse fissando, ma tutti erano intenti a deridere l'amico per la sua gentilezza inaspettata. Tutti tranne uno.

Alec era immobile a fissarmi con la bocca semiaperta ed entrambi i gomiti appoggiati al tavolo. Lo guardai anche io per qualche secondo accigliata. Perché era tanto sorpreso?

«Gli hai sorriso...» disse infine.

«Era un ringraziamento. Non montarti la testa. È gentilezza.» risposi addentando un altro pezzo di torta.

«Interessante...» lo sentii mormorare, ma non diedi peso alla cosa e finii la torta con un ultimo morso.

«Bene! Io direi che potremmo andare a vedere il film a questo punto.» annunciò Renae, alzandosi dal tavolo e lanciando un'occhiata ad Alec.

Mia, come deciso, aveva ignorato per tutto il giorno Elias, ed il ragazzo sembrava risentirne. Quando salimmo in camera e lei non rispose alla sua domanda, pensai che sarebbe scoppiato da un momento all'altro, e quando lei mi guardò per farmelo notare, le feci l'occhiolino per sostenerla.

La stanza era sempre sotto sopra, ma non me ne meravigliai, in fondo erano adolescenti e non avevano tempo per curarsi di una stanza del dormitorio.

Fu Alec a chiudere la porta, e mentre tutti si sistemarono sui due letti o a terra sul tappeto, io me ne stetti lì in piedi senza sapere bene cosa fare, fino a quando le luci non si spensero e sussultai, sentendo il cuore pompare sempre più forte. Di colpo la televisione si accese e feci un balzo per lo spavento, ma nessuno sembrò accorgersene –fortunatamente per me- e mi sedetti a terra, con la schiena al muro e le gambe premute contro il petto.

«Ultima chance per cambiare il film.» annunciò Alec e subito i ragazzi premettero le mani sulla bocca di Mia e di Taylor, le quali cominciarono a protestare.

«Molto bene!»

Alec mise il DVD e schiacciò il tasto play, poi si gettò sul suo letto, dove già era seduta Renae. Brad e Taylor erano come me sul pavimento, mentre Elias sedeva accanto a Mia sulla poltrona nel tentativo di ricevere qualche tipo di attenzione da lei, che non arrivò. Per un istante mi sentii fiera di quella ragazza, perché riusciva a gestire molto bene la situazione. Infine, Chad ed Aiden erano comodamente stravaccati sul letto di quest'ultimo.

SORRIDIMIWhere stories live. Discover now