Chapter 28

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[AMY]

Avendo ancora qualche minuto prima di andare mi sedetti alla scrivania e cominciai a scrivere su un foglio bianco, con la penna rossa.

Volevo scrivergli una lettera, un po' per chiarire le cose con lui, ma soprattutto per chiarire i sentimenti a me stessa.

La richiusi dentro una busta e abbozzai il suo nome sopra essa, sempre a pennarello rosso.
Poi la infilai dentro lo zainetto e uscì di casa.

Mi dirigevo verso il cancello della scuola, con le cuffiette alle orecchie, perdendomi tra Diary.

Arrivata, con sempre quei dieci minuti di anticipo, ormai era un vizio, mi sedetti ad aspettarlo.

Passavano i minuti, e di lui non c'era neanche l'ombra.
Controllai il cellulare, che faceva le 14.59, con qualche secondo.

Avevo detto che se avesse ritardato me ne sarei andata.
È infatti è questo quello che voglio fare.

Manca qualche secondo, quando sento un corpo sedersi di fianco a me.

Gennaro.

"Sei in ritardo"

"E tu sei in anticipo"

"Lo sono sempre stata" sbuffai togliendomi una cuffietta.

Non fiatavamo, così attaccai discorso.

"Quindi cosa devi dirmi?"

"La maggior parte delle cose te le ho già dette... Al telefono"

"Allora qual è la parte minima delle cose che non mi hai detto? Sempre tu voglia parlarmene"

"Non ti avrei chiamata..."

Voltai lo sguardo all'orizzonte, lui non continuava.

"Allora?"

"Mi sei mancata Amy..."
Disse cercando di incrociare le nostre dita, mi scansai e lo guardai negli occhi, mettendomi seduta a gambe incrociate, in bilico sui pochi centimetri del cancello.

"Sul serio credi che me la beva?"

"È la verità, mi sono comportato da stronzo, ho detto che mi dispiace"

"Quindi secondo te questo basta per farti perdonare?"

"Ci speravo"

Mi alzai prendendo in mano la zaino, e ricordandomi della lettera che avevo scritto poco prima casa, mi fermai un secondo.
La presi in mano sotto il suo sguardo stranito, e senza neanche pensarci gliela lanciai.

Mi girai velocemente scendendo dal cancello e corsi verso la parte opposta della strada.

Ma prima di arrivare, corsi, finché non finii a terra, e il nero mi accolse nella sua oscurità.

fall » g.b.Where stories live. Discover now