Chapter 15

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«You speak to me with a low voice, whispers as if all you say was a secret»

[AMY]

Oggi farò il mio primo tatuaggio..ho l'ansia.
Kayr mi ha accompagnata.
Sono seduta su questa poltrona con la mia amica e il tatuatore davanti che aspetta noi che decidiamo la frase che mi farò incidere.

'Non lo so' rispondo.

'A me piacciono entrambe Amy, forse di più I think little and I feel better ..però anche le altre due sono belle'

Qui nel negozio di tatuaggi c'è un gran casino.
Le frasi che ho scelto sono tre ma il tatuaggio che voglio fare è uno.
Ma non so quale scegliere.
Mi piacciono tutte.

'Deciso'

'Quale tesoro?'
Mi fa il tatuatore

'Quello che ha detto lei: I think little and I feel better'

'Capito'

***

'Fa male?' Mi chiede Kayr

'No tranquilla -respiro- niente di che'

'Tesur..lo so.. Anche il mio mi ha fatto male la prima volta ma dopo passa fidati' mi rassicura.

'Ma non fa poi così male'
Le rispondo.

Ma dentro sto praticamente andando a fuoco.
La pelle mi brucia e l'ago che mi buca sotto i miei occhi si fa sempre più appuntito.
Dolore.
Solo dolore.

Continuo a guardare il capolavoro che ho sulla pelle, contornato dal rossore.
Spingo sopra la pomata che mi ha dato con uno straccetto bianco consumato.
Sembra garza.

Mi alzo dalla poltrona e mi avvio alla porta.

'Grazie' urlo all'uomo dietro il bancone.
Poi io e Kayr usciamo, una di fianco all'altra.
E il vento freddo di fine novembre allevia un po' il dolore, pizzicandomi la pelle come piccoli aghi.

Prendiamo due autobus diversi e ci salutiamo.
Entro e mi vado a sedere vicino al finestrino.
Tengo la mano sopra al punto dove c'è il tatuaggio , coperto dal giubbotto.
E poi appoggio la fronte al vetro freddo.

Sospiro e comincio a guardare fuori.
Tante piccole gocce cominciano a dipingere il vetro e io mi diverto, come quando ero piccola, a fare le gare tra di esse.
Chi arriva prima alla fine del vetro.

Una signora anziana di siede nel posto di fianco al mio e alzo la testa per guardarla.
Lei mi guarda, mi sorride e ricambio.

'Come stai tesoro?'
Ma parla con me?

'Parla con me signora?'

'Si -mi sorride- , come stai?'

'Bene'
Rispondo senza pensarci.

Lei ride.

'Non voglio sembrare sgarbata-' comincia ' -ma io te lo chiedevo sul serio.
A volte bisogna sfogarsi, anche con qualcuno che non si conosce, sai? Basta solo che ti ascolti, e io ora ho tanto tempo, sempre che tu voglia. Parlare fa bene. I problemi, la famiglia.. I ragazzi..sfogati'

Rimango un po' impietrita.

'Come stai?' Mi richiede.

'In realtà-' lei continua a fissarmi e io sposto nuovamente lo sguardo verso le goccioline d'acqua sul vetro '- la verità è che non lo so. Mi sento strana ultimamente. È come se mi mancasse qualcosa.'

'Puoi sfogarti se vuoi ' ripete lei.

'È che c'è questo ragazzo che mi fa impazzire, ma per lui sono un'amica.. Credo. Mi vede come una persona da proteggere, dice che sono importante e che non può starmi lontano. Poi mi quasi bacia..e poi dice che non cambierà niente'

Lei rimane zitta ad ascoltarmi.
Come se ciò che le sto raccontando sia un verso recitato del Vangelo.

'allora quel giorno me ne sono andata, ma lui esce sempre con tutte e non mi calcola.. Mi sento usata e non averlo mi fa stare male'

'Chiarire' mi interrompe lei.

'Se chiarite tutto andrà meglio, lui saprà i tuoi sentimenti e tu saprai i suoi'

'Ma io mi comporto da stronza con lui..'

'Se gli piaci davvero non importa come ti comporti. Amerà ogni tuo difetto'

Restiamo in silenzio e io continuo a guardare fuori.
Poi l'autobus si ferma e annuncia l'arrivo di un'altra fermata.
La vecchietta si alza in piedi ma la fermò.

'Posso farle una domanda?'

'Certo cara'

'Come faceva a sapere che sfogarsi con qualcuno mi avrebbe fatto bene?'

'Lo so..lo so e basta.
Lo so perché lo immagino, nessuno ha mai provato a capire me. Io volevo aiutare qualcuno. Quando io avevo i problemi non avevo nessuno con cui sfogarmi, e mi serviva.
Ho immaginato servisse anche a te'

E detto ciò prende la sua borsa e si alza dal sedile.
'Grazie' vorrei dirle.
Ma è già scesa.
Nessuno aveva mai fatto questo per me..e mi è servito .

Tanto.




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fall » g.b.Where stories live. Discover now