Capitolo 1

12.3K 494 299
                                    

Dimenticare non e' facile, le ferite sono guarite ma al loro posto porto ciccatrici sul cuore invisibili a occhio nudo, ma purtroppo presenti e a volte ancora dolorose.
Spesso mi ritrovo ad ammirarmi allo specchio chiedendomi se tutto quello vissuto con "Lui" e' davvero avvenuto, ogni volta lo specchio riflette quel piccolo particolare che porto sul corpo...la frase incisa su pelle e' la prova reale di quello che eravamo e quello che non abbiamo piu',tutto era reale .
Sono passati tre lunghi anni, tre anni senza lui, persa, vuota, ho dovuto imparare ad affrontare il tutto e a fatica mi sono rialzata ritrovandomi a cercare di rimpare a camminare senza il suo appoggio.
Ho avuto modo di viaggiare parecchio con Jay e qualche volta con Lizzy siamo stati in mete paradisiache e in luoghi che sembravano essere dimenticati dal genere umano, dove il tempo sembrava non avesse influito sul loro modo di vivere .
Mi ha aiutato a capire che non importa quanti chilometri farai quello che hai nel cuore ti seguira' ovunque tu vada.
Ho finito la scuola, rimediando al mio mese di sospensione con un corso estivo ,una volta tornati dalla nostra prima vacanza .Mi sono iscritta per studiare legge ma dopo qualche mese
ho abbandonato,non faceva per me ma almeno ho provato . In una di quelle vacanze per una scommessa ho imparato a fare cocktail ed e' cosi' che ho capito cosa avrei voluto fare e dopo aver abbandonato scuola ho iniziato a lavorare in diversi locali .
Il primo anno e' stato quello piu' duro molte volte mi sono ritrovata a cercare il suo viso in mezzo a sconosciuti, e tutte le volte non trovando quegli occhi che mi hanno rubati il cuore mi spezzavo dentro .
Un anno di struggenti pianti che ho superato grazie all'amore incondizionato di parenti e amici.
Di "Lui" rimane solo un nome e un nickname senza mai aver scoperto il suo cognome, perche' a me bastava conoscere lui a quel tempo, anche se a dire il vero non lo conoscevo affatto.
Nick ha provato a chiamarmi i primi tempi, ma non ho mai risposto, non avrei potuto, non mi avrebbe mai detto dove si trovava "Lui" da buon amico che era non lo avrebbe mai tradito e dopo l'ultima volta dove ha fatto quella specie di dichiarazione ho preferito allontanarlo del tutto .
Mark e' stato un problema sembrava mi seguisse ovunque andavo, ho provato a spiegargli che non ero interessata ma lui testardo si era impuntato che piu' tempo passevamo insieme e piu' io mi sarei fatta prendere da lui, cosa poco credibile perche' piu' lo vedevo e piu' mi dava sui nervi.
Cosi' esaperata gli ho presentato una compagna di corso Lucy e da quel giorno hanno sempre fatto coppia fissa e ora vivono insieme .
Nathan si e' rivelato un buon amico e qualche volta siamo usciti insieme per una pizza o un semplice gelato.
E' ancora il solito dongiovanni dice che lui e' come "un' ape libero di volate di fiore in fiore senza doversi soffermare". E come dargli torto! e' giovane , un bel ragazzo e con un bel fisico, se lo puo' permettere .
Io e Lizzy abbiamo fatto progetti per trasferirci e quando i suoi due anni di corso per segretaria d' azienda sono finiti ci siamo trasferite, ed ora siamo qui nella bellissima Chicago.
Convincere Jay e' stata una vera impresa, ma ho puntato i piedi ricordandogli che anche se non legalmente ma bensi' biologicamente , avevo di gia' compiuto i miei fatidici ventun'anni quindi le mie decisioni le prendevo io . Cosi' ho preso in mano la mia vita, visto che le minacce e persone che volessero farmi del male sembrano essere sparite nel nulla, ho avuto la sua benedizione.
Mckenna era titubante ma dopo avergli spiegato che e' la mia vita , si e' rassegnato ad accettare la mia scelta, con la clausula che avessi suoi uomini a controllarmi.
Il trasloco e' avvenuto quattro mesi fa' di cui i primi due li ho spesi vivendo insieme a Lizzy.
Ma non poteva funzionare per via dei nostri orari differenti cosi' ora sono due mesi che mi sono trasferita in un appartamento al piano superiore del locale dove lavoro .

Ed e' qui che e' riniziato tutto ....di nuovo

-Sienna mi senti ?-chiede piccata Lizzy alzando la sua tazza di caffe'.
Siamo sedute in una tavola calda, dove ci siamo ritrovate per pranzare insieme, cosa che avviene due volte a settimana.A volte riesco ancora a perdermi nei ricordi, chiudendo fuori il resto .
-Certo che ti sento e solo che mi ero leggermente zoonata - le rispondo.
Lei mi lancia uno dei suoi sguardi assassini.
-E allora dimmi di cosa stavo parlando? - chiede sospettosa portando la tazza alle labbra .
-Stavi raccontando del tuo capo e di come lui non ti veda -rispondo pronta.
Per la verita' non ho ascoltato nemmeno una parola, ma da tre mesi ,da quando ha inziato a lavorare per la "Inc and export " la compagnia in cui lavora come segretaria, non smette un secondo di parlare del suo capo .
Mi fulmina con i suoi occhi -Ti va bene che hai azzeccato -dice agitandimi il dito di fronte .
Il telefono dalla borsetta mi segnala che ho ricevuto un messaggio, cosi' con uno sguardo di scuse mi chino ad estrarlo .
Il messaggio dice " Il tempo stringe " le due parole ingrado di mettermi in agitazione e farmi venire le palpitazioni.Dannazione.
Lo so che il tempo sta finendo sono due mesi che rimando, e ora sono arrivata al punto in cui non ho molte scelte .
Ripongo nuovamente il telefono nella borsetta e rialzo lo sguardo su Lizzy .
-Hey tutto bene ? -chiede apprensiva, sicuramente avra' notato il mio cambio di umore .
-Tutto bene- la rassicuro sforzando un sorriso .
Lei mi guarda scettica prima di rituffarsi nella sua preferita conversazione "il suo capo" .
Quell' uomo dev'essere cieco per non accorgersi di lei .
La sua chioma bionda ora arriva alle spalle,fisico statuario, occhioni color dell' ambra e sorriso solare, ma io dico come fa a non notarla? .
Le ha provate di tutte per farsi notare, minigonne, pose tentatrici, gentilezze di ogni genere e sorrisi ammicanti.Ma lui niente e' troppo preso dal lavoro per poterlo immischiare con il piacere.
-Senti facciamo cosi' portalo al locale questa sera sono sicura che dopo un paio di bicchieri sara' piu' propenso ad aprirsi -la interrompo guardando il mio orologio.
La mia pausa e' finita da ben venti minuti e sono in enorme ritardo rischio di sentirmi una ramanzina da Ricco se non mi muovo ad andare .
-Tu dici? - mi domanda, trepidante.Le sue rotelle sembrano aver ripreso a funzionare .
-Si' dico! ...tentare non costa nulla, devi solo portarlo, e a farlo bere ci penso io -rispondo facendole un'occhiolino alzandomi.
Sperando che il mio piano per avvicinarli funzioni.
-Potrebbe funzionare -dice saltando su dalla sedia,allungandosi sul tavolo per abbracciarmi -E' una brillante idea -mi stritola a se .
-Ok ok ora a cuccia, devo proprio andare se non voglio morire dietro un' altro abbraccio, quello dove ritroveranno solo le impronte digitali sul mio collo.- dico in tono drammatico -ci vediamo al locale - dico resistuendole l' abbraccio e un bacio sulla guancia .
-A questa sera -mi saluta lei con un sorriso .
Il "Cuba Libre" dove lavoro rimane fuori citta' e per arrivarci ci vanno altri venti minuti cosi' di corsa raggiungo la macchina. Il traffico e' sempre un'incubo cosi' dopo trenta minuti faccio il mio ingresso.
Il locale e' molto spazioso decorato moderno con colori sgargianti un lungo ripiano con uno specchio sul retro decora il bancone del bar, tavolini e divanetti sono nell'altra estremita' e un piccolo palco che solitamente accoglie i vari talenti resta sulla destra .
Donna, una ragazza con i capelli mogano , due occhioni marroni e un fisico esile mi viene incontro.Lei lavora qui da ben tre anni come cameriera .
-Finalmente sei arrivata oggi sembra avere un diavolo per capello - si affretta a dirmi riferendosi al boss.
La sua espressione e' comica sembra esasperata e allo stesso tempo divertita.
-Me ne occupo io , vado ad affrontare il drago -scherzo prima di voltarmi e andare alla ricerca di quell'uomo esasperante.
Lo trovo intento a sbraitare ad un cameriere su come sia impossibile che i rifornimenti richiesti di Rum non siano ancora arrivati .
Mi avvicino facendo un bel respiro preparandomi alla sua sfuriata -Hey Ricco -lo saluto con un enorme sorriso .
-Tu!-dice portando i suoi magnetici occhi neri su di me -Dovevi essere qui un'ora fa' -dice fumando dalle orecchie.
-Hai perfettamente ragione perdonami !sai pero' come va a finire quando Lizzy inizia a parlare -mi discolpo dando la colpa alla mia migliore amica .
Ricco e' un bel ragazzo di colore,sui trenta cinque anni, con un fisico possente , alto e capelli neri come la notte, dal taglio corto . Cubano di nascita, Americano d'addozione da oramai piu' di dieci anni, con un forte accento a ricordare le sue origini .
-Succede ogni volta che vi ritrovate, ma almeno oggi contavo di vederti prima visto che quei dannati Rum non hanno fatto la loro apparizione -mi rimprovera.
Ha ragione mi ero completamente dimenticata che avrei dovuto chiamare per saper dove diavolo sono finiti .
-Quante storie !relax me ne occupo io, li chiamo immediatamente, ti assicuro che entro un'ora li faro' arrivare -lo rassicuro, prima che si faccia venire un'infarto.
Tiene al suo lavoro piu' di qualsiasi altra cosa.
Dopo aver fatto le mie chiamate minatorie e impartito ordini ai camerieri su come sistemare le varie bottiglie salgo finalmente a darmi una rinfrescata.
Il tepore del mio appartamento mi accoglie, nell'aria si sprigiona un profumo floreale grazie ai diffusori per ambiente che rilasciano la loro fragranza dando un senso di pulito e fresco accogliente.
Tutto il mio mondo e' racchiuso in questo piccolo paradiso di appena poco piu' di settanta metri quadri.
L' angolo cottura comprende una cucina non molto grande bianca laccata lucida, un piccolo tavolino in vetro rotondo con sedie ricoperte in pelle bianca e' posizionato da un lato.
Il soggiorno e' composto da un divano di tessuto color grigio e una poltrona dello stesso materiale rosso sono me disposti agli angoli della stanza .
Nel muro e' stata creata mensole orizzontali e vericali che divide sala dalla cucina dove sono riposte tutti i miei soprammobili.
Il mobile per la tv e' in vetro trasparente e un cassettone che richiama il grigio chiaro del divano e' al lato opposto a terra pavoneggia un tappeto rosso con disegni grigi . Alle pareti ho quadri e varie cornici di foto....ma le sue no, sono riposte al sicuro e non le guardo da anni, so che mi farebbe solo male rivivere.
Oltrepasso la sala raggiungendo la mia camera da letto arredata con mobili in noce .
Il bagno e' posizionato di fronte alla camera , piccolo ma funzionale .

Survive IceWhere stories live. Discover now