12. i like your lipstick

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GOOD EVENING PEOPLE
ci ritroviamo dopo un mese, aggiorno presto mi dicono dai::

«Pronto?» domandai con un sorriso smagliante al mio prode cavaliere il quale era ancora chino sui libri.
Alzó la testa distratto e mi squadró da capo a piedi, come se non mi avesse mai visto in una veste più elegante del solito, rappresentata da un paio di pantaloncini neri a vita alta sopra un paio di calze pesanti del solito colore e una camicetta semi trasparente.
«Per cosa piccola?» mi chiese alzandosi e portandomi dietro l'orecchio una delle ciocche di capelli che avevo lasciato fuori dalla coda
«Alex.. la festa .. Ricordi?» mi pronunciai io con un tono duro e irritato.
Lo vidi irrigidirsi un attimo per poi sbuffare passandosi una mano fra i capelli
«La festa si..» continuò poi incrociando le braccia al petto «Solo che vedi sono indietro di quattro capitoli e ...» si avvicinò poi per poggiarmi un bacio dolce sulla guancia che scansai prontamente
«Te ne avevo parlato un mese fa» ribattei poi rivolta verso lo specchio intenta a sistemarmi il trucco
«Hai ragione però ecco-
«Non ha importanza» mi girai nella sua direzione per afferrare il cappotto di lana sull'attaccapanni «ci vado da me» sentenziai forzando un sorriso e scuotendo la testa.
Annuì dispiaciuto mentre si avviava nuovamente alla scrivania pronto a immergersi nuovamente in quel mucchio di libri
«Cass!» mi fermó un attimo prima che potessi uscire dalla porta «sei bellissima» cercó poi di addolcirmi
Risposi con un 'grazie' abbastanza atono per poi espormi completamente alla gelida aria di dicembre
La festa, era stata programmata per l'inizio delle vacanze natalizie, che avrei trascorso molto probabilmente a casa dei miei, che non vedevo da un po
La location, era la mega villa in centro di Giulia, una ragazza italiana che frequentava alcuni dei miei corsi
Molto carina e simpatica, diversa dalle solite ragazze snob, l'esatto contrario di Cathleen che, appartenendo al suo stesso 'rango sociale', faceva di tutto pur di farsela amica, tentativi che erano ovviamente vani visto e considerato il carattere dolce e umile di Giulia.
L'idea che quella stessa sera avrei potuto incontrare Nathan e la sua bionda mi rendeva più nervosa che mai, soprattutto se non c'era Alex al mio fianco.
Tirai un respiro profondo a cercare di farmi coraggio un attimo prima di aprire le imponenti porte della villa e trovarmi nella sala principale.
Gli addobbi natalizi e le luci colorate coronavano tutta la stanza, era piena di gente e avevo già cancellato la possibilità di riuscire a trovare Bryanna in tutto quel marasma per poter passare una tranquilla serata in compagnia.
«Cassidy!» mi venne incontro la padrona di casa trascinandomi in un abbraccio spacca ossa che riuscì un minimo a risollevarmi l'umore
I capelli castani le ricadevano a boccoli sulle spalle e i tacchi neri le slanciavano la siluette
«Eccola» mi interruppi un attimo «come va..?» domandai lanciandole uno sguardo malizioso alla vista di un ragazzo castano di fianco a lei, cosa che non tardò ad afferare quando, lanciandogli uno sguardo ammaliato mi presentó il fortunato «lui è Drake..» balbettò imbarazzata
Risi all'idea di trovarmi davanti la prima cotta seria che aveva avuto Ian, insomma il ragazzo che ci aveva fatto scoprire che le donne, a differenza di quello che pensavamo io e Bryanna, non gli piacevano poi così tanto
«Alex?» mi chiese poi la ragazza
«Studia..» mi rammaricai io con una punta di arrabbiatura nella voce «Cathleen è già arrivata?» domandai poi
Stranamente, per una volta in tutta la mia vita, la fortuna era stata dalla mia parte e gli dei avevano finalmente acconsentito alle mie richieste accettando tutte le preghiere che avevo rivolto loro
«Non c'è, Nath è solo» mi disse appunto facendomi L'occhiolino e schioccando poi la lingua sul palato «divertitevi» continuò poi con un tono che colsi come sarcastico e che non mi rincuoró più di tanto
Giulia mi abbandonó a me stessa nel pieno della confusione costringendomi a vagare da sola per la sala in cerca di una faccia conosciuta che non tardai a trovare.
«Bionda da questa parte!» mi fece segno la mia amica agitando la mano in aria
Riconobbi i suoi capelli e il moro al suo fianco e gli sorrisi amichevolmente
«Sempre insieme voi due» li schernii battendo una mano sulla spalla a Bryanna che mi indirizzó uno sguardo assassino seguito dalle risate incontrollabili di Ian
«Piuttosto» fermó il mio attacco buttando giù un sorso del suo drink «lo scienziato ti ha dato buca?» domandó rotenado gli occhi verdi
«Stronza» bofonchiai rubandole il bicchiere dalle mani e bevendone il contenuto
«Preferisce i libri a te? Se fossi etero pur di non lasciarti andare a una festa da sola rimanderei la laurea di un anno» brontoló Ian  appoggiando immancabilmente Bryanna
Scoppiammo a ridere insieme anche se questo aspetto di Alex mi alterava moltissimo
«Ah, dicevo, il nostro biondo? Sempre trasgressivo quell'uomo?» ironizzai marcando particolarmente l'ultima parola
«Nathan? È da quando è arrivato che è fisso al banco degli alcolici» mi informó Bryanna lanciando uno sguardo al di là della sala.
Lo intravidi intento a versarsi un liquido rosso nel bicchiere e mi spuntó involontariamente una smorfia
«Sarà l'ennesimo» mi lesse nel pensiero la ragazza «fossi in te andrei da lui..» mi consigliò battendomi una mano sulla spalla.
Mossa da non so quale istinto moralista, decisi che sarebbe stato meglio cercare di salvare quello che era stato mio amico da sempre da un collasso post sbornia, decidendo così di incamminarmi verso di lui
«Sarà l'ora di smetterla? Che dici Mmh?» mi impuntai cingendo le braccia al petto
Le luci erano soffuse e la vista non era ottimale ma potrei giurare di aver visto i suoi occhi brillare in penombra
«Cass..» biasció massaggiandosi le tempie «che ci fai qua?» continuó poi 
«Stessa cosa che fai tu» risposi con nonchalance afferrando una patatina dal contenitore
«Affoghi i dispiaceri nell'alcol?» domandó ridacchiando a fatica
Storsi la bocca a quell'espressione non riuscendo a coglierne a pieno il significato, ma decisi di passarci sopra
«Usciamo un po? Ho bisogno d'aria..» disse infine costringendomi con un sorriso ammaliante ad acconsentire alla sua richiesta
Il freddo mi faceva battere i denti e il trovarmi sola con Nathan dopo tanto tempo mi ghiacciava il sangue nelle vene, un mix perfetto che mi avrebbe fatto uscire di testa di lì a poco
Fissavo la strada senza un motivo preciso, standomene zitta a contemplare la sua presenza angosciante
«Che dispiaceri?» chiesi poi quasi involontariamente per rimproverarmi subito dopo della mia curiosità ostinata
Ridacchió senza senso costringendomi ad incitarlo a rispondere
«Vari» rispose poi
«Ad esempio?» continuai insistentemente
«Non farmi parlare da ubriaco, sai che potrei dire cose compromettenti» continuò ridendo e sedendosi di fronte a me
«Tipo?» l'avrei portato all'esaurimento nervoso pur di sapere ciò che gli frullava nella testa
«Sei incorreggibile» proferì lui «comunque..» inizió passandosi una mano fra i capelli «sto pensando a quanto ti stia bene questo rossetto, ma a quanto mi piacerebbe rovinartelo tutto. E a quanto sia perfetta per il tuo corpo questa camicetta, ma che continuo a pensare che tu stia molto meglio senza, e questi pantaloncini beh, li vedrei bene sul pavimento della mia stanza» concluse in bellezza con un lampo di malizia negli occhi che li rendeva ancora più attraenti
Non risposi e continuai a fissarlo, aspettandomi forse una qualche reazione che non tardò ad arrivare
«Non mi trattengo più di tanto Allen, sono così ubriaco diamine, sai che resisto a tutto» si interruppe accarezzandomi una guancia con le nocche gelide «fuorchè alle tentazioni» concluse per poi poggiare prepotentemente le sue labbra sulle mie.
Ero consapevole del fatto che quello fosse un bacio rubato, proibito, e come se non bastasse dato anche da un ragazzo le cui condizioni non erano delle migliori, ma qualcosa di così sbagliato, in fondo, non mi era mai sembrato tanto giusto.

bomba

[alicehorrorpanic sorpresina o SORPRESONA¿]

Mess my dainty heartWhere stories live. Discover now