Discoteca.

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Era venerdí e io non avevo ancora sentito Emilie dopo il bacio e in questo momento stavo maledendo me stessa per averle dato il pass per entrare.

La discoteca si stava riempiendo ma si lei ancora nessuna traccia per fortuna, era meglio evitarla, l'avrei voluta davvero tanto ma non volevo farla soffrire era ancora così piccola e forse non si ricordava nemmeno del bacio da quanto era ubriaca.

Toccava a me suonare salii dietro la console è poco dopo un urlo si fece strada nelle mie orecchie amavo il mio lavoro per quello tutti mi volevano e specialmente le ragazze non era difficile portarmele a letto dopo una serata, iniziai a suonare guardandomi spesso intorno in cerca dei suoi occhi.

Alzavo le mani per fare andare a ritmo quelli che mi guardavano, ballavano a ritmo della mia musica fino che non mi arrivo un paio di mutandine dritte sul palco, sorrisi alla ricerca di quella ragazza e poi la vidi mordersi il labbro, alzai le mutandine in aria per farle vedere che le avevo viste ma in quel preciso momento intracidi anche Emilie che arrossiva a quel gesto subito ritrassi il braccio.

Continuai a suonare vendedo tutti che ballavano e anche lei era come una calamita per me ogni volta dovevo alzare lo sguardo e cercarla era come se mi mancasse l'aria.
Ma poi tornavo in me e continuavo a fare il mio lavoro, dopo un po' presi una pausa per bermi qualcosa e subito la ragazza delle mutandine si avvicinò a me ma io la scansai volevo andare da Emilie era più forte di me.
Mi le volevo stare lontana e poi mi attraeva.

La trovai e andai da lei.

'Piaciuto?' le chiesi.

'La prossima volta devo portarmi delle mutandine di scorta così te le lancio anche io' mi rispose.

In quel momento notai come era vestita, un vestitino nero talmente attilato e scollato che non lasciava nulla all'immaginazione.

Mi morsi il labbro guardandola e capii che lei lo notò da come arrossí.
Mi avvicinai e le lasciai un bacio sulla guancia vicino all'angolo delle labbra per poi prendere la mia vodka e tornare a suonare.

Questa volta era lei che continuava ad osservarmi quindi le feci segno di salire e lei lo fece.
La facevo ballare accanto a me mentre continuavo a suonare e ogni tanto le facevo provare l'ebrezza di suonare.
Ad un certo punto mi si avvicinò e mi rubò la vodka poi venne ancora più vicina e mi sussurró all'orecchio 'la vodka mi ricorda il sapore delle tue labbra'

Si ricordava del bacio, me ne aveva dato prova andrai in palla totale continuando ad osservarla era così dannatamente eccitante.
L'avrei volentieri portata in uno stanzino della discoteca e scopata.
Peró mi trattenni.

La avvicinai a me e la baciai questa volta con passione lei non si ritrasse quindi iniziai a muovere la lingua insieme alla sua, aveva un sapore così buono non osavo immaginare quando fosse buona altrove.
Mi sentivo gli occhi di tutti puntati addosso e constatai che era così perché finito il bacio notai che molte persone guardavano sul palco.

Sorrisi e feci segno di cambiare dj, presi la sua mano e la portai fuori dalla discoteca volevo ancora le sue labbra erano già droga.

L'altra metà della mia melaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora