"Tranquilla" mi rassicura, facendomi cenno di lasciare il cappotto sul divano e di sedermi accanto a lui su di esso. "Io sono rientrato da poco".

"Da dove?" gli domando, incuriosita. Mi sfilo le maniche di stoffa pesante e poso il capo d'abbigliamento su uno dei braccioli. Mi sistemo al suo fianco e mi stringo nella mia felpa blu scuro. Sento ancora il freddo dell'esterno sulla pelle. Ripenso a Jamie e spero di trovare presto un modo per distrarre Zayn e preparare ogni cosa nel modo in cui l'ho pianificata.

"Ero in studio con Simon..." alza le spalle, prima di aggiungere un più basso "e Perrie". Si lascia sfuggire un sospiro e poi si passa una mano sul viso. Non sembra affatto contento.

"Capisco" affermo, senza sapere che altro dire. Perrie non è proprio il mio argomento preferito, ma se ha bisogno di parlare di lei lo ascolto. È questo che fa una buona amica ed è questo ciò che sono.

"Abbiamo inciso un duetto" mi rivela, accennando un piccolo sorriso, che non coinvolge i suoi occhi castani. Ho imparato a memoria ogni sua piccola smorfia e ogni suo modo di fare, è per questo che riesco a comprenderlo più di quanto io riesca con tutti gli altri.

"Non sembri entusiasta" commento, sapendo di aver centrato il punto. So che vuole sfogarsi e per questo lascio che sia lui a parlare.

"Non mi hanno permesso di scrivere il testo, e questo non mi piace molto..." ammette. Zayn non è il tipo di ragazzo che protesta quando qualcosa non va come lui vorrebbe, ma anche io, che non sono affatto un esperta di musica o di scrittura, so che è un grave errore non lasciarlo esprimere. Potrei essere un po' di parte, però che Zayn sia bravo con le parole è innegabile.

"Di solito a cosa ti ispiri per scrivere?" gli chiedo, per spostare il discorso su qualcosa che lo faccia sentire maggiormente a suo agio. Come avevo previsto, vedo il suo corpo rilassarsi, mentre il suo sguardo si distoglie per un breve momento da me.

"A ciò che mi sta intorno" mormora, inclinando appena la testa. È adorabile.

"Ad esempio?". Anche a me? Vorrei domandargli, ma so che questo metterebbe entrambi in imbarazzo. Forse mi direbbe che è Perrie la protagonista dei suoi testi, o magari la ragazza di cui mi ha parlato qualche tempo fa, quella a cui non ha mai confessato i suoi sentimenti. Sono ormai certa che non si tratti di me.

"Le persone, gli avvenimenti..." i suoi occhi puntano sulla sua mano, che sta giocherellando con l'orlo della sua maglia a mezze maniche. Non riesce a guardare me e mi domando se non gli ho posto una domanda a cui non vuole rispondere.

"Deve essere bello" dico, senza approfondire ulteriormente quell'argomento che lo potrebbe mettere in soggezione. "Devono esserci cose meravigliose in quella testolina" gli sorrido. Mi piacerebbe davvero sapere cosa si nasconde all'interno della sua mente, anche se scoprirlo a poco a poco dalle sue labbra non mi dispiace affatto.

"Sono contento di vederti" mi sorride, dopo qualche secondo di silenzio. Le sue palpebre sembrerebbero volersi chiudere a causa del sonno, sicuramente una conseguenza delle ore passate in studio, ma lui finge di non dar loro retta. Vuole passare del tempo con me tanto quanto lo voglio io.

"Anche io" concordo. "Sembri stanco, sai?" gli sfioro i capelli neri con le dita e lui me lo lascia fare senza alcuna protesta. Ho appena trovato l'idea giusta per mettere in atto il mio piccolo piano.

"È stata una giornata pesante" conferma, le parole in perfetto accordo con ciò che mostra il suo corpo.

"Ho un'idea" esclamo, tentando di suonare spontanea, anche se, come Zayn ben sa, non sono brava a mentire. "Cosa ne diresti di andare a fare una doccia rilassante? Io potrei aspettarti qui" propongo. Riuscirei ad allontanarlo da qui per almeno una ventina di minuti e sarebbe perfetto.

Lovers by accident || Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora