11. Coffe?

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SOGNO O STO PUBBLICANDO?

BOOM
Sono tornata per la vostra gioia
[in ritardassimo come sempre ma vabb]
il capitolo a voi people!

«Bionda!» mi richiamò schioccandomi le dita di fronte al viso «attivati» continuó scuotendo la mano a destra e a sinistra
«Ci sono» sospirai sorreggendomi la testa con la mano «puoi ripetere la domanda?» domandai poi chiudendo gli occhi e cercando di concentrarmi sulle 45 pagine arretrate di marketing che mi sarebbe toccato studiare per il prossimo esame
«Ti ho chiesto cosa è un buisness plan» la ragazza arcobaleno mi squadró truce alzando un sopracciglio «e tu non sai la risposta» mi rimproverò in fine scostandosi dal tavolo e battendo i piedi a terra.
«La so» ribattei piccata scuotendo la chioma mora da una spalla all'altra
Bryanna scosse la testa e mi indirizzó un gesto con la mano come a dirmi di continuare
«Allora il buisness plan è un... Piano.. Del buisness» chiesi retorica con voce acuta
«Si e tu sei bionda perché non sei mora.» ironizzò ruotando gli occhi al cielo.
Si alzó strusciando la sedia sul pavimento e chiuse il libro gettandolo subito dopo nella borsa
«Non sei concentrata» inizió indicandomi per prima «io nemmeno» continuò poi
«Vado a farmi una sigaretta, concentrati» mi ordinò lanciando una penna sul banco e allontanandosi subito dopo.
La biblioteca era sempre stata piuttosto silenziosa, non era difficile concentrarsi in tutta questa tranquillità, ma le mie condizioni mentali ostacolavano decisamente la mia attenzione.
Avevo mille pensieri per la testa, e il marketing era l'ultimo di questi.
Mi presi il ponte del naso fra le dita e tirai un lungo respiro chiudendo gli occhi.
"Devo concentrarmi" ripetei fra me e me.
Cominciai a sfogliare le pagine del mio libro, seguite da quelle del quaderno e dalle slide che avevo sul computer.
Un'argomento più complicato e contorto dell'altro, non era il momento per studiare; neppure il giorno, nè il mese, nè tanto meno la vita stessa.
«Non cambi mai» sentii una voce alla mia destra e alzai titubante gli occhi dallo schermo
«Ciao..» biasciai imbarazzata portandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio
«Posso sedermi si?» chiese poi con nonchalance.
Mi guardai attorno piuttosto stupita, non vedevo la bionda da nessuna parte e questo mi sembrava piuttosto strano.
«La tua bambola?» domandai io ignorando la sua domanda.
Alzó le spalle sorridendo e rigirandosi una penna fra le mani
«Dunque, cosa studi?» aprì la penna con i denti e cominció a scarabocchiare uno dei primi fogli che gli capitò sotto tiro.
Indicai il libro che recava un'enorme scritta sul davanti 'amministrazione, finanza, marketing' recitava il titolo.
«Oh» mi schernì lui divertito ancora intento a succhiare il cappuccio della penna producendo un suono estremamente fastidioso
«Okay Nathan, dimmi perché sei qua e poi lasciami finire di studiare» proferii io scocciata
«Cosa ti fa pensare che voglia qualcosa?» chiese retorico accomodandosi sulla sedia di fianco alla mia
«La tua espressione, il tuo tono di voce, il tuo comportamento, tutto.» riportai gli occhi sullo schermo cercando di ignorarlo.
Non sarebbe stato facile mandarlo via senza dargli ciò che voleva, ma avrei comunque potuto provarci
«Alex» sentenzió ingoiando un sorso della sua sprite.
Strabuzzai gli occhi e tossii fortemente «cosa?» chiesi dopo essermi ripresa
«Alex» continuò con un ghigno divertito in viso.
Battei i piedi a terra cercando di calmare la mia collera: mi stava causando uno dei peggiori esaurimenti nervosi.
«Cosa vuoi sapere?» balbettai avvampando di calore improvvisamente
«Non so.. Cosa sai dirmi di lui?» domandó sempre più insistente e rendendo la
Situazione sempre più imbarazzante
Sbuffai pesantemente guardandolo con un sopracciglio alzato
«Cosa vuoi sapere.» ripetei decisa roteando gli occhi al cielo.
Aprì il mio zaino e ne tirò fuori un block notes, smise finalmente di torturare il cappuccio della penna per poi prenderla fra pollice e indice
«Dunque. Come va la vostra relazione?» chiede con un falso tono di serietà sistemandosi comodamente sulla sedia.
Sbuffai nuovamente e riaccesi il computer, cercando di concentrarmi su qualcos'altro.
Magari se non l'avessi più ascoltato si sarebbe deciso ad andarsene.
«Non troppo bene suppongo» continuò con il solito tono arrogante scarabocchiando qualcosa sul quaderno.
«Certamente non così» disse in fine porgendomi il suo telefono
Da: Cathy
"Topino mi manchi, sembrano anni che non ti vedo! A fra poco, sempre tua xx'
Gli indirizzi un'occhiata truce limitandomi a infilarmi due dita in gola «schifo» pronunciai disgustata alla vista di quelle parole.
Come minimo non si vedono da due ore, patetica.
«Bionda hai studiato?» Bryanna irruppe nella stanza con il suo solito tempismo perfetto.
Un'ancora di salvezza, ho ancora scampo.
«Ops, vi lascio soli» mi ammiccò poi tirandomi una leggera gomitata su un fianco
«Tu resti qua.» mi imposi ferrea sbarrando gli occhi e lanciando uno sguardo di sfida al biondo davanti a me
«Tranquilla» si sporse un po in avanti fino ad arrivare all'altezza del mio viso «per oggi è abbastanza» concluse lasciandomi una carezza a fior di pelle che mi fece rabbrividire.
«Ciao..» balbettai, incapace di formulare una frase di senso compiuto, guardandolo ancora ancora negli occhi prima di vederlo sparire al di là della porta.
«Sarà l'ora di studiare un po di marketing? Distrazioni ne hai avute abbastanza per oggi» mi rimbeccó la ragazza arcobaleno con un tono di ironia  nella voce
«Se non ero concentrata prima, mi immagino adesso» mi schioccò le dita di fronte al viso per risvegliarmi dallo smarrimento momentaneo causatomi poco prima
«Caffè?» domandai poi ancora avvolta nei miei pensieri
«Caffè»

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