4. I can('t) explain you

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Mi cambiai infilando i vestiti che mi aveva prestato Alex all'interno di una busta di H&M e mi incamminai come tutte le mattine di fronte alla porta di Nathan per chiamarlo ed andare a ritrovarci con i nostri amici.

Esitai un'attimo sulla porta, il cuore mi batteva all'impazzata e il sangue mi pulsava nelle vene, paura? O forse altro.

Dopo qualche secondo passato a fissare il legno della porta sempre più malconcio e rovinato bussai, fra il silenzio del corridoio le nocche pallide creavano un tonfo sordo ogni vota che sbattevano sul legno ruvido.

Vidi la maniglia abbassassi e per un attimo mi mancò il respiro quando al di là della porta non trovai il solito Nathan disordinato e con i capelli scompigliati dal sonno, ben sì la mia amatissima fumatrice bionda perfettamente svestita in mutande e reggiseno di pizzo nero

«Cass!» mi salutò con la sua voce stridula da oca abbracciandomi, ricambiai il saluto 'affettuoso' con un sorriso forzato che voleva nascondere le lacrime che minacciavano di solcare le mie guance da lì a breve.

Avevano passato la notte insieme. Aveva dormito nel suo letto.

Aveva respirato il suo profumo.

«Tesoro c'è Cass» urlò rigirandosi all'interno della stanza.

'Tesoro', quella parola risultava ancora più disgustosa e vomitevole a sentirla uscire dalle sue labbra sempre umide di lucidalabbra

«Non volevo disturbare io..» dissi abbassando lo sguardo per nascondere le guance arrossate torturandomi tra le dita una ciocca bruna piuttosto sciupata

«Ma che dici! ma tu non disturbi mai!» mi disse con un'aria che doveva risultare dolce e simpatica ma che a me risultò solo pateticamente falsa.

Cos'è aveva voglia di giocare a Indiana Jones alla ricerca del sarcasmo perduto?

Mentre lei era ancora lì sulla porta in piedi e in bella mostra a tutti gli studenti che passavo per il corridoio e che immancabilmente le ammiccavano facendo commenti e risolini idioti, sentii la porta del bagno sbattere e vidi Nathan uscire con un solo asciugamano in vita e un sorriso smagliante da rivolgere sicuramente alla sua bambola di plastica.

«Ei» ci salutò entrambe.
Io mi limitai a forzare l'ennesimo sorriso di quella mattinata e a girare i tacchi per andarmene mentre Cathleen gli si appiccicò addosso soffocando di baci e carezze.

Respira Cassidy, respira tranquillamente altrimenti ti viene il diabete.

«Dove vai?» mi domandò il ragazzo staccandosi per un attimo dalla morsa vivente che lo stava attanagliando e rivolgendo il suo sguardo interrogativo e accusatorio verso di me

«Devo riportare questi a Alex» dissi in tono civettuolo cercando di imitare la bambola di plastica che mi stava davanti, non sarei mai riuscita ad arrivare ai suoi acuti, dovevo rassegnarmi

«E chi è?» domandò lui evidentemente seccato dalla situazione

«Uno» mi limitai a dire alzando le spalle per poi scomparire dalla loro vista per rifugiarmi in un qualsiasi posto che mi potesse impedire di vedere quelle scenette raccapriccianti che mi si paravano davanti ogniqualvolta che li incontravo

A passo svelto mi muovevo nel corridoio che si riempiva sempre più a vista d'occhio, vagai per la scuola alla ricerca di quel fantomatico 'quarto C' che ovviamente non riuscivo a reperire.

Per una volta nella mia vita ebbi, penso l'unica, buona idea di guardare la cartina delle classi appesa in cima alle scale.

Il mio schifoso senso di orientamento aveva colpito ancora facendomi sbagliare strada totalmente.

Ripresi la ricerca incamminandomi sta volta sulla strada giusta e in poco tempo mi ritrovai davanti al posto prestabilito.

«Ti ho riportato questi» dissi una volta arrivata davanti al biondo che mi rivolse un sorriso smagliante, non sapevo davvero come facesse ad essere così tranquillo e perfettamente a suo agio dopo la sera precedente, io ero agitatissima tesa come una corda che di lì a breve si sarebbe spezzata

«Grazie mille, ti andrebbe se dopo la sesta ora uscissimo un po'?» mi domandò sempre col sorriso stampato in volto.

Dopo che avevo scoperto in un modo così poco delicato che il mio migliore amico di cui sono innamorata da due anni si era rimesso con la sua ex, uscire con qualcuno era l'ultima cosa che avrei avuto voglia di fare ma lui era stato così carino e dolce con me che mi sarei reputata davvero stronza a rifiutare

«Magari..» dissi abbassando lo sguardo fissando le mie vans nere che tutto d'un colpo mi erano sembrate così interessanti

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La lezione sembrava non finire più, economia penso fosse quella più noiosa di tutte, per non parlare del professore che blaterava parole incomprensibili sputacchiando a destra e a manca a causa della lisca della dentiera attaccata male e di non so quanti altri difetti di fabbrica che possa possedere un'ottantenne; perché infondo la sua età non era poi tanto lontana da quella.

Ad aggravare la mia situazione c'erano Bryanna e Ian che avevano deciso di saltare la lezione senza rendermi partecipe di questa loro pianificazione e Cathleen e Nathan che dal fondo dell'aula si scambiavano effusioni a dir poco patetiche accompagnate dai cinguettio fastidiosissimo della bambola di plastica.

Stavo scarabocchiando il mio quaderno degli appunti da circa tutta l'ora, non trovando altro di più interessante da fare, senza rendermi conto del tempo che passava

Mentre ero concentrara nel mio capolavoro di linee e ghirigori sul foglio quadrettato sentii vibrare il cellulare dentro l'astuccio.

Da: Nath

Bryanna mi ha raccontato che ieri sera ti sei divertita

Lessi il messaggio e sentii il mio cuore accelerare tanto da farmi pensare che da lì a poco sarei morta di tachicardia.

Tralasciai il fatto che la ragazza arcobaleno avrebbe potuto benissimo starsene zitta e mi concentrai più che altro sull'idea palesemente ingenua e banale che a Nathan importasse davvero qualcosa di ciò che facevo io, non pretendevo i livelli di stalkeraggio cronico, ma solo un minimo di attenzione.

Mentre il mio cuore era impegnato a fare capriole e acrobazie varie, la mia mente, piuttosto razionale mi riportò con i piedi per terra trascianandomi via dalla nuvoletta dove mi piaceva tanto stare per farmi girare sbattendomi in faccia la realtà.

Lui con la sua bionda.

A: Nath

A quanto vedo ti sei divertito di più tu.

Non pensai più di una volta a ciò che, la mente in parte e il cuore in maggioranza, mi avevano comandato di scrivere e inviai il messaggio, restai girato per vedere la sua reazione che non tardò ad arrivare quando il suo sguardò mutò completamente da calmo e rilassato a teso ed agitato voltandosi nella mia direzione.

Cercò in qualche modo di giustificarsi mimando con le labbra qualche frase che non presi minimamente in considerazione rigirandomi su me stessa e ritornando a concentrarmi sulla mia opera d'arte che rispecchiava esattamente i miei sentimenti e il groviglio di impulsi e informazioni giravano vorticosamente da qualche giorno a questa parte nella mia testa.

DOPPIO AGGIORNAMENTO YAY (ho aggiornato anche l'altra mia storia e mi sento brava capitemi)
Spero vi piaccia e spero anche che vogliate aderire al club 'anticathleen' che ho creato.
Detto questo mi levo e buona lettura XD•

Mess my dainty heartWhere stories live. Discover now