Rude heart || BELLARKE

Capitolo 20-il dubbio

Bellamy
Marcus sta radunando una squadra per le ricerche e ovviamente sono deciso ad andare,c'è mia sorella lì fuori...sono sicuro che lei stia bene,ma voglio andarci lo stesso. Vorrei parlarne con Clarke ma non la trovo e così comincio a cercarla ovunque..per la strada incontro Abby. "Dov'è tua figlia?" Chiedo. "Non ne ho idea...io non so mai dove sia!" Dice lei sorridendo; le rispondo con un sorriso e faccio per andarmene quando lei dice qualcosa "Ballamy..so che tieni a lei,e anche lei tiene a te; ma mi sento in dovere di consigliarti di non sperarci troppo." Mi volto e la guardo dicendo "In che senso?" "Nel senso che Clarke è molto instabile...vorrei che tu non soffrissi per lei" "Non preoccuparti Abby,so badare a me stesso" "Ne sono certa" dice lei. Mentre cammino per il campo mi rimbombano in mente le sue parole "non sperarci troppo"; di solito non mi toccherebbe minimamente una cosa del genere e sono sicuro di Clarke...e allora perché continuo a pensarci? Non posso credere che lei mi faccia quest'effetto. Eppure dalla prima volta che l'ho vista sento qualcosa di insolito nella pancia...ogni volta che parlava con Finn mi si aggrovigliava lo stomaco e il nervosismo mi saliva a mille. Non ho mai pensato di baciarla o di provare qualcosa...o meglio sapevo che provavo qualcosa,ma non immaginavo che potessi amarla. Eppure ne sono sempre più certo...come sono certo che lei non senta lo stesso. So che mi ama,in un certo senso, ma forse non quanto la amo io. Quando ci siamo baciati è stato bello...e se lo fosse stato solo per me? Ci sto pensando troppo. Eccola finalmente. "Principessa eccoti" dico raggiungendola; quando mi vede è come se rimanesse sorpresa "Bellamy". "Dov'eri? Ti ho cercata ovunque..vorrei parlarti di una cosa" "Emh..mi piacerebbe ma adesso devo andare, mia madre ha bisogno di me! A dopo" e così si allontana,lasciandomi lì,in piedi con in faccia un'espressione da perfetto idiota. Sono certo che mi stia evitando...ho appena parlato con sua madre e lei non mi ha accennato nulla sul fatto che le servisse l'aiuto di Clarke...

Lexa
Sono il Comandante e niente potrebbe farmi soffrire. Niente tranne quella ragazza del cielo. Le cose vanno bene finalmente: i miei sono liberi,non siamo in guerra,ho un prigioniero da torturare a mio piacimento...e allora perché l'unica cosa a cui penso è quel bacio tra Clarke e quel suo amico del cielo. Non sono gelosa,io sono infuriata. Non faccio altro che chiedermi il perché...perché preferisce lui a me? E poi perché ci penso così tanto? "Commander,abbiamo portato il prigioniero come ci ha chiesto" "Portatelo dentro". "Wallace" comincio avvicinandomi a lui che è inginocchiato davanti alle mie guardie rivolto verso di me; alza la testa ma non parla. "Come puoi stare qui fuori senza tuta protettiva?" Chiedo. "Ci siamo curati Comandante...con il midollo degli uomini del cielo,non con il vostro. Lasciatemi vivere...vi prego!" "E allora perché avevi i miei prigionieri?" A questa domanda non ricevo alcuna risposta. "Ho fatto una domanda" dico accovacciandomi per trovarmi faccia a faccia con lui. "Li trasformavamo in falciatori...e prima che scoprissimo del midollo usavamo il loro sangue" dice guardando il pavimento. "E allora perché dovrei lasciarti vivere,sentiamo" "Perché io posso aiutarvi!" "Non ho bisogno del tuo aiuto" dico alzandomi; sto per dare l'ordine di ucciderlo quando lui apre la bocca e dice "Si invece! Gli uomini del cielo sono malvagi! Presto vorranno sterminarvi tutti...adesso non gli servite più!" A queste parole mi blocco...non so perché ma questo dubbio comincia ad insinuarsi nei miei pensieri. "Per ora ti lascio vivere. Rinchiudetelo" ordino e mi volto dandogli le spalle. Gli altri escono dalla tenda e resto da sola; in realtà non so perché ma un po' ho creduto alle sue parole...vorrei non averlo fatto.

Spazio autrice
Hei lettori! So che siamo ancora pochi ma spero che andando avanti vi appassionerete ancor di più. Che ne pensate? Vi piacciono gli intrighi e quello che è differente dalla serie? Fatemelo sapere :)